Re: Tutto bloccato!
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Tutto bloccato!
Forse non avete capito che quí c'è gente che ha sviluppato non una intolleranza ma proprio un' allergia verso le religioni , non verso le persone che le compongono, detto questo quí ci sono persone che vogliono studiare per capire e sono grate a chi mette a disposizione il suo sapere ovvero i suoi studi , quì c'è gente che ha la fede biblica di cui non si deve vergognare di dichiararla che non ha nulla a che vedere con la religione . Questo mordersi gli uni con gli altri è puerile e infantile e stanca . Avvolte si leggono cose che non hanno nė testa e nè coda eppure si sta zitti per rispetto , quindi vi prego comportiamoci da adulti . Grazie
- Gianni
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Re: Tutto bloccato!
AEnim, di certo siamo nella cartella sbagliata, ma non intendo avviare una discussione, per cui mi limito ad aggiungere qualche mia perplessità a quelle da te esposte. E riguardano certe incongruenze. Me ne vengono in mente due. I Testimoni di Geova rifiutano di accettare emotrasfusioni, anche a costo della propria vita e diversi di loro vanno in galera per averla rifiutata ad in loro figlio condannandolo a morte. Ciò per ubbidire al divieto biblico di cibarsi di sangue. Ma se domandi loro se osservano il sabato, ti dicono che il Decalogo non è più valido. Se vai in un negozio ebraico sotto controllo rabbinico, trovi i cibi consentiti, ma se ci vai durante i giorni degli Azzimi noti che i cibi contenenti lievito giacciono in uno scaffate coperti da un telo; non sono disponibili, ma intanto stanno lì, nonostante nella Toràh sia scritto che non si debbano trovare. Non so se per ottemperare al comando “farli sparire”, valga occultarli. Alla fine sono affari loro, e spero di non essere accusato di vilipendio alla religione cristiano-americana o di antisemitismo. Intanto leggo in Ger 6:20: “I vostri olocausti non mi sono graditi, i vostri sacrifici non mi piacciono”, e l’occhio mi cade su “vostri”.
Re: Tutto bloccato!
Certo, non era il mio un intento di avviare la chiacchierata specifica proprio qui, ma solo domandare se farla risolverebbe in qualche modo la questione della permanenza di Besasea. Quindi non dirò il mio pensiero o quel poco che so nè sul lievito nè sull'evitare di cibarsi di sangue o sul resto che hai presentato.
Il mio punto di vista è quello che ho appreso nella tradizione che frequento ed è un no secco al fai-da-te-no-alpitur, nessuna osservanza in fai-da-te senza la guida di un maestro qualificato e riconosciuto nella tradizione, almeno qualcuno vigila (o perlomeno dovrebbe essere suo compito farlo) che la gente non si faccia del male e non ne faccia agli altri, ovvero se proprio vuoi ma almeno ci deve essere un esperto della tradizione pratica che insegna cosa, come, quando e quanto e per chi. Senza ciò qualunque pratica (da me si chiamano così) non sortisce nessuno dei migliori esiti auspicati ed è totalmente priva di qualunque valore. Ergo è nulla. All'inizio ero scettica su questa 'figura', ma dopo che ho visto cosa non è capace di combinare la gente ...
Ma da quello che mi pare di aver capito vige qualcosa di similare anche presso di loro (il maestro è il rabbino).
Sicuramente non vado in giro per forum nell'intento di deconvertire qualcuno da una sua convinzione circa il dover o voler o meno fare una certa cosa (es. della cartella in cui si chiedeva come osservare il Seder, finita con mia citazione dello zampetto, e della zampa di gallina da parte di Noiman).
Ma ti domando: ecco tu di fronte a simili richieste come ti poni? E come suggeriresti agli ospiti di porsi? (auspicheresti che si ponessero?). Intendo concretamente sul forum.
Il mio punto di vista è quello che ho appreso nella tradizione che frequento ed è un no secco al fai-da-te-no-alpitur, nessuna osservanza in fai-da-te senza la guida di un maestro qualificato e riconosciuto nella tradizione, almeno qualcuno vigila (o perlomeno dovrebbe essere suo compito farlo) che la gente non si faccia del male e non ne faccia agli altri, ovvero se proprio vuoi ma almeno ci deve essere un esperto della tradizione pratica che insegna cosa, come, quando e quanto e per chi. Senza ciò qualunque pratica (da me si chiamano così) non sortisce nessuno dei migliori esiti auspicati ed è totalmente priva di qualunque valore. Ergo è nulla. All'inizio ero scettica su questa 'figura', ma dopo che ho visto cosa non è capace di combinare la gente ...
Ma da quello che mi pare di aver capito vige qualcosa di similare anche presso di loro (il maestro è il rabbino).
Sicuramente non vado in giro per forum nell'intento di deconvertire qualcuno da una sua convinzione circa il dover o voler o meno fare una certa cosa (es. della cartella in cui si chiedeva come osservare il Seder, finita con mia citazione dello zampetto, e della zampa di gallina da parte di Noiman).
Ma ti domando: ecco tu di fronte a simili richieste come ti poni? E come suggeriresti agli ospiti di porsi? (auspicheresti che si ponessero?). Intendo concretamente sul forum.
Re: Tutto bloccato!
Si si, vi leggo anche io. A tratti, ma vi leggo!
Re: Tutto bloccato!
Io posso mettere solo l'unico espresso che, essendo disponibile in una encliclopedia, condivido.
Da Treccani on-line
Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità,
oppure
il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso.
Il concetto di religione
Il concetto di r. non è definibile astrattamente, cioè al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a determinate formazioni storiche. Il termine viene dal lat. religio, parola di discussa etimologia, con cui gli antichi Romani indicavano un tipo di atteggiamento di fronte a determinate cose (per es., tombe o genitori); malgrado i caratteri specifici del concetto romano di religio (religiosum, in latino, è distinto da sacrum), con il cristianesimo il termine si è esteso a tutto quanto riguardava il rapporto dell’uomo con Dio. Da questo concetto d’origine cristiana della r. si è svolto quello della r. in generale.
L’origine storica del concetto ha per lungo tempo impedito un’adeguata comprensione di quelle formazioni culturali che comunemente si chiamano r. e che sono di origini particolari e diverse: non è necessario infatti che una r. implichi un concetto di Dio, abbia articoli di fede, comprenda azioni di culto, né forme di carattere morale;
come massimo comune denominatore di ogni complesso chiamato r. si può ritenere il rapporto di un gruppo umano con ciò che esso ritiene ‘sacro’, tenendo tuttavia presente che anche quest’ultimo concetto è indefinibile e storicamente condizionato.
Ultima modifica di AEnim il lunedì 24 aprile 2023, 18:53, modificato 2 volte in totale.
- Gianni
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Re: Tutto bloccato!
AEnim, non entro in merito a come ciascuno si ponga di fronte alle osservanze. Attiene alla fede personale.
Besàseà, sono io a dirtelo: Come volevasi dimostrare. Ormai hai questa fissa della religione e nessuno te la toglie.
P.S.: La sezione "Ragioniamo con i Testimoni di Geova facendo uso delle Scritture" era stata suggerita da non ricordo chi. Tra l’altro non è utilizzata, perché – come già dissi – ai Testimoni è vietato dalla loro religione partecipare a discussioni bibliche. Per me può anche essere tolta.
Besàseà, sono io a dirtelo: Come volevasi dimostrare. Ormai hai questa fissa della religione e nessuno te la toglie.
P.S.: La sezione "Ragioniamo con i Testimoni di Geova facendo uso delle Scritture" era stata suggerita da non ricordo chi. Tra l’altro non è utilizzata, perché – come già dissi – ai Testimoni è vietato dalla loro religione partecipare a discussioni bibliche. Per me può anche essere tolta.
Re: Tutto bloccato!
Io con diversi ebrei con cui mi sono trovata a parlare, quando si parla di 'religione' e cosa è religione non sono mai riuscita ad intendermi, perchè noi consideriamo religione pure l'ebraismo e loro dicono che non lo è, ovvero tutto è religione fuori trannè l'ebraismo, che noi continuamo a ripetere che lo sia parimenti.
Ci dev'essere qualche misunderstanding retrostante che a quanto pare non si riesce ad individuare.
Forse loro hanno un altro concetto diverso? Boh. Infatti vorrei che la mettesse Besasea la definizione che lui considera "esatta".
Ci dev'essere qualche misunderstanding retrostante che a quanto pare non si riesce ad individuare.
Forse loro hanno un altro concetto diverso? Boh. Infatti vorrei che la mettesse Besasea la definizione che lui considera "esatta".
- Gianni
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Re: Tutto bloccato!
(Mi prude la lingua ... ops ... le dita sulla tastiera, per dire cosa emerge dalla Scrittura quanto a religione", ma non mi esprimo).
Re: Tutto bloccato!
Se dovessi dire, su questo scoglio si è arenato un forum. Veramente, lo penso davvero.
Perchè non è stato possibile capirsi.
Lui non sta dicendo che tu fai proselitismo in realtà, ma sta sottolineando che vede una crepa nel tuo atteggiamento mentale e per questo non ti riesce di cogliere alcune cose.
In pratica non esiste una verità conforme all'oggettività del testo biblico. Nell'ebraismo tu puoi pensare tutto ciò che personalmente vuoi. I testi si discutono e non si dice mai ad un altro che questa lettura è vera e giusta e quest'altra falsa e sbagliata. Infatti se tu leggi i testi scaturiti dalle discussioni che si fanno intorno al testo da parte di una miniah (p.e. se ti leggi il Bereshit Rabba) trovi le idee più strane, e anche più controcorrente rispetto ai comenti più ordinari (tipo che Essav è un chacham e qualcuno mi ha detto che vi sia scritto anche che Adamo aveva la coda ma questo io non l'ho letto da me quindi potrebbe essere una stupidaggine che mi è stata riferita): nessuna viene censurata, a nessuno impedito di pensarle, nessuna viene criticata. Restano tutte lì così come sono.
Lo stesso per le osservanze, fuorchè quelle per cui occorre un rigore giuridico. Nessun si azzarderebbe mai a dire ad una ashkenazita che non deve radersi e usare la parrucca o ad un sefardita che non va bene fare charoset col succo di frutta durante gli azzimi.
Infatti i rabbini sono molto impegnati a promuovere il rispetto. Mi hanno detto di recente che: permettere è molto più difficile che proibire.
Io ti dico che, guarda, non dal testo si capisce cosa si deve fare, ma dalla tradizione che faceva e fa si capisce cosa caterbolina indica il testo.
La sai la barzelletta di quell'ebreo che si sposa e un giorno il padre gli telefona - di Shabbat - e mai risponde al telefono. Allora il padre chiama il giorno dopo e gli dice: "Mi sono preoccupato! Si può sapere perchè non rispondi più a tuo padre?!" - E lui: "Perchè mia moglie ha voluto fare Shabbat!"
Il padre: "Te l'avevo detto di non sposare una goya!!"
Perchè non è stato possibile capirsi.
Lui non sta dicendo che tu fai proselitismo in realtà, ma sta sottolineando che vede una crepa nel tuo atteggiamento mentale e per questo non ti riesce di cogliere alcune cose.
In pratica non esiste una verità conforme all'oggettività del testo biblico. Nell'ebraismo tu puoi pensare tutto ciò che personalmente vuoi. I testi si discutono e non si dice mai ad un altro che questa lettura è vera e giusta e quest'altra falsa e sbagliata. Infatti se tu leggi i testi scaturiti dalle discussioni che si fanno intorno al testo da parte di una miniah (p.e. se ti leggi il Bereshit Rabba) trovi le idee più strane, e anche più controcorrente rispetto ai comenti più ordinari (tipo che Essav è un chacham e qualcuno mi ha detto che vi sia scritto anche che Adamo aveva la coda ma questo io non l'ho letto da me quindi potrebbe essere una stupidaggine che mi è stata riferita): nessuna viene censurata, a nessuno impedito di pensarle, nessuna viene criticata. Restano tutte lì così come sono.
Lo stesso per le osservanze, fuorchè quelle per cui occorre un rigore giuridico. Nessun si azzarderebbe mai a dire ad una ashkenazita che non deve radersi e usare la parrucca o ad un sefardita che non va bene fare charoset col succo di frutta durante gli azzimi.
Infatti i rabbini sono molto impegnati a promuovere il rispetto. Mi hanno detto di recente che: permettere è molto più difficile che proibire.
Io ti dico che, guarda, non dal testo si capisce cosa si deve fare, ma dalla tradizione che faceva e fa si capisce cosa caterbolina indica il testo.
La sai la barzelletta di quell'ebreo che si sposa e un giorno il padre gli telefona - di Shabbat - e mai risponde al telefono. Allora il padre chiama il giorno dopo e gli dice: "Mi sono preoccupato! Si può sapere perchè non rispondi più a tuo padre?!" - E lui: "Perchè mia moglie ha voluto fare Shabbat!"
Il padre: "Te l'avevo detto di non sposare una goya!!"
Ultima modifica di AEnim il lunedì 24 aprile 2023, 19:22, modificato 2 volte in totale.