Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

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Israel75
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Israel75 »

candid camera ha scritto:Lui è già nel Pane, anche se non è ancora risorto, perché la Risurrezione è fuori dal tempo
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chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciò che cerco di farti comprendere Vittorio sulle vostre affermazioni, per me assurde , è un semplice calcolo logico e matematico almeno da ciò che leggo. Ecco il mistero del riconoscimento di Yeshùa dello spezzare il pane.

[nella seguente esposizione ho commesso alcuni errori per lettura frettolosa :d :d :d :d . Ma il concetto comunque rimane quello . La discussione più dettagliata è riportata nella discussione "i discepoli di Emmaus" ]

Siamo all'ultima cena. Yeshùa spezza il pane davanti ai 12. Solo LORO conoscono quel gesto fatto.
La notte stessa Yeshùa viene arrestato. Il giorno successivo crocifisso. Nel primo giorno della settimana siamo già oltre il terzo giorno (tu dirai nel terzo, va bene, ma sempre pochi giorni sono passati...mettiamo 3, ok? )
Si racconta il Luca 24 che le donne raccontano AGLI 11 della resurrezione ma questi ultimi prendono quelle parole come vaneggiamento. Qualche versetto dopo sta scritto: "in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome EMMAUS" (v.13). Due di loro mi pare di capire che siano due degli 11 apostoli.
Appare Yeshùa che non viene riconosciuto e considerato straniero. Nonostante Egli spieghi le scritture per ciò che lo riguardava , i due apostoli non lo riconoscono. Mi viene da pensare innanzitutto che l'aspetto era diverso.
Allora Yeshùa si siede a tavola e spezza il pane. Tò. Viene riconosciuto. Come mai?
Dopo soli 4 giorni dall'ultima cena chi era a conoscenza del gesto dello spezzare il pane? Sicuramente coloro che erano stati presenti. E come poteva uno straniero che non era un apostolo conoscere lo spezzare il pane? Se la matematica non è una opinione esclusi gli apostoli non poteva che essere Lui.
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il sabato 1 agosto 2015, 21:13, modificato 2 volte in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

chelaveritàtrionfi ha scritto:Vittorio, è un simbolismo. Lascia stare i periodi di tempo e saltare di palo in frasca per far tornare la tua interpretazione. In quel momento siamo nel presente , sulla terra, in uno spazio quadridimensionale diremo oggi: lunghezza, altezza, profondità e tempo quarta dimensione.
Se l'Eucaristia ci permette di entrare in comunione con Dio, quando la prendiamo non siamo più sulla terra, siamo insieme a Dio, siamo insieme a tutti coloro che stanno con Dio, anche quelli morti prima della risurrezione storica di Gesù. Siamo in un tempo divino, non nel tempo umano, ed il tempo divino abbraccia tutta la storia. Per questo motivo il Risorto era presente anche nel momento della istituzione del rito.
In quel momento dentro al pane non c'è nessuno, ma il significato è simbolico. Il simbolismo biblico usato dagli ebrei è noto. Io sono ignorante in materia ma un cervello il signore me lo ha dato. Se non ascolti nemmeno gli ebrei che ti spiegano i simbolismi io che ci posso fare?
Gli ebrei non credono in Gesù risorto, per questo non capiscono. Come ti ho detto, per capire, bisogna avere fede nel Risorto. La fede è la prima cosa.
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gli ebrei non credono in Gesù risorto, per questo non capiscono. Come ti ho detto, per capire, bisogna avere fede nel Risorto. La fede è la prima cosa.
Ti ho scritto un'altra cosa. Sono noti i simbolismi biblici e che si parla spesso in simbolismi. Lo vuoi negare? Il farsi spiegare dagli ebrei non intendevo la questione Yeshùa, ma i simbolismi biblici. Gli ebrei in quel tempo non comprendevano le scritture nel senso che non riconoscevano il Messia lì descritto ma non che non comprendevano le scritture in generale. Tant'è vero che c'erano gli incaricati sin dal tempo di Mosè che le scritture le conoscevano bene. Non si era ancora compreso chi fosse il Messia. Gli ebrei di oggi nn lo riconoscono ancora, ma par parlare di questo si deve parlare con loro scritture alla mano, non con dogmi.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Messaggio da Vittorio »

chelaveritàtrionfi ha scritto:Ti ho scritto un'altra cosa. Sono noti i simbolismi biblici e che si parla spesso in simbolismi. Lo vuoi negare? Il farsi spiegare dagli ebrei non intendevo la questione Yeshùa, ma i simbolismi biblici.
I simbolismi biblici si possono comprendere pienamente solo con la fede. Tutto può essere inteso in senso simbolico, anche la risurrezione di Gesù, infatti chi non ci crede, ad esempio un ateo, dirà che la risurrezione è solo un simbolo di rinascita presente anche in molte religioni. Chi non ha fede non può capire cosa è simbolo e cosa non lo è.
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Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vittorio, non ho parlato di comprensione ma della presenza dei simbolismi biblici. Ed appunto perchè sono presenti simbolismi , il pane ed il corpo di Yeshùa di simbolismo si tratta. Ciò che significa lo spiega già il testo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Messaggio da Vittorio »

Non puoi capire se una determinata espressione è simbolica o letterale, se non hai fede. Chi non ha fede, leggendo i Vangeli che parlano di un sepolcro vuoto, dirà che esso era soltanto un simbolo della risurrezione, ma in realtà il sepolcro era pieno, perché i morti non risorgono.
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Romani 15,4 Ora, tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione, perché in virtù della perseveranza e della consolazione che ci vengono dalle Scritture teniamo viva la nostra speranza.


2Pietro 3,16
così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina

Apocalisse 13,18

Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei.

Per comprendere i simbolismi e le scritture ci vogliono i doni giusti:
"scienza, sapienza, intelligenza"...."fede". Ma la fede ci serve credere che tutto ciò che è scritto è vero. Se leggiamo chiaramente che Yeshùa è risorto non abbiamo bisogno di nessuna ostia per credere. Abbiamo bisogno della fede.

Oggi aggiungerei studio con un limite : lingua e mentalità
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

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Vittorio, mi interessa parlare di versetti e non giocare a ping pong. Ho riportato i versetti di Luca 24. Col tuo metodo fai le tue obiezioni punto per punto.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Chelaverità, i due discepoli di Emmaus non potevano essere presenti alla Cena, uno di loro si chiama Cleopa (vedi verso 18), e poi, dopo aver riconosciuto il Risorto, vanno dagli Undici a riferire (vedi verso 33). Il senso del brano lo avevo già spiegato: il Risorto si riconosce solo dove due o tre sono riuniti nel Suo nome, ascoltano la Sua Parola, spezzano il Pane e lo riconoscono, anche se Lui sparisce alla vista. È chiarissimo il senso eucaristico di tutto il brano: due che si riuniscono, ascoltano la Scrittura spiegata, prendono il pane spezzato senza più vederLo. Secondo te, in quale comunità si fanno queste cose da duemila anni?
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