Riflessioni Bibliche

chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

E' più stimolante così, scoprire :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Caro Trizzi74, ha ragione Naza: è più stimolante scoprire. :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Gianni, in Ebrei 1:10-12 che richiama il salmo 102:25-27, mi pare che il cambio di soggetto in realtà è un cambio apparente. Volevo riflettere sul salmo 102 perchè il soggetto afflitto, a parte le suppliche a Dio, rimette in lui (nel suo Dio) le sue speranze. L'afflitto salmista rappresenta in generale il popolo afflitto. Così sarà per esempio alla deportazione in Babilonia con successiva liberazione. Con Yeshùa, queste speranze risultano essere adempiute (su una platea allargata). Ecco perchè intendo il riflesso divino in Yeshùa, come una luce. D'altronde Yeshùa è la lampada della luce divina, no?
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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Sì, Naza, ma il cambio del soggetto non è apparente. C'è proprio un cambio.
Hai domandato a Lucia cosa ne pensa?
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bgaluppi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da bgaluppi »

Gianni, ti risponderò stanotte perché adesso sono impegnato. Intanto, grazie della tua risposta!
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Gianni
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Buona serata, amico mio! :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Possiamo anche indagare sul cambio soggetto. Intanto, leggendo tutto il capitolo di Ebrei 1, faccio notare questo:

Prima ho riportato che nel capitolo di Ebrei c’è un mix dei salmi. In realtà c’è di più:

Ebrei 1:5
Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto "Tu sei mio figlio oggi sono diventato vostro Padre

richiama sia il salmo 2:7
7 Proclamerò il decreto mi ha detto dal Signore: "Tu sei mio figlio; oggi sono diventato Tuo Padre.

Sia 2 Samuele 7:14
14 Io sarò suo padre ed egli sarà mio figlio. Quando farà il male, lo punirò con una verga maneggiata da uomini, con frustate inflitte da mani umane.

Ed anche 2 cronache 17:13
13 Io sarò suo padre ed egli sarà mio figlio. Non gli toglierò mai il mio amore, come l'ho tolto al tuo predecessore. 14 Lo costituirò per sempre sulla mia casa e sul mio regno; il suo trono sarà stabilito per sempre.' "

Ebrei 1:6
E ancora, quando Dio introduce il suo primogenito nel mondo, dice: "Che tutti gli angeli di Dio lo adorino

richiama il Salmo 2:12:
Bacia il figlio, perché non si arrabbi e tu perisca lungo la strada, poiché la sua ira si accende rapidamente. Beati tutti coloro che in lui si rifugiano (BSB)

Rendete onore al figlio, affinché Dio non si adiri e voi non siate distrutti lungo la via, perché la Sua ira divampa in un momento.Felici sono tutti quelli che si rifugiano in Lui. (TNM)

Ebrei 1:7 :
Ora riguardo agli angeli dice: “Egli fa dei venti i suoi angeli, I suoi servi fiamme di fuoco”.
richiama il salmo 104:4
4 ....Fa dei venti i suoi messaggeri, fiamme di fuoco suoi servi.

Ebrei 1:8 e 9
Ma del Figlio dice: “Il tuo trono, o Dio, dura nei secoli dei secoli, e la giustizia è lo scettro del tuo regno. 9 Hai amato la giustizia e odiava la malvagità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha unto sopra i tuoi compagni con l'olio della gioia (letizia)”.

Richiama il Salmo 45:6,7
6 Il tuo trono, o Dio, durerà per sempre; uno scettro di giustizia sarà lo scettro del tuo regno.
7 Tu ami la giustizia e odi l'iniquità; perciò Dio, il tuo Dio, ti ha posto al di sopra dei tuoi compagni ungendovi con l'olio della gioia.


Ebrei 1:10-12 richiama il Salmo 102:25-27
«Tu, Signore, nel principio hai fondato la terra e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, e come un mantello li avvolgerai e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine»”.

Infine,

Ebrei 1:13:14
13 Ma a quale degli angeli Dio disse mai: “Siedi alla Mia destra finché avrò fatto dei tuoi nemici uno sgabello per i tuoi piedi” ?14 Gli angeli non sono forse spiriti servitori inviati per servire coloro che erediteranno la salvezza?

richiama il Salmo 110:1
di David. Un salmo. Dice il Signore יְהוָ֨ה ׀ (Yah•weh) al mio signore [לַֽאדֹנִ֗י (la•ḏō•nî) אָדוֹן (adon)signore, sovrano]: «Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi»

Versioni BSB e TNM
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chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Differenza tra Ebrei 1:10-12 e Salmo 102:25-27 (TNM)

Ebrei 1:10-12
« 10 E ancora: “Tu, o Signore, in principio gettasti le fondamenta della terra, e i cieli sono opera delle tue mani. 11 Questi scompariranno, ma tu rimarrai; come un abito si consumeranno tutti, 12 e tu li avvolgerai come un mantello, come un abito, e verranno cambiati. Tu invece sei sempre lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine”. TNM

Salmo 102:25-27
25 Molto tempo fa gettasti le fondamenta della terra,e i cieli sono opera delle tue mani 26 Questi scompariranno, ma tu rimarrai; come un abito si consumeranno tutti;come un vestito li sostituirai, e non saranno più.27 Tu invece sei sempre lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine.
E
28 I figli dei tuoi servitori risiederanno al sicuro, e la loro discendenza sarà saldamente stabilita davanti a te”. (TNM)


Breve analisi del Salmo 102

il passo 25
“Molto tempo fa gettasti le fondamenta della terra, e i cieli sono opera delle tue mani “

richiama Isaia 48:13
13 La mia mano ha gettato le fondamenta della terra e la mia destra ha disteso i cieli. Quando li chiamo, si presentano tutti insieme.

Molto tempo fa. לְ֭פָנִים (lə•p̄ā•nîm) פָּנִים (panim or paneh) in faccia, nel senso di prima, all’inizio

In Ebrei 1:10 la TNM traduce “nel principio” ἀρχάς (archas) da ἀρχή (archè) inizio, origine, punto iniziale (di partenza), ciò che viene prima, che è a capo, preminente

Il passo 27
“Tu invece sei sempre lo stesso, e i tuoi anni non avranno mai fine”

Richiama Malachia 3:6
6 “Io sono Geova [yhvh]; non cambio. E voi siete figli di Giacobbe; non siete ancora arrivati alla vostra fine.

Il passo 28 ( non ha corrispondenza in Ebrei)
“I figli dei tuoi servitori risiederanno al sicuro, e la loro discendenza sarà saldamente stabilita davanti a te”

Richiama Isaia 66:22
22 “Proprio come i nuovi cieli e la nuova terra che sto per fare dureranno davanti a me”, dichiara Geova [Yhvh], “così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome”.
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chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Commento a Ebrei 1
Prima parte
In maniera coerente ai miei precedenti su Colossesi 1, in particolare al v.18, riporto il mio commento ad Ebrei 1 (i primi versetti).

Il "figlio "è colui attraverso il quale parla il padre in mezzo agli uomini e costantemente (anticamente lo aveva fatto per mezzo dei profeti, in vari modi). Il figlio, rappresentato dall’uomo Yeshùa, a differenza dei profeti antichi, è puro, senza peccato/difetto (come l'agnello per i sacrifici). Egli è stato (da Dio) costituito erede di tutte le cose, perchè rappresenta la luce, lo splendore che circonda Dio (gloria) ed è l'esatta rappresentazione (come un’esatta incisione) della sua (di Dio) sostanza (hypóstasis: garanzia, certezza). Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati (come un agnello sacrificato, puro e senza difetto), si è seduto alla destra della maestà più elevata (Dio). La destra, è il lato dell’azione ma anche il lato dei giusti, in rappresentazione della giustizia. Così, il Figlio è stato elevato divenendo superiore agli angeli ed il suo nome [ὄνομα (onoma): fama, reputazione] superiore al loro.

I successivi li commenterò in seguito :-) ...rispondendo a Gianni sul cambio soggetto.
Faccio una pausa

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bgaluppi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da bgaluppi »

Caro Gianni, provo a rispondere alle tue osservazioni.
In principio, quando Dio creò, la parola di Dio già c’era (Gn 1:3). “La parola era Dio”. – Gv 1:1
Senza dubbio. In effetti la parola è Dio, dunque è ovvio che ci fosse già.

Dici che l’omileta autore di Eb non fa menzione della Parola, ed è vero. Ma fa menzione del fatto che Dio ha creato i mondi per mezzo del Figlio, il che ci ricollega alla Parola creatrice, anch'essa mezzo creativo. Dici a seguire che “Neppure il Sl 102, citato dall’omileta, reca traccia della parola creatrice. Qui i cieli e la terra sono opera delle mani di Dio, non della sua parola”. Il che è di nuovo vero, ma il problema di fondo della preesistenza del Figlio, che in Gv 17:5 non è spiegabile come un “pensiero” nella mente di Dio, resta (sarebbe spiegabile semnai con la concezione enochica del Figlio dell'Uomo). È naturale che nel caso della creazione per parola o dalle mani di Dio si tratti di espressioni concrete diverse per descrivere lo stesso atto creativo divino (Dio non ha bocca né mani), tuttavia il Figlio come mezzo della creazione non è un'espressione biblicamente concreta, è molto chiara, e presuppone la preesistenza del Figlio, che si presenterebbe come un vero e proprio strumento e creerebbe anche un problema teologico (e in effetti lo crea, soprattutto per gli ebrei). La mia associazione Figlio-Parola si basa essenzialmente sui testi giovannei, che ho citato nell'altra discussione e che riprendo di seguito.

In Gv 1:1-3, riassumendo, è scritto che nel principio Dio crea con la sua parola (λόγος) e che “ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei” (nella traduzione, lògos risulta al femminile). Al v.4 è scritto che “in lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini”. La vita, sia spirituale che fisica (ζωή), risiede nella parola, nel λόγος creatore di Dio. La vita è la luce (τὸ φῶς) che illumina gli uomini. “Egli [τὸ φῶς] era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui”. La luce, per mezzo di cui fu fatto il mondo, era venuta NEL mondo (non AL mondo). La luce è il Figlio, con cui fu fatto il mondo.

Riassumendo a ritroso, il mondo fu fatto per mezzo della luce, ossia il Figlio, che è vita. La vita risiede nella parola creatrice con cui fu fatto il mondo. Il Figlio è parola creatrice.

Ciò è confermato da 1Gv 1:2, in cui si legge che “la vita è stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunciamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata”. È ovvio che si tratta della stessa vita che, nel vangelo, è la luce con cui fu fatto il mondo (che è la vita che risiede nella parola che era presso Dio ed era Dio). Ossia il Cristo, o Figlio.

Potrei anche prendere una cantonata, ma il figlio inteso come mezzo della creazione assimilabile ad una manifestazione di potenza divina risolve praticamente tutti i problemi teologici che spesso emergono e di cui abbiamo discusso per anni anche con gli esegeti ebrei. Se il Cristo è una manifestazione divina e non un ente, è ovvio che sia preesistente e che sia il mezzo della creazione. E non è sorprendente che l'omileta di Ebrei, in un testo letterario dedicato al Cristo, lo citi al posto di Dio nel riferimento al salmo. Il creatore resta Dio.
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