Grazie Gialandra. Credo che "rinunciare a se stessi" significhi rinunciare ai piaceri materiali della vita, alla "self-realization" (come la chiamano gli americani), all'essere "qualcuno" nella societa', allo status symbol del denaro, al culto dell'immagine che proiettiamo sugli altri, alla carriera come primo obbiettivo. Il mondo e' tutto questo, mentre il Padre e' esattamente l'opposto, come sai. Beati gli umili, i poveri di spirito (semplici), i perseguitati. Per questo Cristo dice che chi ama la propria vita (le cose materiali della vita terrena) la perdera' e chi la rifiuta la trovera'.
Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. Gv 12:25
E' invece importante conoscere il proprio io, cioe' noi stessi, e profondamente, onde vedere ed accettare tutto cio' che in noi e' corrotto, sporco, violento, e poter ripulirci da questa immondizia attraverso Yeshua e con l'aiuto del santo spirito del Padre.
È quello che esce dall'uomo che contamina l'uomo; perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l'uomo. Mc 7:20-23