Cos’è il “Regno di Dio”?
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Francesco, condivido molto il tuo pensiero, anche se faccio molta fatica a vedere oggi il regno di Dio all'opera.
Facendo qualche ricerca ho notato fra tutte questa scrittura.
2 Timoteo 4:18 Il Signore mi libererà da ogni opera malvagia e mi salverà per il suo Regno celeste.+ A lui vada la gloria per i secoli dei secoli. Amen.
Un riferimento incrociato lo collega a Rivelazione 20:4 Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedevano fu data l’autorità di giudicare. Vidi le anime* di quelli che erano stati giustiziati* per aver reso testimonianza riguardo a Gesù e per aver parlato di Dio, quelli che non avevano adorato né la bestia feroce né la sua immagine e che non avevano ricevuto il marchio sulla fronte o sulla mano.+ Vennero alla vita e regnarono con il Cristo+ per 1.000 anni.
Queste scritture fanno letteralmente capire che si parla del regno come di un governo vero e proprio ma da istituire.
Facendo qualche ricerca ho notato fra tutte questa scrittura.
2 Timoteo 4:18 Il Signore mi libererà da ogni opera malvagia e mi salverà per il suo Regno celeste.+ A lui vada la gloria per i secoli dei secoli. Amen.
Un riferimento incrociato lo collega a Rivelazione 20:4 Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedevano fu data l’autorità di giudicare. Vidi le anime* di quelli che erano stati giustiziati* per aver reso testimonianza riguardo a Gesù e per aver parlato di Dio, quelli che non avevano adorato né la bestia feroce né la sua immagine e che non avevano ricevuto il marchio sulla fronte o sulla mano.+ Vennero alla vita e regnarono con il Cristo+ per 1.000 anni.
Queste scritture fanno letteralmente capire che si parla del regno come di un governo vero e proprio ma da istituire.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Non bisogna dimenticare che Apocalisse è una visione, che utilizza immagini allegoriche tipiche dell'epoca, e che Yeshùa disse ai discepoli che avrebbero visto "il regno di Dio venuto con potenza" prima della loro morte fisica.
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Si Antonio, difatti dopo quelle parole 6 giorni dopo ci fu la trasfigurazione di Gesù.
Preannunciava qualcosa che doveva venire.
Marco 9:1 Inoltre disse loro: “In verità vi dico che alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio venuto con potenza”.+ 2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò su un alto monte, in un luogo solitario. E fu trasfigurato davanti a loro:+ 3 le sue vesti diventarono splendenti, molto più bianche di quanto potrebbe renderle bianche qualsiasi lavandaio sulla terra.
Matteo 16:Il Figlio dell’uomo infatti verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli, e allora ricompenserà ciascuno in base alla sua condotta.+ 28 In verità vi dico che alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Figlio dell’uomo venire nel suo Regno”.+Matteo 17:Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e li portò su un alto monte, in un luogo solitario.+ 2 E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto risplendé come il sole e le sue vesti diventarono brillanti* come la luce.+ 3 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elìa che conversavano con lui.
Luca 9:27 Ma vi dico con piena certezza: alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio”.+
28 E così, circa otto giorni dopo aver pronunciato queste parole, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì su un monte a pregare.+ 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò aspetto e le sue vesti diventarono di un bianco sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa.
Difatti è proprio Pietro che ci dice che quello che hanno visto e sentito era solo un'anticipazione della gloria.
2 Pietro 1:16 Vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la presenza del nostro Signore Gesù Cristo non perché abbiamo seguito false storie inventate ad arte, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua magnificenza.+ 17 Lui infatti ricevette da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli furono rivolte queste parole:* “Questo è mio Figlio, il mio amato Figlio, che io ho approvato”.+ 18 Queste furono le parole che sentimmo dal cielo mentre eravamo con lui sul monte santo.
19 Quindi per noi le parole profetiche sono ancora più certe, e voi fate bene a prestare attenzione a esse come a una lampada+ che risplende in un luogo buio (finché spunti il giorno e sorga la stella mattutina+) nei vostri cuori
Preannunciava qualcosa che doveva venire.
Marco 9:1 Inoltre disse loro: “In verità vi dico che alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio venuto con potenza”.+ 2 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò su un alto monte, in un luogo solitario. E fu trasfigurato davanti a loro:+ 3 le sue vesti diventarono splendenti, molto più bianche di quanto potrebbe renderle bianche qualsiasi lavandaio sulla terra.
Matteo 16:Il Figlio dell’uomo infatti verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli, e allora ricompenserà ciascuno in base alla sua condotta.+ 28 In verità vi dico che alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Figlio dell’uomo venire nel suo Regno”.+Matteo 17:Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e suo fratello Giovanni e li portò su un alto monte, in un luogo solitario.+ 2 E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto risplendé come il sole e le sue vesti diventarono brillanti* come la luce.+ 3 Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elìa che conversavano con lui.
Luca 9:27 Ma vi dico con piena certezza: alcuni di quelli che si trovano qui non moriranno* senza aver prima visto il Regno di Dio”.+
28 E così, circa otto giorni dopo aver pronunciato queste parole, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì su un monte a pregare.+ 29 Mentre pregava, il suo volto cambiò aspetto e le sue vesti diventarono di un bianco sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa.
Difatti è proprio Pietro che ci dice che quello che hanno visto e sentito era solo un'anticipazione della gloria.
2 Pietro 1:16 Vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la presenza del nostro Signore Gesù Cristo non perché abbiamo seguito false storie inventate ad arte, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua magnificenza.+ 17 Lui infatti ricevette da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli furono rivolte queste parole:* “Questo è mio Figlio, il mio amato Figlio, che io ho approvato”.+ 18 Queste furono le parole che sentimmo dal cielo mentre eravamo con lui sul monte santo.
19 Quindi per noi le parole profetiche sono ancora più certe, e voi fate bene a prestare attenzione a esse come a una lampada+ che risplende in un luogo buio (finché spunti il giorno e sorga la stella mattutina+) nei vostri cuori
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Inoltre se si prosegue nel vangelo di Marco si nota una cosa interessante;
Marco 9:9 Mentre scendevano dal monte, ordinò espressamente loro di non narrare+ a nessuno quello che avevano visto, finché il Figlio dell’uomo non fosse sorto dai morti.+
Sembra quasi che la venuta del regno di Dio, con annessa manifestazione di gloria del figlio doveva rimanere occulta a tutti.
Secondo voi qual'è il motivo?
Per adempiere una profezia di Isaia o per non fare pubblicità?
Marco 9:9 Mentre scendevano dal monte, ordinò espressamente loro di non narrare+ a nessuno quello che avevano visto, finché il Figlio dell’uomo non fosse sorto dai morti.+
Sembra quasi che la venuta del regno di Dio, con annessa manifestazione di gloria del figlio doveva rimanere occulta a tutti.
Secondo voi qual'è il motivo?
Per adempiere una profezia di Isaia o per non fare pubblicità?
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Luca, ma la trasfigurazione non rappresenta il regno di Dio in potenza, perché si tratta di una visione che hanno solo tre dei discepoli. Qualcosa che viene "in potenza", oltretutto, è qualcosa di fisicamente visibile che produce un effetto per il suo potere. Siccome Yeshùa, parlando dello spirito di Dio che consente di operare guarigioni e scacciare demòni, afferma che “il regno di Dio si è avvicinato a voi” proprio in virtù di quella manifestazione della "potenza" dello spirito che si manifestava attraverso le opere miracolose, è più logico pensare che sia piuttosto la Pentecoste a manifestare l’avvento del regno di Dio, in virtù del fatto che quello è il momento in cui lo spirito viene effuso e produce effetti visibili e doni carismatici:
“Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.” - At 2:2-4
Nota cosa cita Pietro nei vv. successivi:
“17 "Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno. 19 Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".” (At 2:17-21)
A me pare che la venuta del Regno di Dio, preludio al giudizio e alla salvezza, sia proprio quanto avvenne in quei giorni in palestina. E quindi c'è da chiedersi cosa possa essere realmente "il giorno del giudizio" (non credo sia un giorno in cui realmente ci troveremo tutti in piedi davanti a Dio che ci giudicherà, si tratta di immagini concrete che trasmettono un concetto). Forse ti è sfuggito questo mio commento:
https://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... =10#p62775" onclick="window.open(this.href);return false;
“Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov'essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.” - At 2:2-4
Nota cosa cita Pietro nei vv. successivi:
“17 "Avverrà negli ultimi giorni", dice Dio, "che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. 18 Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito, e profetizzeranno. 19 Farò prodigi su nel cielo, e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo. 20 Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato".” (At 2:17-21)
A me pare che la venuta del Regno di Dio, preludio al giudizio e alla salvezza, sia proprio quanto avvenne in quei giorni in palestina. E quindi c'è da chiedersi cosa possa essere realmente "il giorno del giudizio" (non credo sia un giorno in cui realmente ci troveremo tutti in piedi davanti a Dio che ci giudicherà, si tratta di immagini concrete che trasmettono un concetto). Forse ti è sfuggito questo mio commento:
https://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... =10#p62775" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Luca, effettivamente oggi è davvero impossibile "vedere" fisicamente gli effetti del regno di Dio, perché i carismi cessarono nei decenni successivi alla morte di Yeshùa. Tuttavia, se il regno di Dio è "dentro" di noi, esso è certamente reale, ma siamo noi a doverlo cercare. E siccome "chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto", significa che lo possiamo trovare.faccio molta fatica a vedere oggi il regno di Dio all'opera
Yeshùa parlava del regno di Dio come qualcosa di presente e a portata di mano; queste sue parole non possono essere ignorate e devono farci riflettere a fondo. Cercare il regno di Dio ora, nel presente, ci consente di vivere in modo conforme a Dio ora, nel presente, e fare scelte giuste, a prescindere da tutto ciò che accade intorno a noi.
Vivere in attesa di un mondo migliore e perfetto non ci aiuta a vivere nella realtà del presente e trovare quella pace che Yeshùa afferma di aver lasciato.
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- Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 14:41
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Sono d'accordo con il tuo secondo intervento, sul primo ti rispondo domani.
Vado a letto che domani ho il primo giorno del congresso con i TDG.
Buona notte a tutti.
Vado a letto che domani ho il primo giorno del congresso con i TDG.
Buona notte a tutti.
- francesco.ragazzi
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Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Daniele 2 34 Mentre guardavi, una pietra si staccò, ma non spinta da una mano, e colpì i piedi di ferro e d’argilla della statua e li frantumò. 35 Allora si frantumarono anche il ferro, l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro, e divennero come la pula sulle aie d’estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra.
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Francesco, è bellissimo questo passo. Come lo ricolleghi al regno di Dio?
Re: Cos’è il “Regno di Dio”?
Luca, aggiungo altri versetti che credo necessitino di una riflessione:
"Trovandosi con essi [gli undici apostoli], ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me»" - At 1:4
Qual era la promessa del Padre che avevano udito da Yeshùa? Si trattava del battesimo in spirito santo, come spiega il v.5. Ma gli apostoli, come tutti i giudei, aspettavano il ristabilimento del regno di Israele. Yeshùa non risponde loro su questo:
"Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità.»" (vv.6-7). Il possesso della terra e l'era messianica sono annunciate dai profeti come certezze, dunque sono inevitabili. Tuttavia, Yeshùa spiega loro in cosa consisterà la promessa del Padre che avevano udito da lui:
"«Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra»." (v.8).
È forse questo a cui Yeshùa alludeva quando disse, parlando alla folla e ai discepoli, "alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza" (Mr 9:1)? In Marco e in Matteo, queste parole sono seguite dall'episodio della trasfigurazione, per cui è possibile pensare che Yeshùa alludesse proprio a quell'episodio. Per cui, il regno di Dio sarebbe anche una condizione esistenziale diversa e superiore da quella attuale, un "luogo spirituale". Tuttavia, questa interpretazione confligge con le parole di Yeshùa riguardanti il regno di Dio già presente in mezzo agli uomini e dentro agli uomini.
Come ho già fatto notare, Yeshùa parla del Regno di Dio “venuto” con potenza (ἐληλυθυῖαν, part. perf. di èrchomai, che esprime azione compiuta), dunque il regno di Dio è venuto, l'azione è conclusa, e per questo non è possibile pensare che se ne sia poi andato per dover tornare chissà quando. Oltretutto, il regno di Dio che "viene" fa pensare a qualcosa di visibile che procede da Dio, mentre i tre discepoli stavano avendo una visione, o facendo un sogno, come spiega Luca. Ma subito dopo, l'angelo dice:
"Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo" - At 1:11
Ma qui ci sono molti ragionamenti da fare. In che modo gli undici videro Yeshùa andare in cielo? È assurdo pensare che Yeshùa avesse spiccato il volo per andare sulle nuvole, perché Dio non abita letteralmente "nel cielo" o chissà dove nell'universo. È proprio da queste parole che l'iconografia cristiana ha riprodotto il "paradiso" come un luogo in mezzo alle nuvole, ma si tratta di un'immagine da intendersi i senso traslato. Poco prima il testo aveva detto:
"Mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi" (v.9).
Credo sia necessario capire biblicamente quale sia il significato della "nuvola", termine che compare spesso in tutta la Scrittura. In Es 16:10 è detto "ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola", ma è ovvio che la gloria di Dio non sia qualcosa di fisico che se ne stava dentro ad una nuvola. Allo stesso modo, in Mr 9:7 (cfr. Lc 9:32,34), mentre i tre assistono alla trasfigurazione, è detto: "Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo».".
"Trovandosi con essi [gli undici apostoli], ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me»" - At 1:4
Qual era la promessa del Padre che avevano udito da Yeshùa? Si trattava del battesimo in spirito santo, come spiega il v.5. Ma gli apostoli, come tutti i giudei, aspettavano il ristabilimento del regno di Israele. Yeshùa non risponde loro su questo:
"Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità.»" (vv.6-7). Il possesso della terra e l'era messianica sono annunciate dai profeti come certezze, dunque sono inevitabili. Tuttavia, Yeshùa spiega loro in cosa consisterà la promessa del Padre che avevano udito da lui:
"«Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra»." (v.8).
È forse questo a cui Yeshùa alludeva quando disse, parlando alla folla e ai discepoli, "alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il regno di Dio venuto con potenza" (Mr 9:1)? In Marco e in Matteo, queste parole sono seguite dall'episodio della trasfigurazione, per cui è possibile pensare che Yeshùa alludesse proprio a quell'episodio. Per cui, il regno di Dio sarebbe anche una condizione esistenziale diversa e superiore da quella attuale, un "luogo spirituale". Tuttavia, questa interpretazione confligge con le parole di Yeshùa riguardanti il regno di Dio già presente in mezzo agli uomini e dentro agli uomini.
Come ho già fatto notare, Yeshùa parla del Regno di Dio “venuto” con potenza (ἐληλυθυῖαν, part. perf. di èrchomai, che esprime azione compiuta), dunque il regno di Dio è venuto, l'azione è conclusa, e per questo non è possibile pensare che se ne sia poi andato per dover tornare chissà quando. Oltretutto, il regno di Dio che "viene" fa pensare a qualcosa di visibile che procede da Dio, mentre i tre discepoli stavano avendo una visione, o facendo un sogno, come spiega Luca. Ma subito dopo, l'angelo dice:
"Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo" - At 1:11
Ma qui ci sono molti ragionamenti da fare. In che modo gli undici videro Yeshùa andare in cielo? È assurdo pensare che Yeshùa avesse spiccato il volo per andare sulle nuvole, perché Dio non abita letteralmente "nel cielo" o chissà dove nell'universo. È proprio da queste parole che l'iconografia cristiana ha riprodotto il "paradiso" come un luogo in mezzo alle nuvole, ma si tratta di un'immagine da intendersi i senso traslato. Poco prima il testo aveva detto:
"Mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi" (v.9).
Credo sia necessario capire biblicamente quale sia il significato della "nuvola", termine che compare spesso in tutta la Scrittura. In Es 16:10 è detto "ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola", ma è ovvio che la gloria di Dio non sia qualcosa di fisico che se ne stava dentro ad una nuvola. Allo stesso modo, in Mr 9:7 (cfr. Lc 9:32,34), mentre i tre assistono alla trasfigurazione, è detto: "Poi venne una nuvola che li coprì con la sua ombra; e dalla nuvola una voce: «Questo è il mio diletto Figlio; ascoltatelo».".