Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Buongiorno. In numeri 9:10,11 si legge: «Parla ai figli d'Israele e di' loro: "Se uno di voi o dei vostri discendenti sarà impuro per il contatto con un morto o sarà in viaggio, celebrerà lo stesso la Pasqua in onore del SIGNORE. La celebreranno il quattordicesimo giorno del secondo mese, all'imbrunire; mangeranno la vittima con pane azzimo e con erbe amare. La richiesta di Mosè avviene perchè sicuramente non c'era un comando scritto, in base al problema del momento. Il comando scritto è di celebrare la Pasqua. Essendo una soluzione divina ad un problema sorto fuori dalla scrittura, correggetemi se sbaglio, eccola la Torah orale. E un comando divino. Avrei piacere di sentire un vostra opinione a riguardo, mi sarebbe molto utile per comprendere meglio.
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Roberto…..
forse volevi riferiti al Pesàch Shenì, il secondo Pesàch , la cosidetta Torah orale interpreta le parole בדרך רחקה, bederèk rechoqah, letteralmente “nella strada lontana”, nella risposta di H. alla possibilità che qualcuno a causa dell’impurità dovuta al contatto con un cadavere non potesse celebrare il Pesach, la domanda è rivolta a Moshè e che istituisce il Pesàch Shenì , a recupero di coloro che impuri non potevano accostarsi al Pesàch, l’espressione derek rechoqàh, strada lontana (intesa come distanza),è una condizione di incertezza e il testo lo sottolinea attraverso un punto messo sopra le ה finale di רחקה,
Noiman

Noiman
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Maria Grazia Lazzara ha scritto: ↑martedì 16 maggio 2023, 10:11 Tu mi informi che il popolo non doveva imparare a memoria la TORA'H nè scritta nè quella orale .
Shay ha detto che quella orale non si doveva scrivere, ma doveva rimanere orale.
Il popolo poteva leggere il rotolo della torah, ma non impararlo a memoria perché altrimenti andrebbero perduti altri messaggi percepibili solo visionando il testo.
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Si Noiman, intendevo al Pesàch Shenì. Se mi confermi che la traduzione sia corretta, si legge un preciso comando di H.noiman ha scritto: ↑martedì 16 maggio 2023, 12:36 Roberto…..forse volevi riferiti al Pesàch Shenì, il secondo Pesàch , la cosidetta Torah orale interpreta le parole בדרך רחקה, bederèk rechoqah, letteralmente “nella strada lontana”, nella risposta di H. alla possibilità che qualcuno a causa dell’impurità dovuta al contatto con un cadavere non potesse celebrare il Pesach, la domanda è rivolta a Moshè e che istituisce il Pesàch Shenì , a recupero di coloro che impuri non potevano accostarsi al Pesàch, l’espressione derek rechoqàh, strada lontana (intesa come distanza),è una condizione di incertezza e il testo lo sottolinea attraverso un punto messo sopra le ה finale di רחקה,
Noiman
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Loro. Si, ognuno ha la sua, loro hanno la loro e non ci dovrebbe essere nulla di strano. Non ci dovrebbe ?!? 

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Di un paio di casi(almeno quelli che sono riuscito a trovare), numeri9:5,11 / 27:5,11, H. da un comando a Mosè, diventa una legge data oralmente. Non siamo però nel Sinai, quindi mi manca l'aggancio per dire rivelazione sinaitica, ma continuerò a cercare. Ho una domanda però, con la distruzione del primo tempio, andò persa totalmente la Torah scritta?
Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche
Ciao a tutti,
vorrei parlare del fatto di studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo, se i rabbini dicono che bisogna studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo, domando a Noiman, Shay e Bruno, potete parlare più approfonditamente di tale fatto? Vorrei sapere:
- perché bisogna studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo?
- per "religione di origine" si intende la religione praticata nella propria famiglia, la religione predominante nella propria nazione (in Italia è il cristianesimo cattolico, giusto?) oppure altro?
- in che modo si stabilisce che si sa bene la propria religione di origine?
vorrei parlare del fatto di studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo, se i rabbini dicono che bisogna studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo, domando a Noiman, Shay e Bruno, potete parlare più approfonditamente di tale fatto? Vorrei sapere:
- perché bisogna studiare bene la propria religione di origine prima di approfondire l’Ebraismo?
- per "religione di origine" si intende la religione praticata nella propria famiglia, la religione predominante nella propria nazione (in Italia è il cristianesimo cattolico, giusto?) oppure altro?
- in che modo si stabilisce che si sa bene la propria religione di origine?