il libro dell' APOCALISSE

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Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Gianni »

Grazie, Daniela.
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

A ridisegnare completamente la vicenda e il suo contesto è l’archeologo israeliano Nachman Ben -Yehuda, professore all’Università ebraica di Gerusalemme, che restituisce una versione più “realistica” dei fatti. «Non c’è alcun eroismo», dice, «perché quanto emerge è la storia di una fatale e discutibile rivolta, di un grande fallimento e della distruzione del Secondo Tempio e di Gerusalemme, ma soprattutto di massacri di ebrei su larga scala, di differenti fazioni di ebrei che combattevano e si ammazzavano a vicenda, di suicidi collettivi (un atto non visto con favore dalla fede ebraica) perpetrati da un gruppo di terroristi e assassini il cui “spirito combattivo” può essere stato incerto».

Così non ne esce un bel ricordo. Sarebbe stato meglio ricordarceli come "eroi".

Roma era considerata dagli apostoli e dai primi seguaci di Cristo (le sette chiese) un nemico di Dio?
Questa è la domanda cara Daniela.
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Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Gianni »

Roma si meritò la pessima reputazione che ebbe presso i giudei e i discepoli di Yeshùa.

Priscilla e suo marito Aquila, ne sono un esempio: essi furono espulsi da Roma in seguito al decreto contro i giudei emanato dall’imperatore Claudio nell’anno 49/50. - At 18:1,2.

I discepoli romani di Yeshùa subirono a Roma grande persecuzione, soprattutto durante i regni di Nerone e Domiziano (primo secolo). Il motivo della persecuzione fu la loro irremovibile presa di posizione nel rendere a Dio le cose di Dio, invece che a Cesare. — Mr 12:17.
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Giulio Cesare era noto essere grande amico degli ebrei, e questi furono tra i primi a deprecare il suo assassinio. Fonte Wikipedia.

Claudio restituì agli ebrei, nelle provincie, i titoli loro tolti da Caligola; li espulse però da Roma. Fonte Enc. Treccani.

Nonostante il loro disprezzo, i romani riconoscevano e rispettavano l'antichità della loro religione e la fama del loro Tempio a Gerusalemme. Fonte Wikipedia.

Caro Gianni in 200 anni circa di dominio, certamente ci sono stati periodi di rispetto alternati a periodi di conflitto.
Questa è la vicenda storica.
Quello che ricerco, per interpretare Ap, è l'effettivo ruolo che Roma aveva veramente nel messaggio del Vangelo.
Il muro, il pericolo, l'ostacolo, della divulgazione del messaggio di Cristo era Roma o qualcos'altro?
Tu parli giustamente delle persecuzioni romane contro i cristiani, vero ci furono, ma nel messaggio del Vangelo, che è quello che conta, chi erano i persecutori dei seguaci di Cristo?
Gv 15,20: Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.
Giovanni nel suo vangelo, che tra l'altro è l'autore di Ap, indica come persecutori "coloro che non hanno osservato la mia parola".
Caro Gianni voglio indagare per capire meglio la questione. Tutto qui. Nessun secondo fine.
E lo devo fare spezzando i luoghi comuni. Prendendo sentieri nuovi e nascosti.
Con molta probabilità hai ragione tu. Vedremo.
Ultima modifica di marco il mercoledì 2 settembre 2015, 13:20, modificato 1 volta in totale.
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Maryam Bat Hagar
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

marco ha scritto: Non di certo per l'infelice sorte dei Giudei. Che oltre tutto si suicidarono. I romani non passarono al fil di spada nessuno, in quell'occasione.
io stavo confutando questa tua inesattezza prima.
tu l'hai scritto
marco ha scritto: Così non ne esce un bel ricordo. Sarebbe stato meglio ricordarceli come "eroi".
o sono i romani ad essere innocenti x via del suicidio collettivo(versione smentita) o sono gli ebrei di Masada(non solo ribelli ma anche civili, anziani, donne e bambini) che non sono lasciano un bel ricordo di sé stessi perché sono stati trucidati invece che suicidarsi?
ma dire semplicemente che i romani hanno attuato un massacro come giustamente fa notare Gianni è un utopia?
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza

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Israel75
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Israel75 »

Scusa Marco ma trovo il tuo modo di ragionare da un punto di vista storico assai "leggero".
Continui a far girare il disco che i Romani dovrebbero sentirsi "a posto" per aver fatto quel che hanno fatto.Tu rendi conto di quel che dici? Giustificare i Romani è come in sostanza giustificare le stragi naziste.Regimi i quali attinsero a piene mani dal mito di Roma imperiale come ti scrissi in altri post.
Poi dovresti essere un minimo onesto con tè stesso: Il suicidio di massa è pura invenzione , la verità è che ci fù un assedio (nei quali i Romani erano specialisti, dei veri maestri) e come ad Alesia in Gallia o massacrarono o presero per fame , o tutte e due. Non è nemmeno da escludere che qualche zelota o qualche civile piuttosto che farsi prendere "vivo" preferisse darsi la morte. Dunque? Anche se fosse?
Il fatto che potesse succedere rende i Romani (degli occupanti e sfruttatori) meno responsabili?
Insomma ho l'impressione che tu abbia già idee preconcette.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Il preconcetto in testa non sono io quello che ce l'ha.
Ma lo capite che non tifo ne per i Romani e ne per i Giudei?
Analizzo solo il fatto storico.
Qual è il fatto storico?
Quando un popolo assoggettato e incapace di competere, militarmente parlando, si ribella al suo dominatore, la ritorsione è inevitabile, con tutte le sue conseguenze.
Ascoltate bene, aprite le orecchie, questa pratica viene applicata da che mondo è mondo.
E' una regola che ogni uomo dovrebbe aver compreso.
Ora ditemi voi chi è più colpevole della morte dei bambini e delle donne di Masada, i Romani che hanno semplicemente applicato una regola (matematica) o piùttosto i ribelli che, senza speranza, hanno trascinato i familiari in quel massacro?
Rispondetemi, però, non avendo in testa Pinocchio o favole di mondi incantati, ma la realtà di questo mondo.
Non dovete scrivermi che i Romani non dovevano farlo, sono stati crudeli, senza cuore, ecc.
Vi ripeto hanno applicato una regola di questo mondo.
Non hanno fatto nient'altro che eseguire l'unica cosa da fare.
Vi ricordo che questa regola è stata la regola anche per gli ebrei. Giosuè ne è un esempio.
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Ora andiamo alla domanda: Roma era vista da Yeshùa e dagli apostoli come nemica di Dio?
marco
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Re: il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da marco »

Gianni ha scritto:Roma si meritò la pessima reputazione che ebbe presso i giudei e i discepoli di Yeshùa.

I discepoli romani di Yeshùa subirono a Roma grande persecuzione, soprattutto durante i regni di Nerone e Domiziano (primo secolo). Il motivo della persecuzione fu la loro irremovibile presa di posizione nel rendere a Dio le cose di Dio, invece che a Cesare. — Mr 12:17.
Intendi questo caro Gianni: fiscus iudaicus?
Era una tassa che gli ebrei dovevano pagare al tempio del supremo dio romano Giove Capitolino dopo la distruzione del loro tempio nel 70 d.c.
Questa tassa odiosa, dal punto di vista religioso, lo era anche per gli ebrei seguaci di Cristo?
Io penso di no.
Perché un cristiano è consapevole che il Tempio, dove risiede il sacrificio perfetto, non è costruito da mani di uomo.
Dio non ci chiede tributi per il tempio.
Rendiamo a Dio le cose di Dio.
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Maryam Bat Hagar
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il libro dell' APOCALISSE

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

con il tuo metro di giudizio possiamo benissimo giustificare i nazisti che per punire i partigiani ribelli massacravano anche le loro famiglie o qualsiasi individuo sospettato di essere colluso con loro

e quindi i veri colpevoli sono i partigiani ,ovvero gli oppressi, che hanno "trascinato" le loro famiglie al massacro contro l'oppressore?i nazisti hanno solo fatto ciò che era nell'ordine naturale delle cose. tutta questa torsione mentale per non ammettere che 7.000 romani sono rei di aver massacrato senza pietà 950 persone ,civili e ribelli indistintamente? e poi giustificare il tutto dicendo che gli ebrei hanno fatto altrettanto nelle guerre trascorse?non comprendo la logica


quindi da un lato gli ebrei ed i gentili credenti in Cristo si facevano trucidare per il rifiuto di adorare l'imperatore
dall'altro gli ebrei credenti in Cristo pagavano senza problemi una tassa di sottomissione al dio giove perché tanto il Tempio era "cosa passata"?
Gianni,tu che ne pensi?
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