roberto ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 22:12Per quanto riguarda il TaNaKh, posso accettare lo scritto, in quanto dato da Dio a Mosè sul sinai, almeno dalle traduzioni che abbiamo, passatemi il termine, noi occidentali. Posso anche accettare una oralità, ma non implicita, e non come rivelazione. Non ne ho le basi per ora per l'accettazione, forse il problema sta proprio nelle traduzioni, oppure noi non abbiamo a disposizione testi antichi che gli amici ebrei hanno.AEnim ha scritto: ↑sabato 13 maggio 2023, 19:42
Quando accettiamo quanto scritto nel TaNaKh, in realtà per forza di cose accettiamo una oralità implicita.
Altrimenti, se non ammettiamo l'oralità, allora dobbiamo bocciare in toto anche lo scritto e dire che Ezra si è inventato tutto (cosa poco plausibile).
Dovresti correggere la tua frase "in quando Ezra riferisce per iscritto la tramandazione orale secondo la quale Dio lo avrebbe dato a Mosè sul Sinai". Siccome tu non hai nulla di scritto con la calligrafia di Mosheh, e quello scritto se mai è esistito è poi anche andato distrutto, dal tempo della distruzione al tempo in cui Ezra lo ha riscritto c'è stata solo tramandazione orale. Ti stai fidando di Ezra, di quello che Ezra ha scritto, e che gli è stato tramandato oralmente. Magari intanto che c'era ha fatto qualche aggiuntina esplicativa per come la ha capita lui, modificato qualcosa di qua e di là, qualcos'altro magari si è dimenticato, oppure no, e ci fidiamo. Non hai uno scritto precedente per verificare.
Si tratta di una accettazione per fede.
Dal punto di vista storico non abbiamo tracce archeologiche o documentarie del monoteismo originario dei Patriarchi e di Mose' e quindi delle sua esistenza storica.
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