Yeshu'a è Dio?

marco
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da marco »

Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé». Versione preferita da Gianni e Antonio
Or i suoi parenti, udito ciò, vennero per impadronirsi di lui, perché dicevano: È fuori di sé. Versione preferita da me

Tutto dipende da come viene tradotto il verbo erchomai. Voi preferite tradurlo, una volta, con “andare, uscire fuori, farsi avanti”, e una seconda, con “giungere”. In questo caso i parenti del v21 coincidono con i familiari del v31. Perché escono (erchomai) per andare a prenderlo e giungono (erchomai) sul posto dopo la disputa con gli scribi.
Ho controllato quasi tutti i riferimenti al verbo erchomai in Marco, sono ben 83, e tutti quelli visionati indicano un’azione ben precisa, conclusa, portata a termine, che riassumo in questi verbi: recò Mc3-8, vennero Mc4-4, giunsero Mc5-1, viene Mc4-15, venuta Mc12-42.
Il vocabolario indica queste possibilità:
1 venire
a)di persone
1)per venire da un posto a un altro e usare entrambe le persone che arrivavano
2)apparire, apparire, venire davanti al pubblico
2 Aristotele.
a)venire in essere, sorgere, venire avanti, mostrarsi, trovare posto o influenza
b)essere stabilito, diventare noto, venire (cadere) dentro o verso
3 andare, seguirne uno
Perchè tradurre, erchomai con andare, solo al v21, così da interrompere l'azione e farla concludere nel v31?
Mi sembra una forzatura del testo per mettere in cattiva luce la madre e i fratelli.
Ricordiamo che sua madre ha avuto una visione; ha partorito Gesù senza avere avuto rapporti con uomo; Elisabetta, madre del Battista, l'ha chiamata "madre del mio Signore"; Maria vide suo figlio dodicenne insegnare ai maestri nel Tempio.
Tutti questi motivi mi portano a credere che i soggetti del v21 e del v31 non coincidono.
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Dunque …
Che mai c’entra il verbo èrchomai in Mr 3:21? Neppure compare. Lo troviamo invece all’inizio del v. 20: ἔρχεται, “viene” (Marco usa spesso il presente che rende l’azione immediata e visiva), riferito a Yeshùa che entra in una casa in cui si riversa anche la folla. Il verbo èrchomai non pone alcuna difficoltà interpretativa, è chiarissimo di per sé: “viene”.

Al v. 21 si legge: “E aventi udito i suoi [letteralmente: “quelli da fianco di lui”] uscirono a prendere lui: dicevano infatti: Sta andando fuori di testa [traduzione mia per meglio rendere il tempo aoristo]”. Qui al v. 21, come detto, il verbo èrchomai non compare.

Ora, TILC traduce: “Quando i suoi parenti vennero a sapere queste cose si mossero per andare a prenderlo, perché dicevano che era diventato pazzo”. Come detto in precedenza, “parenti” è un aggiustamento del traduttore, che però ci sta tutto.

Al v. 31 si compie la vicenda: “Viene [èrchetai] sua madre e i suoi fratelli” (traduzione letterale).

Come avevo già sottolineato, ammesso e non concesso che “i suoi” del v. 21 fossero parenti diversi dalla madre e dai fratelli, è un fatto che questi ultimi lo vanno a prendere. Il che indica che - ammesso e non concesso che “i suoi” del v. 21 fossero parenti diversi – costoro fecero loro l’idea che fosse uscito di senno.

Di certo non possiamo ritenere il v. 31 scollegato dal v. 21, quasi che la madre e i fratelli mandassero a chiamarlo per caso. La loro azione è collegata al v. 21.

In verità, “i suoi” del v. 21 non possono che essere sua madre e i suoi fratelli (cfr. TILC), perché è detto chiaramente che “uscirono”. Non si trattava di presunti parenti che uscirono dalla casa affollata in cui si trovava Yeshùa, perché è detto che “uscirono a prendere lui”. Il v. 31 completa l’azione.

Sui passi paralleli degli altri due sinottici non possiamo contare perché Matteo raggruppa tutto in grandi sezioni, mescolando gli eventi, e Luca tende sempre a tacere gli aspetti poco positivi di Yeshùa e dei Dodici.
marco
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da marco »

Sì Gianni, hai ragione, ho creduto che il verbo tradotto con uscire del v.21, fosse lo stesso del v.20.
Così sono caduto nell’errore; ritenendo che i “suoi” fossero già sul posto quando al v.31 viene detto che “giungono” sua madre e i fratelli.
Quindi dovevano essere per forza due soggetti diversi che giungono separatamente nella casa dove era ospitato Gesù.
Chiarito questo, perché, secondo te, i “suoi” non può essere riferito ai Dodici?
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

No, Marco, perchè loro non avrebbero mai detto che il loro maestro era uscito di senno.
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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

Oltretutto, li aveva appena scelti.
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Gianni
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Infatti.
marco
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da marco »

Gianni ha scritto:No, Marco, perchè loro non avrebbero mai detto che il loro maestro era uscito di senno.
I Dodici no e la madre sì?
Fin dall’età di 14 anni la vita di questa donna è stata costellata di testimonianze della messianicità e della regalità del figlio.
Oltre all’annunciazione da parte di Gabriele, alla testimonianza di Elisabetta, alla fuga per tempo in Egitto, al ritrovamento di Gesù tra i dottori nel Tempio, ci mettiamo i Magi e le testimonianze di Simeone (uomo giusto e timorato di Dio) e della profetessa Anna sul potere del bambino, come si può credere che Maria considerasse suo figlio “uscito di testa”?
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da Gianni »

Marco, ho già spiegato il travaglio interiore della madre di Yeshùa: era una ragazza giudea di profonda fede che aveva capito dall'angelo che suo figlio avrebbe regnato sul trono di Davide. Ma poi vide che faceva tutt'altro, parlando di pace! Infatti, non la troviamo mai tra le molte donne che lo seguivano. Solo dopo la sua morte di unì alla chiesa dei discepoli.
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bgaluppi
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da bgaluppi »

Gianni, infatti i suoi dubbi sul figlio possono essere spiegati se si considera l'apparizione dell'angelo non secondo la prospettiva cristiana – per cui lei avrebbe visto e parlato con un essere spirituale reale – ma secondo quella ebraico-biblica – che vede gli interventi angelici sempre all'interno di visioni o sogni e dunque legati anche all'interiorità della persona. Se Miryam avesse visto e parlato letteralmente con un messaggero reale, non avrebbe mai potuto dubitare (come dubitare di un angelo che annuncia una gravidanza miracolosa che si realizza?). Invece, se la visione dell'angelo potesse essere inquadrata come una visione o comunque un'esperienza intima che lei ebbe, si potrebbe spiegare sia il dubbio, sia il fatto che nelle Scritture Greche – oltre a Mt e Lc – non si fa menzione di tale apparizione.

Resto nel dubbio che questo racconto possa essere successivo ai Vangeli, perché né Mr né Gv lo riportano, e neppure Paolo fa menzione di una nascita miracolosa, che certamente avrebbe servito bene la sua teologia.
marco
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Re: Yeshu'a è Dio?

Messaggio da marco »

Gianni ha scritto:Marco, ho già spiegato il travaglio interiore della madre di Yeshùa: era una ragazza giudea di profonda fede che aveva capito dall'angelo che suo figlio avrebbe regnato sul trono di Davide. Ma poi vide che faceva tutt'altro, parlando di pace! Infatti, non la troviamo mai tra le molte donne che lo seguivano. Solo dopo la sua morte di unì alla chiesa dei discepoli.
Sì vero, Maria non seguiva Gesù come le altre donne, perché per lei il Maestro era prima di tutto suo figlio.
Gesù, dobbiamo dirla tutta, la trattava molto duramente, considerato il modo in cui conferiva abitualmente con le donne in genere. Possibilmente fu Gesù a non consentire alla madre che lo seguisse.
Il comportamento ostico di Gesù nei confronti di sua madre, lo spiego come un ulteriore insegnamento del Maestro. Egli conoscendo bene l’animo umano, tendente ad idolatrare qualsiasi cosa, tenne la madre lontano da lui, riservandole almeno in pubblico un sentimento di indifferenza. Onde evitare esaltazioni della figura e possibili culti illeciti dovuti alla relazione sanguigna tra i due. Purtroppo è stato fatto esattamente il contrario di ciò che Gesù ha cercato di evitare.
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