Tempo addietro un mio amico che studia logica all'università mi illustrò in che modo la dottrina della trinità è confutabile attraverso l'uso della logica formale. Ve la esporrò in questo messaggio. Il simbolo dello Scutum Fidei raffigurato di seguito riassume appieno tale concetto dottrinale.
In esso sono contenuti i seguenti enunciati:
1. "Il Padre è Dio" (B = A)
2. "Il Figlio è Dio" (C = A)
3. "Lo Spirito Santo è Dio" (D = A)
4. "Dio è il Padre" (A = B)
5. "Dio è il Figlio" (A = C)
6. "Dio è lo Spirito Santo" (A = D)
7. "Il Padre non è il Figlio" (B ≠ C)
8. "Il Figlio non è il Padre" (C ≠ B)
9. "Il Padre non è lo Spirito Santo" (B ≠ D)
10. "Lo Spirito Santo non è il Padre" (D ≠ B)
11. "Il Figlio non è lo Spirito Santo" (C ≠ D)
12. "Lo Spirito Santo non è il Figlio" (D ≠ C)
Il passaggio successivo consiste nel riformulare queste espressioni scritte in linguaggio logico al fine di poterle analizzare. Quindi anzitutto si sostituisce per convenzione una lettera a una parola corrispondente. Nel nostro caso Dio sarà A; Il Padre sarà B; Il Figlio sarà C e Lo Spirito Santo sarà D. E' opportuno anche sostituire le diciture non è ed è rispettivamente con simboli di disuguaglianza (≠) e uguaglianza (=).
Dal momento che

le prime sei affermazioni possono essere riformulate come segue:
Dio = Padre (A = B e per proprietà commutativa B = A)
Dio = Figlio (A = C) V (C = A)
Dio = Spirito Santo (A = D) V (D = A)
mentre le rimanenti:
Padre ≠ Figlio (B ≠ C) V (C ≠ B)
Padre ≠ Spirito Santo (B ≠ D) V (D ≠ B)
Figlio ≠ Spirito Santo (C ≠ D) V (D ≠ C)
La logica ci dice che in questo caso l'uguaglianza è una relazione transitiva

. Adesso trasponendo questa relazione ai singoli enunciati partiamo dalla prima relazione non è (≠):
Padre ≠ Figlio (B ≠ C)
Adesso sostituendo alla parte sinistra dell'uguaglianza precedente l'affermazione "Dio = Padre" (A = B) otteniamo la seguente dicitura:
Dio ≠ Figlio (A ≠ C)
la medesima operazione la compiamo sul lato destro dell'uguaglianza con "Dio = Figlio" (A = C) e infine il risultato è esposto qui di seguito:
Dio ≠ Dio (A ≠ A)
E' una palese contraddizione e se volessimo applicare per ogni espressione della Trinità la proprietà della transitività otterremmo:
Figlio ≠ Figlio (C ≠ C)
Padre ≠ Padre (B ≠ B)
Spirito Santo ≠ Spirito Santo (D ≠ D)
Concludiamo che Dio non è Dio, e quindi la dottrina della Trinità implica che Dio così come tutte e tre le persone della Trinità violano il principio di identità e di non contraddizione. Uno degli assunti fondamentali della logica convenzionale è che gli oggetti che violano la legge dell'identità non esistono: non esiste un'entità che non sia sè stessa. Questo apre diversi scenari possibili:
- Se il Trinitarismo è vero, allora Dio non esiste e con Lui nessuna delle sue tre persone
- Se Dio esiste allora attraverso il principio di non contraddizione la Trinità è una falsa dottrina
- Se Dio esiste e con esso pure la Trinità è vera, allora:
- La logica non ha senso, perché è possibile provare qualsiasi cosa , inclusa l'esistenza e la non esistenza di Dio.
Come se ciò non fosse sufficiente ci sono alcuni versetti biblici che farebbero passare la dottrina trinitaria come eresia:
Mr 1:35; Mr 16:19; Gv 20:17; Mt 27:46
E pensare che nei secoli vi sono state persone messe al rogo semplicemente per aver confutato questa dottrina come Michele Serveto arso vivo dai calvinisti.