Ora ti mostro perchè occorre trattare un passo alla volta, o meglio un contesto alla volta.Luigi ha scritto: ↑domenica 24 aprile 2022, 17:34 Aspetta caro, non trovo la tua risposta alla domanda che ti ho posto sul passo di Colossesi 1, 13-17, e ti richiedo di esprimerti, anche a ragione di chi ci legge.
Il Passo recita che IL Figlio di D-o , è prima di tutte le cose.
Tutte le cose sono state fatte per mezzo di LUI ed in vista di LUI...
Dunque:
Chi è IL Figlio di D-o descritto in Col. 1,13-17 ?
E' Gesù di Nazaret , oppure..?
E' bene chiarirlo prima di proseguire con altri passi.
Saluti
Mi stai citando la lettera ai Colossesi, lettera che Paolo manda alla chiesa di Colosse dopo che era stato visitato da Epafra, uomo pio della chiesa di Colosse (4:12). Per comprendere ogni lettera, occorre analizzare chi sono i destinatari, perchè viene mandata e quali sono i problemi. Possiamo supporre Epafra abbia riportato alcuni problemi della chiesa: orgoglio derivato all'osservanza di regole supplementari (2:16), mortificazioni fisiche e culto degli angeli (2:18). E' di fatto una lettera di correzione e insegnamento.
La lettera è strutturata in diverse parti:
Struttura
I.Argomenti personali (1:1-12)
II.Correzioni dottrinali (1:13-2:23)
III.Esortazioni pratiche (3:1-4:18)
Analisi
Ringraziamento e preghiera di Paolo (1:3-12)
Il primato di Yeshùa (1:13-23)
Il combattimento dell'Apostolo (1:24-2:3)
Avvertimento contro le false dottrine (2:4-23)
La nuova vita in Yeshùa (3:1-17)
Doveri (3:18-4:1)
Raccomandazioni e saluti (4:2-18)
Nella prima parte, ringraziamento e preghiera (Col 1:3-12) possiamo notare che Paolo di rivolge a Dio. Il Padre.
La parte che al momento interessa a noi, per rispondere a Luigi, è quella indicata come "Primato di Yeshùa", ossia il capitolo 1 dal versetto 13 al 23.
13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. 18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato. 19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza 20 e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli.
21 Anche voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, 22 ora egli vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili, 23 se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore.
Ora, dato che dedico volentieri tempo per rispondere versetto per versetto, fai in modo che questa spiegazione, condivisa o meno, rimanga impressa senza che finisca nel cassonetto.
13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
Questo passo non necessita commenti, parla da solo.
14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati.
In lui nel senso di "grazie a lui" , al suo sacrificio
15 Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura.
Immagine del Dio invisibile
Il senso di questa frase è spiegata al capitolo 3 della lettera. L’uomo che fa morire in lui ciò che è terreno: fornificazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia che è idolatria (Col 3:5) perché risuscitato con Cristo cercando cose di lassù (3 versetto 1), spogliandosi dell’uomo vecchio col le sue opere ( versetto 10) e rivestito di uomo nuovo che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui (Dio) che l'ha creato (versetto 10).
L'uomo che si spoglia dell'uomo vecchio, facendo morire ciò che è terreno fatto di fornificazione, impurità, passioni, desideri cattivi, cupidigia e idolatria , rivestendosi invece di uomo nuovo rinnovato in conoscenza perchè risuscitato in Cristo, diventa anch'egli a immagine di Dio (colui che ha creato l'uomo).
il primogenito di ogni creatura.
Questo termine, "primogenito", si trova nella bibbia sia per indicare il "primo nato" sia per indicare una "primogenitura per importanza". Per esempio quest'ultimo caso lo si può notare in:
Esodo 4:22 :Tu dirai al faraone: "Così dice il SIGNORE: Israele è mio figlio, il mio primogenito..
Oppure in Genesi 48:13-17 quando Israele benedice i due ragazzi portando la mano destra su Efraim e la mano sinistra su Manasse. Ciò dispiacque a Giuseppe perché Manasse era il primogenito ed Efraim il secondogenito. “Disse al padre: Non così, padre mio: è questo il primogenito, posa la tua destra sul suo capo!”.
Nel passo paolino, Yeshùa possiede il diritto ereditario su “tutte le cose”. Si tratta quindi di “pimogenito per importanza”.
16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Alla prima lettura di questo passo, in particolare “per mezzo di lui”, si intende che Yeshùa sia stato il mezzo della creazione. La bibbia esprime chiaramente che il creatore è Dio. In genesi Dio parla ed al suo comando tutta la natura risponde. Che sia stato Dio a creare tutto lo spiega chiaramente anche Isaia 44:24 "Dice il Signore, che ti ha riscattato e ti ha formato fino dal seno materno: «Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me?" (CEI).
Sempre Paolo nella lettera ai corinzi, scrive:
1Corinzi 8:6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui. (CEI)
Il termine Virtù, tra i suoi significati ha anche quello di “L’opera, il volere di Dio”.
Ciò può intendersi che Dio ha fatto tutto per Yeshùa, poichè come sempre Paolo spiega in Ebrei:
“[Yeshùa, il] Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi”. – Eb 1:2.
Qui è Dio che ha costituito il Figlio erede di tutte le cose e non che Yeshùa è il creatore ed ha ereditato le cose che egli stesso ha creato. Per il "mediante il quale ha creato i mondi" è la stessa cosa spiegata per il termine "per mezzo di lui".
17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
Anche qui, si fa riferimento alla “primogenitura”, ossia al primogenito per importanza. Tutto è stato creato in vista di Yeshùa.
18 Egli è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli che è il principio, il primogenito dai morti, affinché in ogni cosa abbia il primato.
Yeshùa ha il primato su ogni cosa: è il principio: è il capo della chiesa, il primo dei morti risorti (lo ha resuscitato Dio).
19 Poiché al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza.
Leggere bene. Il Padre fa abitare in lui (Yeshùa) la pienezza.
Alcuni versetti più avanti, troviamo scritto : “perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità” (Col 2:9).
Il senso del passo è passare dal vuoto del peccato alla pienezza divina. Yeshùa per noi uomini, rappresenta la "pienezza divina". Anche tutti coloro che si spogliano dell’uomo vecchio e risorgono in Cristo possono acquistare questa pienezza e lo dice lo stesso Paolo.
“siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio”. (Efesini 3:18,19) - CEI
Tutto questo discorso è chiarito poi nei passi successivi:
Anche voi (dice l’apostolo) che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora egli (Yeshùa) vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili (versetti 21 e 22).
se appunto perseverate nella fede, fondati e saldi e senza lasciarvi smuovere dalla speranza del vangelo che avete ascoltato, il quale è stato predicato a ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato servitore. (versetto 23)