Confidenziale

[Giorgia]

Beh, ora vi dico cosa è venuto in mente a me...

Io ci ho visto la mia storia... e qualche volta pure il presente.

Io nei panni del negoziante. Dio nei panni del mendicante.

Quando ancora non mi ero convertita, pur dicendo di non credere in Dio, mi arrabbiavo con Lui quando le cose andavano male. Lo incolpavo delle "sfortune" della mia vita. Poi qualcosa cambiò... un giorno molto molto triste, mi trovai a guardare fuori dal mio negozio e rimasi delusa che non c'era più nessuno... ho dovuto cercare tanto... ringraziando il Cielo, nel mio caso Dio c'era ancora, non era "scappato" e non era morto... quando finalmente Dio mi si rivelò, gli occhi mi si aprirono e vidi, come vede il negoziante nei video, che tutte le cose che erano successe erano servite a creare la MIA strada con Dio... Quando io ancora non potevo vederlo, lui aveva tenuto lontano il male, aveva lottato per me... aveva mandato Suo figlio a morire per me...
Prima era lì davanti al mio negozio perché io non capivo... non avevo protezione, ma Lui mi aveva già scelto. E non si è allontanato quando l'ho "preso a calci".
Ora ho la telecamera puntata su di me. C'è sempre Lui a proteggermi, ma ora io lo so.

Credo che ancora oggi qualche volta Dio "viene a dormire" davanti al mio negozio... qualche volta, ancora oggi, sono cosciente di tirargli una secchiata di acqua gelida... sono le volte che la mia fiducia vacilla...

Così ogni tanto credo di aver bisogno di guardarmi il video, per ricordarmi quello che ha già fatto per avere me... e torno serena. Lui è lì. Tiene d'occhio il mio negozio con la sua telecamera, così se si accorge che ho bisogno di aiuto, manda la polizia, e mi ripiglia.

Ecco... io ci ho visto tutto questo... forse sono un po' matta. Ma non sono riuscita a vedere altro che la mia storia con Dio...

[Gianni]

Interessante, Michele. Interessante anche la tua lettura del deleritto come nostra coscienza.

[Michele]

Giorgia, la tua riflessione era anche la mia, ma mi sapeva un po' "duro", l'accostamento o il paragone con Dio. Però, devo dire in tutta sincerità, che la stavo quasi scrivendo. Forse diversamente dalla tua, dato che ognuno ha la sua storia.

[Gianni]

Giorgia, la tua lettura del video è ... come dire? Sublime.

[Michele]

Dato che hai apprezzato, caro Gianni, allora cercherò di esprimere cosa sarebbe per me l'analogia con Dio.
Una duplice versione, la prima è quella che vale per tutti (secondo il mio punto di vista) e la seconda è quella personale.
L'uomo per terra, sarei tentato di paragonarlo a Dio, ma non ci siamo.
Dio vede tutto, e in questo caso è più vicino alla telecamera, ma fare questa analogia, mi sembra davvero dissacratorio, diaciamo che Dio è colui che vede ogni cosa. Così va meglio. Allo stesso modo, Dio, è anche colui che ci protegge, in un modo speciale (e qui si ricollega la mia storia), in un modo che forse non è quello cui noi siamo abituati a sentire. Cioè, Dio ci ama e il suo amore permette che a noi accadano certe cose, anche spiacevoli a volte, ma tutte hanno un fine. Qui mi fermo, faccio una pausa...

[Giorgia]

Grazie Gianni.
Michele, capisco cosa vuoi dire. Inizialmente anche per me poteva sembrare duro... ma prova a vederla così:
Noi credenti ogni giorno abbiamo a che fare con persone non credenti che considerano i credenti alla stregua di "creduloni ignoranti" che ci appigliamo alle fantasie per lavarci le mani del presente (questa me la sono sentita dire la scorsa settimana).
Quella del poveretto è l'immagine che molti persone hanno di Dio: qualcuno di fastidioso e invisibile.

Ma poi qualcuno, come noi, viene scelto, e allora non vede più il poveretto, e riesce perfino ad intravedere la maestosità di Dio... poi però, essendo umani, crolliamo e allora magari, anche solo di sfuggita, ma rivediamo il poveretto, lo trattiamo male...

In fondo, quello che vediamo noi non è la realtà, ma solo la nostra percezione della realtà!

[Michele]

Giorgia, è anche il mio pensiero.
Mi è capitato, ed è proprio così. Scorgere il volto di Dio, nell'espressione di un nostro fratello malandato, è un dono. E questo dono va esercitato. Con il passar del tempo, non si scorge più il volto di Dio, che risiede dentro un fratello, ma qualcuno che importuna il prossimo, ora con un oggetto ora con l'altro. Però, devo dire, che in almeno due situazioni, in me è scattato il riconoscimento di uno sguardo. Bestemmierei se dicessi che "ho parlato con Dio", ma l'impressione è stata quella. E la cosa strana è che quelle persone non l'ho riveste mai più, vedo altri volti, ma non loro.
Il rovescio della medaglia è che Dio è nel volto di ciascun uomo, forse a noi fanno più "caso", le persone sofferenti, ma Dio è in tutti i suoi figli.

[Michele]

Oxigen, come tu dici, Dio è una fonte di energia universale, io aggiungo: Dio è la fonte d'energia universale, non "una" fonte.
Ma essenzialmente Dio è "uno Spirito universale".
Egli è anche il supercontrollore della materia, della mente e dello spirito.

[stella]

WOWWW ... non credo ai miei occhi ..

e' un piacere vedervi tutti ....

grazie a tutti voi maggiormente a GIORGIA che ha risposto all'invito a condividere se cosi possiamo dire ''emozioni,'' coinvolgendovi un po tutii...

IO oggi ho trascorso una serena giornata....mi sono recata in una sukkah allestita da un giudeo ,affinche chiunque possa recarsi e commemorare ricordare e ringraziare ADONAI .. mi e' stato spiegato ( anche se gia' in parte conoscevo )) il significato ,ma ancor piu' la gioia di questa festa ...si era freddo nella mattinata 4 gradi ,ma e' stata una gioia ...non riesco a inserire le foto ... ma davvero molto ben architettata ...uno scenario bellissimo ...benedizioni a tutti noi ,gioiamo nel SIGNORE anche noi cristiani siamo stati tirati ''fuori dall'eggitto'' ...

[stella]

vedo se ci riesco ....