Traduzione Atti 15:28
Traduzione Atti 15:28
Carissimi Tutti! Vorrei chiedere se la traduzione reinterpretata da me medesimo in Atti 15:28 possa essere giusta! Eventualmente grazie per la segnalazione degli errori!
εδοξεν (determina) γαρ(infatti) τω(lo) πνευματι(Spirito) τω(del) αγιω(Santo) και(anche) ημιν(a noi) μηδεν(nulla) πλεον(più) επιτιθεσθαι(essere aggiunto) υμινG(voi) βαρος(peso) πλην(tranne) τουτων(queste) των(le) επαναγκες(necessarie)
Grazie ancora.......
εδοξεν (determina) γαρ(infatti) τω(lo) πνευματι(Spirito) τω(del) αγιω(Santo) και(anche) ημιν(a noi) μηδεν(nulla) πλεον(più) επιτιθεσθαι(essere aggiunto) υμινG(voi) βαρος(peso) πλην(tranne) τουτων(queste) των(le) επαναγκες(necessarie)
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Re: Traduzione Atti 15:28
εδοξεν Se vedi Thayer troverai significati come ESSERE DI PARERE o DECIDERE.Antonino ha scritto:Carissimi Tutti! Vorrei chiedere se la traduzione reinterpretata da me medesimo in Atti 15:28 possa essere giusta! Eventualmente grazie per la segnalazione degli errori!
εδοξεν (determina) γαρ(infatti) τω(lo) πνευματι(Spirito) τω(del) αγιω(Santo) και(anche) ημιν(a noi) μηδεν(nulla) πλεον(più) επιτιθεσθαι(essere aggiunto) υμινG(voi) βαρος(peso) πλην(tranne) τουτων(queste) των(le) επαναγκες(necessarie)
Grazie ancora.......
Letteralmente è: è parso bene infatti allo Spirito Santo e a noi nulla essere aggiunto peso all'infuori di queste cose necessaria
Il punto è come fa una cosa impersonale a parergli bene?
Re: Traduzione Atti 15:28
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Ultima modifica di Michele il giovedì 29 maggio 2014, 22:42, modificato 1 volta in totale.
Re: Traduzione Atti 15:28
Non è insolito che nelle Scritture una cosa venga personificata. La sapienza è personificata nel libro di Proverbi (1:20-33; 8:1-36), e anche in Matteo 11:19 e Luca 7:35, dove le sono attribuiti sia “opere” che “figli”. L’apostolo Paolo personifica il peccato e la morte e anche la grazia dicendo che ‘regnano’. (Ro 5:14, 17, 21; 6:12) Dice che il peccato ‘prende occasione’, ‘produce concupiscenza’, ‘seduce’ e ‘uccide’. (Ro 7:8-11) Eppure è ovvio che Paolo non considerava il peccato una persona. Mentre alcuni versi dice che è lo spirito che parla, in altri versi fa capire che ciò avveniva mediate angeli o uomini (Atti 4:24,25; 28:25; Matteo 10:19,20; confronta Atti 20:23 con 21:10,11) Ancora, in 1 Giovanni 5:6-8 è detto che non solo lo spirito, ma anche l'acqua e il sangue rendono testimonianza.ארמאנדו אלבנו ha scritto:Antonino ha scritto:
Il punto è come fa una cosa impersonale a parergli bene?
L'enigma è sciolto anche quando allo spirito gli è apparso bene. :mrgreen:
Re: Traduzione Atti 15:28
Non pensare che sia così semplice Enigma! Armando è un tipo che ha delle idee abbastanza ferme! Anche davanti all'evidenza persiste! :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Traduzione Atti 15:28
Ciao, Antonino. La tua traduzione è buona, correggendo però alcune cose:
εδοξεν: non “determina” ma “è parso bene”; si tratta di un aoristo indicativo;
τω: non “lo” ma “allo”; si tratta di un dativo;
πνευματι: non “spirito” ma “allo spirito”; si tratta di un dativo;
τω: non “del” ma “allo”; si tratta di un dativo;
και: meglio “e” di “anche”;
υμιν: “a voi” e non “voi”; si tratta di un dativo.
εδοξεν: non “determina” ma “è parso bene”; si tratta di un aoristo indicativo;
τω: non “lo” ma “allo”; si tratta di un dativo;
πνευματι: non “spirito” ma “allo spirito”; si tratta di un dativo;
τω: non “del” ma “allo”; si tratta di un dativo;
και: meglio “e” di “anche”;
υμιν: “a voi” e non “voi”; si tratta di un dativo.
Re: Traduzione Atti 15:28
Ok! Grazie Gianni!....
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Re: Traduzione Atti 15:28
Gianni. La bibbia usa spesso personificare cose impersonali come ad esempio il peccato. Tuttavia ''è parso bene'' si addice ad una personificazione?Gianni ha scritto:Ciao, Antonino. La tua traduzione è buona, correggendo però alcune cose:
εδοξεν: non “determina” ma “è parso bene”; si tratta di un aoristo indicativo;
τω: non “lo” ma “allo”; si tratta di un dativo;
πνευματι: non “spirito” ma “allo spirito”; si tratta di un dativo;
τω: non “del” ma “allo”; si tratta di un dativo;
και: meglio “e” di “anche”;
υμιν: “a voi” e non “voi”; si tratta di un dativo.
E poi sia nel nuovo testamento che nel Tanach è detto che lo Spirito Santo si contrista. Qui si parla di un sentimento: il contristarsi. Anche qui è ''personificazione''?
Inoltre in 2 COR 13,13 è detto: La grazia del Signore Gesù Cristo e L'AMORE DI Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. In ROMANI 15,30 è detto: Ora, fratelli, vi esorto, per il Signore nostro Gesù Cristo e per L'AMORE DELLO Spirito, a combattere con me nelle preghiere che rivolgete a Dio in mio favore,
Quindi lo Spirito Santa ama? e se ama non è una persona? Oppure anche qui è ''personificazione''?
Altra cosa è LA VOLONTA'. Lo S.Santo distribuisce doni spirituali COME VUOLE (1 COR 12,11). Anche qui è ''personificazione''?
Per ora mi fermo a queste cose. Saluti.
- Gianni
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Re: Traduzione Atti 15:28
Caro Armando Albano, come abbiamo detto più volte, gli ebrei biblici rifuggivano dalle astrazioni perché erano molto concreti. Anche le qualità, che sono astratte, venivano quindi rese concrete attraverso personificazioni.
Lo spirito santo di Dio, che è la sua forza attiva, viene pure descritto in termini concreti: parla, si rattrista, agisce. Il fatto che lo spirito sia personificato non comporta affatto che abbia identità personale. Non più del peccato, della morte e della grazia divina, di cui è detto che regnano. - Rm 5:14,17,21;6:12.
Lo spirito santo di Dio, che è la sua forza attiva, viene pure descritto in termini concreti: parla, si rattrista, agisce. Il fatto che lo spirito sia personificato non comporta affatto che abbia identità personale. Non più del peccato, della morte e della grazia divina, di cui è detto che regnano. - Rm 5:14,17,21;6:12.
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Re: Traduzione Atti 15:28
Anche volontà e sentimento?Gianni ha scritto:Caro Armando Albano, come abbiamo detto più volte, gli ebrei biblici rifuggivano dalle astrazioni perché erano molto concreti. Anche le qualità, che sono astratte, venivano quindi rese concrete attraverso personificazioni.
Lo spirito santo di Dio, che è la sua forza attiva, viene pure descritto in termini concreti: parla, si rattrista, agisce. Il fatto che lo spirito sia personificato non comporta affatto che abbia identità personale. Non più del peccato, della morte e della grazia divina, di cui è detto che regnano. - Rm 5:14,17,21;6:12.