Cara Giorgia, provo a spiegarmi diversamente:
Quindi esiste a prescindere e fa esattamente quello che fa, sia che qualcuno sia in grado di percepirlo o meno.
Sono d'accordo. L'esempio dell'albero che cade è un esercizio mentale e non una situazione da prendere alla lettera. Serve per far riflettere sul fatto che la nostra percezione del mondo è totalmente dipendende dai sensi. E' chiaro che l'albero fa rumore, ma il giochino mentale consiste nel constatare che in assenza di un riscontro sensoriale la nostra realtà non prende forma.
Aggiungo che io NON derivo da una scimmia, che i miei progenitori non erano delle amebe, e nemmeno dei girini, che non ho prozii gibboni, nessun mio parente del passato ha vissuto nel brodo primordiale. Io sono della progenie di Adamo ed Eva.
Forse tu no (il che ti rende un'aliena

) ma il resto di noi deriva dall'Australopithecus che, fondamentalmente era un primate (ominide). Poi, se tu credi che la versione "adamo ed eva" sia più attendibile delle prove scientifiche, archeologiche e genetiche che possediamo e che sostengono la nostra provenienza dai primati, beh...chi sono io per farti cambiare idea
Tu affermi che se non veni percepito è come se non esistessi. Quindi per te la bomba di Hiroshima non è stata mai sganciata?
Questo esempio non c'entra nulla. Io sto parlando di consapevolezza in generale, non mia o tua. E comunque hai citato un avvenimento storico con pacchi di testimoni e prove.
Tu dici che solo noi siamo capaci di percepire Dio. Lo hai chiesto al tuo cane se è in grado? O al tuo gatto?
Giorgia, gli animali non sono in grado di concepire idee complesse e formare pensieri come facciamo noi, per il semplice fatto che il loro encefalo non lo permette. Certo provano tutta una serie di emozioni e le sanno anche trasmettere, ma non sono in grado di costruire delle strutture di pensiero articolate al punto di elaborare l'idea di Dio perchè fisicamente il loro cervello non lo può fare.
Hai mai visto il grand canyon? Non c'è acqua, eppure le sue tracce sono evidenti. Non hai bisogno di vedere l'acqua per sapere che è passata di lì.
Nuovamente, questo esempio non è attinente al discorso perchè ha a che fare con prove scientifiche certe. Del resto nessuno al mondo penserebbe che il Canyon sia stato scavato da un esercito di gnomi col piccone o da un fiume di birra
Lo stesso vale per Dio. Non importa che tu lo "veda". Tra l'altro quello che noi "vediamo" e "sentiamo" non sono delle realtà. Sono delle proiezioni della realtà. Pensa a quante stelle già diventate buchi neri millenni fa, tu guardi la notte quando alzi gli occhi al cielo. Quelle stelle non esistono più, eppure tu le vedi.
Verissimo quello che dici riguardo a stelle e buchi neri infatti di recente sono state rilevate le onde gravitazionali provenienti da una fusione di buchi neri avvenuta ad una distanza di 1,3 miliardi di anni luce da noi quindi in realtà abbiamo "guardato" 1 miliardo di anni nel passato
Però questo discorso non vale su scala terrestre dove il ritardo dell'informazione luminosa è trascurabile ai fini della percezione umana. E comunque siamo sempre nell'ambito di eventi che, nonostante non vengano osservati in diretta, sono ben descrivibili da modelli matematici che provano il fatto che siano avvenuti.
Perché la realtà esiste a prescindere da noi umani. Esisteva prima, esiste durante ed esisterà dopo. E se divento cieca, il sole splenderà ugualmente. E se divento sorda, i tuoni faranno ugualmente i loro boati.
Ancora una volta, non è utile al discorso parlare di esperienza del singolo. Tu la butti sul pratico dimenticando che si stava parlando di Dio, la "cosa" meno misurabile dell'universo.
Estendendo il tuo esempio su scala globale, se la razza umana, per assurdo, fosse nata e cresciuta senza occhi, il sole "non esisterebbe" su questo pianeta. Se arrivasse un visitatore da un altro pianeta e ci chiedesse di parlargli del sole, lo prenderemmo per matto, perchè
nella nostra realtà il sole non esisterebbe perchè non avremmo nessun riscontro sensoriale e di conseguenza nessuna possibilità di elaborare concetti e idee riguardo al sole.
Chiaro che questo è un esempio sciocco, ma dovrebbe far capire quello che intendo dire quando affermo che la nostra percezione determina
la nostra realtà che, in fondo, è tutto ciò su cui possiamo contare.
Riguardo Dio io la vedo in modo simile. La Sua esistenza nella nostra realtà è subordinata al nostro essere in grado di elaborare l'idea di Dio. Per questo dicevo che in un ipotetico universo vuoto, o comunque privo di esseri dall'intelligenza sviluppata, Dio non esisterebbe nella percezione di nessuno e quindi sarebbe "come se non esistesse". O meglio, esisterebbe ma sarebbe l'unico ad essere consapevole della sua esistenza.