Buongiorno. Si è un diminutivo, il mio nome. Se hai letto i miei interventi (a parte che sono di anni fa), non mi sono schierato a favore dell'interpretazione classica perchè secondo me è sbagliata. Hai ragione sulla fede ed infatti a me non interessa attaccare nessuno da questo punto di vista e non vado da mia nonna a martellarla su certi argomenti, al massimo posso far notare che certe cose non sono scritte ma sono usanze stabilite dopo. Questo spazio è a libero accesso e se leggi alcune discussioni, c'è chi usa (va) il forum per propaganda religiosa. Alcuni vengono qui a scrivere per approfondire, per dire la loro, altri perchè si può parlare di scritture ..ed in giro, a parte le chiese, non lo puoi fare in questi termini. In una congregazione religiosa non sei libero di dire la tua ma devi ascoltare chi si eleva sul palco o i capigruppo selezionati. Appena osi dire cose completamente diverse dal credo comune, solitamente vieni allontanato. Se leggi bene i miei interventi, difficilmente contesto Besàseà o Noiman sul piano linguistico, perchè come dice Besàseà non capisco "un'acca" di Ebraico, ed ha ragione. Lo ringrazio per le spiegazioni dei termini. Noiman ha mostrato anche di conoscere bene la mistica ebraica e non si mette a scrivere qui più di tanto, e forse ne comprendo il motivo. Il problema di base è il ragionamento, non perchè non si è capaci ma perchè c'è sempre un'impronta di base. Anche credere in una tradizione orale è una forma di mentalità religiosa e quanto si parla di interpretazioni c'è sempre un errore. La prova? lo dimostra la storia e lo dimostra l'attualità. PErchè? perchè molte volte dalla stessa casa leggi interpretazioni diverse specialmente per quanto riguarda le cosiddette profezie. Quando un passo consente diverse traduzioni e diverse interpretazioni, solo il ragionamento e l'analisi storica può chiarire meglio la questione. Siccome noto che ci sono concetti radicati da un lato e dall'altro, diventa anche difficile dialogare, perchè si finisce per scrivere frasi del tipo "mentalità religiosa", "mentalità occidentale" , "non capisci un'acca di ebraico" ecc. Queste osservazioni non vengono evidenziate certamente per cattiveria, è la realtà, ma ciò non basta a liquidare un utente o uno studente. Penso che la prima cosa da fare sia risalire alla corretta traduzione di un passo, giusto. Poi capire chi è l'autore e in che epoca scrive (molti libri sono una composizione di opere di più autori) e soprattutto leggere il contesto storico del momento. Se si ha in testa una profezia millenaria in partenza, già diventa difficile parlare, perchè è come picchiare la testa contro un muro. Più volte ho tentato di ricostruire alcuni passi facendo queste analisi. Non perchè io ho la soluzione ma perchè di sicuro sono abituato a fare indagini di un certo tipo e la soluzione, se possibile, la voglio trovare. Almeno avvicinarmi. Male che vada manco l'obiettivo ma almeno si fanno passi avanti. Rispetto a pochi anni fa oggi la tecnologia consente di fare velocemente ricerche ed in un certo senso certi concetti diventano inaccettabili. Quando mi si viene a dire che una tradizione orale è impaccabile e si parla perchè non si conosce..da un lato è certamente vero, ma all'altro io posso dire che non si capisce nulla nè di statistica nè di probabilità, perchè l'attendibilità di qualunque trasmissione deve essere ragionata in termini probabilistici così come l'analisi di documenti antichi. Finchè non si accetta il concetto che la propaganda libera ufficiale non esiste, specialmente parlando del passato, che cosa puoi fare? poco o nulla.Shay ha scritto: ↑domenica 6 novembre 2022, 11:47 Ciao Naza (noto che alcuni ti chiamano così. E' forse un diminuitivo di Nazareno?)
Dire la mia opinione, per quello che vale, ora è troppo presto. Passiamo prima in rassegna gli interventi di Noiman e Besasea che sono ebrei conoscitori della tradizione religiosa (interventi sparsi anche in altri topic).
La vecchia discussione ha molte lacune, alcuni utenti si sono cancellati e altri non sono stati molto di aiuto perché a loro interessava solo combattere per la loro fede. Si poteva però continuare li, sarebbe stato molto più semplice. Oppure si possono prendere tutti i post di Besasea e metterli in ordine qui secondo i capitoli, sia le traduzioni che ha fatte di propria mano che i commenti, tralasciando però quelli polemici che potrebbero irritare gli altri.Secondo me avvengono anche fra studiosi preparati perché ognuno vuole sempre tirarsi il mulino alla sua acqua (scusa l'inversione )chelaveritàtrionfi ha scritto: ↑sabato 5 novembre 2022, 22:42 Secondo te queste discussioni avvengono solo tra noi poveri ignoranti?
In molti topic emergono interventi di Besasea con tecnicismi di una maestria mai vista prima. Secondo me deve essere un qualche docente, uno abituato ad insegnare. Conviene non farlo scappare perché ci può essere molto di aiuto, ho letto che una volta tanto scappa.
Tu sei bravissimo Naza, sai molte cose e sai come dirle, hai molto tatto. Cerchiamo di incoraggiare gli altri utenti a seguire il tuo esempio. Attaccare le fedi altrui la considero una cosa immorale. Possiamo contrabbattere, ma poi alla fine ognuno si tiene la sua fede. Non dobbiamo mai sperare che gli altri abbraccino la nostra fede se no si polemizza e basta. Vediamo di arrivare a qualche conclusione sensata o anche senza conclusioni per me va bene lo stesso. Basta che però non si perda il rispetto reciproco e rimaniamo uniti.
A parte questo, ho sempre affermato che è giusto considerate tutto, fare ciò che si può, mettere tutti gli elementi sul tavolo, considerare il grado di attendibilità di ognuno di questi elementi (compresi i documenti storici) e poi tirare le somme. Ma rimane un problema insormontabile: la mentalità e l'idea preconcetta.
Prendo atto certamente che prima di me tanti hanno tentato di andare a fondo su ogni cosa e tanti hanno le competenze giuste per analizzare scritti e tutta la storia. Ma una sola persona non può essere un tuttologo e chi si percorre questa strada è solitamente un religioso o all'opposto uno storico magari ateo. Per quanto riguarda le scritture ebraiche ho sempre fatto notare che prima vengono gli Ebrei. E' il loro testo e gli occidentali hanno preteso di capire meglio di loro. Dopo vengono gli studiosi occidentali e poi tutti gli altri. Ma alla fine l'onestà intellettuale e la logica devono prevalere. L'idea religiosa è che tu leggi un passo e poi arriva una sorta di illuminazione che te lo fa capire. Questo punto lo lascio in sospeso perchè in questa cosa in realtà ci credo ma in maniera ben diversa da quello che si intende. Molti credono di aver ricevuto l'illuminazione e poi scopri che il risultato a cui sono giunti è condizionato da un passo tradotto male e dall'idea religiosa si partenza. Credo che invece l'altro risultato, quello corretto, sia possibile avendo prima raggiunto un livello di chiarezza mentale e soprattutto avere la certezza che ciò che si legge è scritto/tradotto correttamente. Devi essere anche consapevole ed avere di base l'idea che chi ha scritto lo ha fatto in una certa epoca e con una certa mentalità. Oltre a questo devi anche avere una minima conoscenza dei simbolismi, del genere letterario (così lo chiamiamo oggi) ecc. Insomma è un lavoro difficile e lo sappiamo. Poi mediti e magari capisci ciò che a te serve.
In questo forum, ho più volte scritto, che è meglio concentrarsi sulla didattica ed è ciò che cerco di fare io.
Ora, analizzare i vangeli è certamente più semplice da un lato per una questione di lingua e di "era". L'errore che si commette, secondo me, e lo posso dimostrare, è agire con la mentalità della sostituzione oltre ad avere nel cuore un astio reciproco da entrambi i lati. E dalle ultime discussioni emerge questo specialmente in Natzarim che scrive con l'intento rabbioso di distruggere il cristianesimo. Su questo aspetto lo tranquillizzo perchè già c'è chi lo sta facendo e con la sua distruzione verranno meno anche tutti i principi anche giusti (perchè non è sempre tutto diabolico). Una società senza dio (sostituito da un dio diverso) e senza regole etiche come quelle a cui siamo abituati