
Vedo che persisti a spiegarmi il calcolo delle 72 ore, ma il punto non è questo. Perchè nell'intera illustrazione di Giona solo le 72 ore devo intenderle alla lettera? E poi, come ti ho già detto, se il segno consiste più nella durata della morte e non nella morte e resurrezione, perchè Luca evita di menzionare questo particolare importante? Se è fondamentale la durata della morte di Yeshùa, Luca non doveva assolutamente trascurarlo. Vedo la stessa convinzione di quando i tdg dalla sola Scrittura di Mt 24:45, che parla dello schiavo fedele e discreto, voglio a tutti i costi applicarlo al loro corpo direttivo che dispensa cibo spirituale, mentre la parabola si applica ad ogni credente e non al loro presunto corpo direttivo.

Dici che non sta scritto da nessuna parte che sia stato risuscitato di domenica, seppure notte?
E perchè di sabato lo troviamo scritto?
M'inviti a parlare alla luce delle Scritture, ma vedo che neanche tu puoi sostenere alla luece delle Scritture ciò che dici, perchè non stiamo parlando se c'è scritto se il credente deve o non deve rubare.

Tu dici: La tua obiezione che per preparare gli aromi ci siano voluti addirittura 24 ore è fuori luogo. Intanto, la Scrittura dice che li prepararono tra un sabato (quello pasquale) e l’altro (quello settimanale). Quanto tempo ci misero? Non poco, perché quando finirono dovettero fermarsi per rispettare il riposo sabatico. – Lc 23:56.
Strano che ci voleva tutto questo tempo solo per gli aromi quando tutto il procedimento della sepoltura che consisteva nel, lavare il corpo, cospargerlo di aromi, bendarlo e avvolto nel lenzuolo. Tutto questo veniva fatto in poche ore subito dopo morto. Per esempio, quando Anania morì, “ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono”. Ora nota il tempo impiegato per seppellire Anania: "Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò ..... Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te" (Atti 5:6-9). Solo tre ore per tutta la procedura funebre, mentre tu sostieni che le donne solo per i preparativi degli aromi hanno impiegato un giorno intero. Penso che in fondo anche tu trovi esagerazione in questo, ma se a te sta bene credere così per me va benissimo.

Concludi dicendo:
È quindi il caso di rivedere completamente la tradizione fasulla del venerdì-domenica e di rivederla alla luce della Sacra Scrittura.
Prima di tutto voglio chiarire che se accetto l'idea di venerdì-domenica, non è per la tradizione, ma perchè la vedo più convincente. E poi, sai benissimo che ognuno di noi prede spunto sempre da qualcun per imparare. Per esempio, prediamo te, dubito che tu sia arrivato da solo alla conclusione delle 72 ore, quando sappiamo benissimo che "la chiesa di unita", che a promosso questa veduta, ha le sue origini negli anni 30 e non credo tu eri nato e anche se lo eri non credo che a un' età così tenera eri già in grado di fare studio del genere.

Tu sei convinto che il tuo calcolo è fatto alla luce delle Scritture, ed io proprio con le Scritture voglio scoprirlo.
I due discepoli sulla via di Emmaus parlando di Yeshùa dissero: “I capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno fatto condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto ciò, ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose” (Luca 24:20,21).
Continuando a leggere i versi 22 e 23 i due discepoli dicono che in questo terzo giorno: "certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon'ora al sepolcro, non hanno trovato il suo corpo".
Ora, nota in che giorni in cui le donne si recarono alla tomba di Yeshùa e i due discepoli stavano facendo questo discorso:
"Ma il primo giorno della settimana, la mattina prestissimo, esse si recarono al sepolcro" (Lc 24:19).
Come puoi vedere è proprio di domenica che avvenne e questo è confermato dalle loro stesse parole: "ecco il terzo giorno da quando sono accadute queste cose". E dalle donne che si recano alla tomba: "certe donne tra di noi ci hanno fatto stupire; andate la mattina di buon'ora al sepolcro".
Ora che ci siamo accertati di questo, proviamo ad andare a ritroso e vediamo se Yeshùa è morto di mercoledì. Contando secondo la mentalità ebraica abbiamo abbiamo:
1° giorno domenica,
2° giorno sabato,
3° giorno venerdì che è la parasceve di cui parla Giovanni chiarita da Marco come vigilia del sabato.
Vuoi contestare che non sono tre giorni completi di 72 ore? Ok, allora facciamo il calcolo di tre giorni di 24 ore. Puoi scegliere l'ora a tuo piacimento tanto l'avvenimento non cambia:
da domenica a sabato 1° giorno
da sabato a venerdì 2° giorno
venerdì a giovedì 3° giorno.
Come vedi anche calcolando con 72 ore lo stesso non si arriva a mercoledì, ma al giovedì, che tu dice essere il 15 nissan. E sai benissimo che Yeshùa era già morto e per di più non poteva morire il 15 che era un giorni di festa.
Sarebbe il colmo negare che la mia spiegazione non è stata fatta alla luce delle Scritture. Io, viceversa, preferisco dire che la tua spiegazione, nonostante sia fatta alla luce delle Scritture, non mi convince e quindi preferisco quella tradizionale che la trovo più convincente.

Ora nota una mia ulteriore osservazione.
Sintetizzo ciò che è detto in Levitico 23 5-11.
Il quattordici del primo mese sull'imbrunire è la pasqua,
il quindicesimo sono gli azzimi,
poi, al sacerdote, si doveva dare un fascio di spighe, come primizia del raccolto e il sacerdote doveva agitare questo fascio di primizie avanti a Dio.
Quando doveva essere agitata questa primizia? La Scrittura ci dice: "L'agiterà il giorno dopo il sabato". Quindi, alla luce delle Scritture, abbiamo la conferma che il fascio doveva essere agitato nel giorno di domenica.
Ora, da Levito, spostiamoci nelle Scritture Greche e da li scopriamo che Yeshùa, in Giovanni, viene identificato come figura d'agnello dato in sacrifici.
Paolo chiama il Cristo la nostra pasqua.
E, nella risurrezione, sempre Paolo, lo identifica primizia del raccolto o vero primizia della risurrezione: “Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti” (1Cor.15:20,23).
Personalmente ci vedo dei giorni esatti per quest' adempimento e sono: 14, 15 e 16 del mese di nissan.
Yeshùa muore il venerdì nel quattordicesimo giorno del mese di nissan come nostra pasqua.
Segue il sabato che è il quindicesimo ed è il primo giorno degli azzimi.
Il giorno dopo, il sedicesimo, è domenica e, Yeshùa, per mezzo della risurrezione, diventato primizia, l’offerta delle primizie che il sacerdote agitava davanti a Dio.
Questa offerta di primizia, abbiamo già visto che veniva fatta di domenica e Yeshùa è diventato la primizia proprio nel giorno di domenica. Quindi è di domenica che Yeshùa risuscita per diventare primizia e poter adempiendo le Scritture: “risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture” (1Cor.15:3,4).
Se anche questa volta mi dici che tutto questo non è stato fatto alla luce delle Scritture allora significa che mi trovo in uno stato di completa cecità.
