Da come lo dici si capirebbe che è vero che si studia su un testo non vocalizzato, ma questo testo NON è in scriptio continua, e che la proposta di Nachmanide di conseguenza sia almeno inusuale, arbitraria quindi non sensata, e che questa prassi di apportare modifiche nel testo assegnando diversamente le lettere non viene ritenuta una cosa consentita, non capita mai di farlo.Besàseà ha scritto: ↑mercoledì 25 agosto 2021, 17:23Questo tipo di lettura tiene conto della scriptio continua, non dunque di differenze di vocalizzazioni. Si tratta di dividere le parole in modo diverso da quello stabilito non dunque una semplice lettura dal testo non vocalizzato senza apportare alcuna modifica. Qui invece si è apportata una modifica nel testo che ne cambia tutte le parole perché le lettere sono state assegnate arbitrariamente ad altre parole.AEnim ha scritto: ↑martedì 24 agosto 2021, 18:43 Vorrei sottoporre questo breve quesito specificatamente a Besasea, se potrà essere così gentile da prestargli attenzione.
E' stato scritto in altro forum ebraico che - leggendo il testo non vocalizzato - sia facilmente possibile accorgersi che l'incipit del primo verso di Bereshit possa essere anche letto come
be rosh itberà
Oppure ho capito male?
Io credevo che un Sefer Torah, oltre che non vocalizzato fosse anche in scriptio continua e quindi che potesse capitare non solo qui di poter riattribuire lettere alle parole in modo diverso.
A titolo meramente culturale puoi gentilmente confermare, comunque, che quella proposta fu di Nachmanide e perchè la fece, cosa lui ne trasse, e perchè non sarebbe accettabile? Giusto per sapere.
Ho letto or ora più attentamente l'altra discussione, prima scorsa approssimativamente. La tesi è affascinante (anche innovativa e futuristica). Ma in effetti risolverebbe il problema di una vav che onestamente ci si domandava proprio cosa ci stesse a fare guardandola con perplessità.
Grazie per i chiarimenti.