
Bravo, Jon

In generale la teologia cristiana tende ad una interpretazione anti-Torah, ragione per cui non si preoccupa di mettere in pratica e di insegnare quella che impropriamente viene tradotta con il termine molto riduttivo di “Legge”.
Bisognerebbe partire dalla analisi del termine Torah come Jon ti ha scritto per poi spiegare il resto e a come si è pervenuti alla traduzione di Legge.(Leggi gli studi di Gianni perchè sono semplici da comprendere).
La Storia insegna inoltre come questa teologia, che io chiamo“fuoriLegge”, nasce e si sviluppa come risposta in contrapposizione a tutto ciò che di giudaico residua nel mondo delle comunità giudaico-messianiche successivamente alla distruzione del Tempio e della Nazione di Giudea.
-Un pagano che si converte è sottoposto alla Torah?- Chiede Antonio LT.
Un pagano si converte dopo aver ascoltato l'insegnamento di D-o, la Torah, che ha prodotto la fiducia (emunà).
Il frutto che matura nel tempo da questo spirito di fiducia coincide eticamente con la Torah che viene gradualmente interiorizzata con lo studio dell'ortoprassi biblica.
Questo è spiegato da Paolo per esempio in Gal 5.19 e in Rom 2.14.
La Torah deve essere sempre osservata ma non tutta la Torah può essere osservata dal singolo.
In realtà è tutta la comunità di Israel che nell'operare da parte dei singoli diventa come un corpo unico nell'osservanza di tutti i precetti.
Esistono poi i giusti del mondo che operano conformemente alla Torah pur non conoscendola, come dice Paolo... ma questa è un'altra storia.
Per concludere ed essere breve, se dovessi dare un consiglio ad un fratello gli direi: -impegnati con tutte le forze di osservare le mizvot che ti competono fin dove la tua conoscenza e fede ti conducono tenendo sempre in mente che davanti a D-o siamo servi inutili.-
Shalom