religiosi indottrinati.

Janira
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Re: religiosi indottrinati.

Messaggio da Janira »

Grazie Gianni, farò ricerche a riguardo :YMHUG:
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Gianni
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Re: religiosi indottrinati.

Messaggio da Gianni »

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noiman
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Re: religiosi indottrinati.

Messaggio da noiman »

Gualtiero, ciao ;)
Non posso negare che il tuo modo di interpretare e commentare le scritture è veramente particolare, un misto tra annotazioni linguistiche e precisazioni sul significato testuale e una avversione a quelli che definisci religiosi, secondo te a quale categoria appartengo?

E si! Perche questa cartella ha proprio il titolo “Religiosi indottrinati”, è come non trovare farina in un panificio, lo sappiamo entrambi che qui abbondano i religiosi, ed è giusto che sia così, ma trovo limitativo definire che tutti i religiosi sono indottrinati e poi spiegherò anche perché.

Innegabile che alcuni sono qui per fare predicazione, altri più offensivi e aggressivi sono stati bannati, qualcuno lo sopportiamo e facciamo finta di non vedere lo spezzatino del testo biblico con la solita ricerca spasmodica di conferme utili per la sua costruzione teologia ( parola migliore …non so trovarla) e poi le manipolazioni al testo con improbabili collegamenti che servono per dimostrare che ha ragione e gli altri torto.

Torniamo a te, ho apprezzato i tuoi inteventi su temi importanti come nèfesh, il Da’at con articolo o meno? Poi sulla contestata iscrizione che sarebbe apparsa sulla croce, il Logos e molte altre, tutte connesse con la Scrittura, gira e rigira quanto vuoi si pesca sempre in quell’opera letteraria che è chiamata Bibbia ,un testo scritto oltre due millenni fa e anche rimaneggiato a dovere dove le contraddizioni testuali spuntano come i funghi, scrivevi nell’agosto del 2023:
“Io ritengo che le scritture, sia ebraiche che greche, siano futuristiche. Non nel senso che prevedono il futuro, Ma che solo oggi, è meglio ancora domani, si può capire il vero messaggio. Come un frutto che se non matura non se ne apprezza il vero gusto.”

Mi piacerebbe che tu approfondisca questa definizione.

Quindi siamo qui a cercare di capire il vero gusto che in ebraico è il “ta’am” letteralmente il sapore e non importa se sia di origine divina o umana, il”sapore” si disperde nelle traduzioni e nelle conseguenti interpretazioni deviate dalla religione, insieme costituiscono dei mostruosi ciondoli che sfiancano i significati originali, caro Gualtiero (so! Che non ti piace il caro, ma prendilo come un atto di affetto e non di malizia), abbiamo a che fare con un libro che di fatto è un racconto religioso, una cronaca scritta da da agiografi diversi che hanno descritto un rapporto sofferto di un popolo con sua la divinità , all’interno di questi racconti ci sono le cronache e lo scorrere del tempo, poi un bel po' di vicende umane vissute in quelle sperdute regioni, un pizzico di geografia, un po’ di morale e tante regolette sul da farsi per cercare di mantenere una certa pace sociale, a differenza di un testo di fisica che può essere stato scritto da chiunque, ateo, gnostico ecc. la Bibbia è un testo scritto da chi credeva in Dio, è comprensibile che se legge un credente veda cose differenti da quelle di un ateo, un buddista credente in Budda la può affrontare esattamente come un ateo.

Si può affrontare la Bibbia esattamente come qualunque libro o trattato, facendogli prima una radiografia poi una Tac e infine una visita anamnestica , esattamente come potresti fare con il “Capitale di Karl Marx.

Detto questo riprendo da quanto è il tuo ragionamento:
Con il presupposto che in questa “Casa di Studio” abbiamo una alta percentuale di frequentatori che sono credenti magari in confusione, ma che ritengono la Bibbia un testo dato direttamente da D-o o anche solo “ispirato”, tra virgolette perché il termine “ispirato” in questo contesto non va interpretato come Dio suggeritore in uomini speciali, ma piuttosto come uomini speciali con una grande bisogno di comprendere come vanno i cieli e sapere se interessiamo a qualcuno di là, qualcuno pensa anche che veramente Moshè parlò con D-o a faccia a faccia, (traduzioni difettose a parte) …. Cosa ci vuoi fare!!

inculcare?

Termine limitativo, io lo modificherei in insegnare , questo è quanto fanno gli ebrei e anche i cristiani, soprattutto la Chiesa Cattolica che nel suo Catechismo nella edizione ufficiale e integrale vanta ben 2865 punti trattati approfonditamente in 524 pagine, l’opera completa con il suo commento teologico e tutte le note compreso l’ indice arriva a ben 1278 pagine, il primo punto ha come titolo “Custodire il deposito della fede”.
L’opera è la dottrina della fede a cui secondo la Chiesa il fedele si deve attenere.

Dunque il problema è la religione? Direi di si! E credo che almeno l’90% degli abitanti della terra ne abbiano una.

imprimere qualcosa nella mente di qualcuno usando insistenti modalità di persuasione”
E’ una delle tante definizioni sinonimo di inculcare, applicato all’ebraismo in realtà si tratta di apprendimento che passa da padri a figli e all’interno di questo trasmettere esiste da sempre un profondo studio e una robusta critica.
Midràsh e Talmud sono di fatto una perenne critica ma anche una ricerca di approfondire per capire.
A meno che voglia negare le identità religiose dei popoli non vedo nulla che sia male, a meno che tu trovi sconvenienti quella del popolo ebraico.

Le parole che hai citato riguardano lo Shemà l’atto di fede degli ebrei da sempre è una realtà molto più complessa, innanzitutto le famose parole non provengono solo da Dvarim ma anche dal libro di Bemidbar quindi : Dvarim 6/4, Dvarim 6/5-9, Dvarim 11/13-21, Bemidbar 15/37-41, la scatoletta che citi si lega sul braccio sinistro e non sulla mano , all’interno ci sono i quattro rotoli in pelle o pergamena che sono associati al tetragramma, nonostante la banalità di legarsele sul braccio ogni volta che lo si fa è simbolicamente un collegarsi alle quattro dimensioni, lo Shemà tramite la י si riconduce al Mondo dell’Emanazione האצילותעולם, Olam Atzilùt.
Ovviamente quando li indossiamo non ci viene in mente tutto questo , esattamente come quando apriamo un frigorifero e non pensiamo alla pompa di calore al cestello per le verdure e al piccolo congelatore posto sopra, quello che conta è il “modello”, direi che tutte queste manifestazioni sicuramente esteriori sono una forma di orto prassi che è insita nell’ebraismo, una specie di nodo al fazzoletto per ricordare.

Ma tutte le religioni sono disposte a essere sottoposte alla critica? Direi di no!
Qualcuno in qualche parte del mondo se critichi troppo vieni appeso a una gru.

Quindi per quanto mi riguarda è riduttivo affermare che chi crede, non importa se cristiano o non
è una persona sottoposta a un lavaggio del cervello e ha una forma di coercizione.
Poi la legge cosiddetta divina è proprio la prima a essere stata infranta , di esempi ne abbiamo avuti molti. Quindi tutti hanno potuto scegliere a parte quelli che sono stati fatti scegliere.

In fondo anche le tue opinioni che sono seguitissime sul forum hanno un certo peso e qualcuno giustamente le condivide.
Anche la parola ideologia in questo contesto mi sembra inappropriata , in questo mondo tutti ne abbiamo una, puoi credere quasi in quello che vuoi.
Come tu spesso chiudi i tuoi interventi “Concludo anche questo discorso per me finisce qui". Non ho altro da aggiungere tranne una cosa che avevo letto da qualche parte. Farà sorridere … ma non si sa!

“ Durante la liberazione di Gerusalemme nel 1967, fu visto un soldato piangere sul kotel, anzi molti soldati piangevano su quel muro, un laico si chiese se qualcuno oggi piangesse sulla Grande Muraglia Cinese, allora chiese al soldato perché piangesse, il soldato rispose di non sapere cosa ci fosse da piangere al muro, e piangeva perché non gli veniva da piangere.”
Noiman


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