Ciao Elena, ben ritrovata! Il testo ci dice che nei primi sei giorni Dio crea il
nostro mondo attuale, la vita vegetale e quella animale che potevano vedere gli uomini allora e che possiamo vedere oggi. Da cosa si capirebbe che il mondo creato prima del peccato o del diluvio era diverso da quello attuale? Che gli animali non erano carnivori? Il testo non dice che erano erbivori. L'uomo era vegetariano, e questo dal testo lo si capisce, ma non dice che lo fossero anche tutti gli animali. E poi, scusa, prima che l'uomo facesse la sua comparsa sulla terra, e dunque prima del diluvio, non esistevano forse animali carnivori? Il tirannosauro non brucava erba, e questo lo sappiamo bene, visti i reperti archeologici. E ce ne erano molti di animali carnivori prima che l'essere umano venisse ad esistere.
La morte non esisteva? Ma il testo non dice che se l'uomo avesse mangiato dall'albero della vita sarebbe stato
immortale, dice: "Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva
a tempo indefinito [leolàm, per lungo tempo]" (Gn 3:22). Besasea aveva spiegato: "Il senso di 'Olam esprime un periodo lungo, non eterno. Ad esempio abbiamo anche "nazir 'olam", che è il voto di nazireato della durata di un anno."
Perché mai un animale che uccide un uomo dovrebbe essere una cosa cattiva? Non è buona né cattiva, è semplicemente la realtà delle cose del mondo in cui viviamo, e comunque c'è sempre una ragione se un animale uccide un uomo (causa, effetto), non lo uccide mai per puro godimento di uccidere e fare del male; altrettanto non si può dire dell'uomo che uccide un animale. Sarebbe assai strano pensare che debbano esistere leoni, dotati dalla natura (quindi dalla volontà di Dio) di grande forza, artigli, zanne enormi e istinto feroce, che si comportino come agnellini, che non hanno tutte queste cose. E sarebbe strano pensare che la colpa dell'uomo abbia conseguenze sulla creazione; infatti, è solo l'uomo ad essere punito per la sua colpa, non gli animali o le piante. Ed è logico che sia così. Tu vorresti subire conseguenze per le colpe di un altro?
Tu dici che dopo il diluvio è
chiaro che la creazione è cambiata, ma il testo dove lo direbbe? Dice che
l'uomo è cambiato (mangia gli animali), non
la creazione. Dici che Dio non usa più il termine "buono"; ma perché avrebbe dovuto usarlo di nuovo per ciò che ha già creato buono? Ti pare plausibile che l'uomo abbia il potere di rendere cattivo ciò che Dio crea buono? La creazione buona esisteva già e non esistono accenni al fatto che non sia più buona. E l'uomo? Siamo proprio sicuri che non sia più "buono" dopo la prima trasgressione e che lo fosse prima? Se fosse stato buono (ossia "perfetto", come Dio è l'unico ad essere buono, Mr 10:18), non avrebbe trasgredito. Eppure, Dio chiama Davide figlio prediletto dopo che lui aveva desiderato la donna d'altri, facilitato la morte del marito e commesso adulterio con lei. Io non leggo che dopo la trasgressione nel giardino l'uomo sia diverso da come era prima, leggo che la morte fisica è naturale, poiché ciò che viene dalla polvere torna alla polvere, e leggo che il seme della donna combatterà sempre col serpente (peccato), ossia l'uomo lotterà sempre con la propria natura fallace perché è "materiale" (polvere). Oltretutto, con la Bibbia non si può ragionare coi "se", a livello ipotetico, formulando tesi fantasiose; la Bibbia ci dice - con un linguaggio tutto da capire - come sono andate le cose e noi su questo dobbiamo ragionare. Se l'uomo avesse mangiato dell'albero della vita, sarebbe vissuto
leolàm, a tempo indefinito, per lungo tempo.
Ora, se Dio avesse programmato che l'uomo non dovesse morire, come mai non è successo e l'uomo muore? Possibile che Dio, che sa tutto prima, programmi qualcosa che poi non si realizza? Possibile che la scelta dell'uomo crei un'incognita per Dio, per cui - se le cose non gli vanno come voleva - deve rivedere il piano? Forse, il testo dei primi tre capitoli di Genesi deve essere letto in modo molto più profondo.
E dove leggi nella Bibbia che nella creazione primordiale c'erano animali velenosi o terremoti?
La Bibbia non è un testo scientifico o naturalistico. Non è un catalogo che riporta dettagliatamente ogni specie animale e descrive come effettivamente fosse la terra al tempo in cui comparve l'essere umano. Gn 1-3 è un racconto che esisteva già prima che fosse riportato nella Torah e che il redattore biblico riprende ed elabora; il racconto contiene insegnamenti profondi, non è un resoconto dettagliato di terremoti, eventi naturali e simili; non ci dice alcuna cosa su come effettivamente Dio crei il mondo, ci dice che lo crea "con la parola" (Dio disse), ma è ovvio che Dio non abbia bocca e non parli come un uomo. Per cui, pretendere di sostenere che i terremoti non esistevano perché la Bibbia non lo dice è insensato (senza offesa); allora potremmo dire che sopra il cielo ci sono delle acque perché lo dice la Bibbia. Ma anche questo è insensato. Oltretutto, il testo è altamente simbolico, per cui è inutile voler andare a estrapolarne verità geologiche, paleontologiche e biologiche.
"Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie." (gn 1:21);
"Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della terra secondo le loro specie." (v. 25).
Questi animali acquatici e terrestri includono tutti gli animali viventi
nella nostra era, velenosi e non velenosi, feroci e docili. La Bibbia parla a noi, esseri umani viventi allora e oggi, non fa un resoconto su microbi e cianobatteri di 4 miliardi di anni fa. Da che si capirebbe che questi animali di cui il racconto biblico parla non sono velenosi e feroci?