Marco, questo è vero, è ciò che dicono le Scritture Greche, per restare sull'analisi obbiettiva. Ma di fatto Yeshùa non fu il messia che i giudei attendevano. Per questo lui afferma di non essere "re di questo mondo". Neppure i suoi discepoli credettero alla sua messianicità in seguito alla sua morte (alcuni dubitarono persino dopo la risurrezione, Mt 28:17), perché il messia, tra le altre cose, doveva liberare Israele dal giogo romano e - come dice Samaritano - essere riconosciuto dal Sinedrio. E dopo la risurrezione, i discepoli ancora si attendevano che lui realizzasse le aspettative messianiche:Caro Antonio, Gesù era Re Messia Vittorioso già alla nascita, anzi "prima della fondazione del mondo".
“Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?»” - At 1:6
Dunque, i vangeli dipingono Yeshùa come un messia "inaspettato". Gli ebrei non lo riconoscono, perché non ha atteso ai parametri di messianicità ebraici.