bgaluppi ha scritto: Caro Marco, sarebbe come dire di togliere dalla mente la dottrina filo-greca se si studia Platone, o quella filo-stilnovista se si studia Dante o Cavalcanti. E poi, pur facendo questa cosa assolutamente scorretta e illogica, dove trovo scritto che Yeshùa è Dio? Da nessuna parte.
Cari Antonio e Gianni, ho scritto dottrina filoebraica e non mentalità (semitica) ebraica. Sarebbe stato forse più comprensibile se avessi scritto: Prova a togliere dalla tua mente tutto il catechismo filoebraico acquisito in questi anni. Conoscere la mentalità ebraica è importante per comprendere i meccanismi biblici. Il problema sorge quando si insinuano subdolamente insegnamenti estranei alla Sacra Scrittura.Gianni ha scritto:.Infine, ti risponde bene Antonio quando dici che bisogna rinunciare alla mentalità ebraica di cui la Bibbia è impregnata: “Sarebbe come dire di togliere dalla mente la dottrina filo-greca se si studia Platone, o quella filo-stilnovista se si studia Dante o Cavalcanti”. Detto in altre parole, caro Marco, siamo al fai da te religioso. Per cambiare, prova a studiare seriamente la Sacra Scrittura, cominciando a conoscere proprio la mentalità ebraica di cui la Bibbia è impregnata.
Per me tutti e quattro i Vangeli hanno la stessa autorità. Io non dubito. Dio ha protetto la Sua Parola nei millenni. Ha voluto che fossero questi i Testi con cui diffondere il messaggio di salvezza. Io non tolgo e non dubito neanche di una virgola di ciò che ci è stato tramandato. Se il Testo narra una vicenda significa, oltre ad essere vero, che Dio vuole che noi sappiamo e conosciamo una parte di verità. Se togli ciò che non vuoi digerire è come se togliessi tutto.bgaluppi ha scritto: Sulla nascita di Yeshùa come narrata in Mt e Lc nutro delle riserve personali, perché i due vangeli più "autentici" - quello di Marco, il più antico, e di Giovanni, che ha fonti indipendenti - non ne parlano e perché in nessun altra parte delle Scritture Greche se ne fa menzione.
Non è per questo motivo che Paolo chiama Gesù nuovo Adamo. Se tu vuoi assimilare Adamo a Cristo, come è lecito pensare per due uomini nati in continenti diversi, non mi trovi d’accordo. Dal mio punto di vista sono due figure diverse, accomunate da una cosa che dirò dopo. Il Padre di tutti e due è Dio ma uno è un figlio come lo saranno molti dopo di lui, l’altro è Il Figlio e anche dopo manterrà in esclusiva questo titolo. Alcune differenze, terra terra, tra i due ci sono. Adamo non nacque da donna. Gesù è stato partorito da Maria. Adamo fece esperienza in un luogo ovattato. Gesù si muoveva nella realtà della vita terrena. Adamo doveva generare figli. Gesù non ebbe neanche una donna. Adamo doveva lavorare la terra. Gesù aveva una missione da compiere. Adamo doveva fallire. Gesù ha vinto.Gianni ha scritto:Caro Marco, tu fai notare che Yeshùa “è nato senza sperma umano, fecondato da Dio”. Poi domandi: “Quanti uomini sulla terra possono vantare tale concepimento?”.
Ti rispondo: uno: Adamo.
È per questo che Paolo chiama Yeshùa il nuovo Adamo.
Ciò che unisce Gesù ad Adamo è legato al destino dell’uomo: come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.
Per questo motivo Paolo chiama Gesù nuovo Adamo.
La figura di Adamo serve per la morte, quella di Cristo per la vita eterna. Paolo scrive un’altra cosa secondo me importante per comprendere la vera natura di Gesù.
Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. Adamo nasce dalla terra Gesù viene dal cielo. Paolo, benchè consapevole della natura umana di Gesù, lo considera “celeste” addirittura si spinge a scrivere “il secondo uomo viene dal cielo”. Adamo essere carnale. Gesù essere spirituale.
Che brutta parola! Credo che Dio possa essere qualsiasi cosa voglia essere: uno spirito che aleggia sulle acque, una nube di fuoco, un filo di silenzio sonoro, il Verbo che si fa carne. La Teofania del Signore può presentarsi in mille modi. Quella più grandiosa è stata in Gesù. In questo credo.Gianni ha scritto:
Dici che non sei un trinitario. E cosa sei, di grazia? Uno strano binitarista che ammette solo due persone divine e ambedue Dio?.