Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Ok. Allora chiedi levprove storiche sui credenti? Basta andare in Vaticano e chiedi di visualizzare i nomi di tutti gli iscritti... ;)
chelaveritàtrionfi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Adesso sentiamo questa. Tu sei lo storico . Che mi sai dire a riguardo? Cosa è successo dopo gli apostoli? Come mai il vescovo di Roma si è preso la briga di coordinare tutti gli altri gruppi? Che effetto ha avuto l'imperatore romano in particolare Costantino?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Israel75
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Israel75 »

Allacciandomi alle frasi di Bloom, ritengo da storico e medio studioso (agnostico)di S.S. che la sue valutazioni in merito ai testi sacri siano autorevoli ci mancherebbe ma limitate a quella che definirei una visione "critica ad ogni costo", mi spiego meglio:

“Sono differenze così profonde che si può dire che le due opere non hanno praticamente nulla in comune. So che condividono un certo numero di testi, perché i cristiani se ne sono impadroniti. Tuttavia, si potrebbe dire che il definitivo trionfo romano di Costantino il Grande – Imperatore dell’Oriente ma anche dell’Occidente – stato quello di convertire tutto l’impero romano al cristianesimo cattolico Successivamente, il Tanach è stato fatto prigioniero e trascinato in campo. Ma sono libri completamente diversi”.

Ritenere le due opere siano storicamente agli antipodi è errato perchè il più antico frammento del vangelo di Marco è del 50dc. Sarebbe più opportuno a mio avviso parlare di scritti redatti all'interno dell'ebraismo conseguenti alla convinzione che Yeshua fosse il Cristo predetto.Nulla di più.


"inoltre, Bloom sostiene che l’idea di un messia che è allo stesso tempo Dio e muore sulla croce per redimere i peccati del mondo non può essere riconciliata con la dottrina della Bibbia ebraica. "

Non può esserlo nemmeno con quella di un Ebreo crede in Gesù , dato che il Rabbì di Nazareth mai si paragonò a DIO anzi affermò in maniera inequivocabile per esempio che solo il Padre nè gli angeli nè lui stesso sapevano quando sarebbe ritornato e più volte nei vangeli afferma di essere un "inviato" seppur speciale che obbedisce.L'accusa di farsi DIO era di chi lo voleva morto ed una diretta conseguenza messa nelle orecchie delle genti dopo i concili cattolici che 4-6 secoli dopo storpiarono il messaggio autentico inventandosi una caricatura del messia.


" E Jahvé non discende come una colomba sopra una vergine per farle procreare un figlio. Questa è un materiale che proviene dalle tradizioni greche e pagane, e che non ha nulla a che fare con il giudaismo tradizionale”.


Questa è una frase interessante , ma vergine e giovane spesso sono 2 parole che coincidono fin dalle antiche Scritture dato che le giovani promesse spose (fin da da bambine) dovevano preservarsi per il marito futuro e quindi rimanere vergini.

Rimanendo su un livello di pura critica storica e letteraria non si riesce a cogliere a mio avviso il messaggio scritturale, crederci o meno è un altro paio di maniche ci terrei a sottolinearlo, ma occorre tenere in considerazione quello spirituale. I testi del N.T. sono pregni di continui riferimenti alla Torah e ai comandamenti. Gesù , Paolo , Giovanni e tutti affermano o profetizzano con sempre in mente la Legge.
Gesù afferma che nemmeno un' apice sarebbe stato tolto da essa fino alla fine dei tempi (Mt cap 5:17-21), Giovanni che il peccato è la trasgressione della Legge (1G 3:4) - Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.-
Per capire il messaggio reale occorre capirne lo spirito con cui erano scritti, uno spirito di testimonianza e di fede e non di precetti e fardelli (spesso inutili) contrari perfino alla Torah stessa , come per l'esempio della circoncisione carnale che altro non è che frutto della fallace tradizione orale.
Bloom nella sua pur rispettabile visione ha un approccio forse simile a quello di Marx che colse sì lo sfruttamento delle masse più povere etc..e tante altre cose, ma tralasciò la parte spirituale. L'uomo non è solo materia, ma materia e spirito.Cioè un'anima vivente(Genesi cap 2:7).

Pace,e scusate la brevità , ma qualche considerazione mi sentivo di farla così a ruota libera per quello che ho potuto dedurre. :YMHUG:
Ultima modifica di Israel75 il domenica 20 agosto 2017, 15:11, modificato 1 volta in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Armageddon
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Matteo 5:

[14]Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, [15]né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. [16]Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

In 2000 anni il soggetto di tali opere e affermazioni..ovvero quel voi..chi è stato?
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Gianni
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Gianni »

Caro Armageddon, la Bibbia illumina la storia umana perché è Dio che guida la storia.
“[Dio] ha tratto da uno solo tutte le nazioni degli uomini perché abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione”. - At 17:26; cfr. Dt 32:8.

La Bibbia - che nel riferire i dati scientifici non intende fare della scienza, ma suscitare la fede in Dio - anche quando narra eventi storici, non intende trasformarsi in un manuale di storia, bensì suscitare la fede in Dio che dirige il corso dello sviluppo umano. Tuttavia, non si trasforma per questo in un libro antistorico, ma usa un metodo storiografico che segue canoni particolari.

Gli ebrei non coltivarono la storia per la storia, ma con la narrazione storica diedero un insegnamento morale e spirituale e suscitarono la fede in Dio, che solo può dare salvezza, non solo a Israele ma anche a tutti gli uomini. Con molta acutezza perciò gli scrittori storici delle Scritture Ebraiche sono chiamati dagli ebrei "profeti anteriori".

Gli ebrei amano attribuire direttamente a Dio ciò che viene operato da cause seconde. In ciò non sbagliano, perché anche in questa loro azione è pur sempre Dio che indirettamente guida con le sue leggi l'umanità verso il perfezionamento e la salvezza. Perciò “il popolo israelitico fu il primo in Oriente che, molto prima dei greci, ebbe il concetto di storia, che non compose solo annali e cronache, ma che scrisse della vera storia”. - J. Elbogen, Historiographie, in E.Y., VIII, 1931, pag. 107; cfr. A.C. Dentain, The Idea of History in the Ancient Near East, New Haven, 1955.
chelaveritàtrionfi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Amag vedo che non ti sei ancora informato perchè evidentemente non ti interessa. Fai domande allo scopo di mettere in discussione ogni cosa.
Dopo gli apostoli (Paolo lo scrive pure) sarebbe giunta l'apostasia. Molti misero per iscritto la testimonianza di coloro che ne furono i testimoni oculari (Luca 1) oltre le lettere di Paolo che giravano. Iniziarono a formarsi le prime comunità. Finchè gli apostoli erano in vita cercarono di tenere lontane vane filosofie ma alla loro morte questo non fu impedito. Se ti documenti bene troverai degli scritti che narrano di scontri ideologici tra le varie chiese. Per esempio tra la chiesa di Antiochia e quella di Alessandria. Il concetto di trinità era per esempio completamente estraneo alla scrittura. Si cominciò a parlare inizialmente di Trias. Nel mondo pagano molto spesso le divinità adorate erano 3. Se ti documenti ancora troverai scritto che si cercò di mettere nelle mani della chiesa di Roma il potere di gestire tutte le altre comunità. Troverai anche periodi in cui non si sa cosa succede. Ad un certo punto il potere venne consolidato completamente nelle mani di Roma soprattutto con l'imperatore Costantino. Chi sono i discendenti come dici dei seguaci di Yeshùa subito dopo di lui? se ne parla abbastanza . Leggi per esempio i documenti che narrano dell'incendio di ROma. Coloro che vennero chiamati "cristiani" ad Antiochia non sappiamo chi siano , ma sappiamo che questo nome divenne comune tra i seguaci di Yeshùa . La religione cattolica nacque qualche centinaio di anni dopo gli apostoli quindi i seguaci non cattolici erano tutti quelli che formavano le comunità di allora. é ovvio che il cattolico ti parlerà di successione (non esiste successione apostolica) ma fu dopo che la chiesa di ROma prese il potere che si può iniziare a parlare di chiesa cattolica romana.

Per quanto riguarda i versetti di Matteo che citi, credo sia un errore associare sempre le parole che Yeshùa dice a tutti i credenti. Alcune valevano solo per gli apostoli.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

Bravo Naza. :YMAPPLAUSE:
Armageddon
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Armageddon »

Chelaveritàtrionfi grazie della risposta..ma rimango nel mio"mettere in discussione ogni cosa" volentieri!
Puoi dire ciò che vuoi ma la gente conosce sto Gesù grazie alla romana chiesa...e a me sinceramente che sia pagana o meno poco importa!
Problemi per chi ci crede :YMPEACE:

Saluti
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Israel75
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da Israel75 »

E gli scritti del N.T. ci pervennero anche grazie al siriano Luca , che era di origine pagana, ma che importa?
Ultima modifica di Israel75 il lunedì 21 agosto 2017, 20:42, modificato 1 volta in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica

Messaggio da bgaluppi »

No, Armagheddon. Yeshùa lo si conosce grazie agli apostoli, i suoi "inviati" (apòstolos significa inviato). Non grazie alla chiesa romana. Senza di loro, nessuno ne avrebbe neppure sentito parlare, perché il suo nome fu cancellato. La chiesa, poi, ha solo storpiato il suo nome.
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