Ti rispondo con Giacomo 2:18: “Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.”.marco ha scritto:Dio vuole vedere l'uomo maturo e consapevole della somiglianza con Lui.
Rifletti bene su queste parole, Marco. Uno può dire belle parole di fede e di speranza, dire "Signore, Signore!", ma se poi non mette in pratica, quelle parole sono vuote. Mettere in pratica significa fare tutto per piacere a Dio, non solo alcune cose. Cosa significa "imitare Dio in spirito"? Tu puoi autoconvincerti quanto vuoi di essere spirituale come Dio, ma a Dio non bastano pensieri, buoni propositi e belle parole. Con questo non sto dicendo che tu sbagli, parlo in generale. Quando sei disposto a rendere la tua vita più complicata per piacere a Dio, stai dimostrando la tua fede nei fatti; se invece dici "non dovrei fare questo, ma lo faccio lo stesso tanto ciò che conta è lo spirito", tu stai dimostrando poca fede e bassa considerazione nei confronti di Dio e di te stesso, perché Lui vuole che tu faccia tutto per il tuo bene come Lui insegna, non solo certe cose "più importanti". Ricorda che “Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere” (Rm 2:6), non secondo la sua fede a parole. Se tu hai figli, vorrai che loro facciano tutto ciò che di buono gli insegni; se i tuoi figli imparano ad essere misericordiosi, buoni, comprensivi e generosi, benissimo! Ma se poi non si curano del proprio corpo, come gli hai insegnato, e mangiano e bevono schifezze, fanno tardi la sera, e vivono nel disordine, tu sei felice?
Bisogna mettersi "nei panni di Dio", e capire che se Lui ci ha dato degli insegnamenti, lo ha fatto a ragion di causa e per uno scopo; Dio non fa e non dice nulla a caso, tutto ha una funzione, uno scopo e un significato profondo. Gli insegnamenti di Dio, anche quelli sul cibo, non sono affatto inutili, come dici, perché Dio non fa nulla di inutile.
Pensa a Yeshùa. Tu credi che Yeshùa mangiasse maiale e facesse quello che voleva? Dio lo ha dichiarato messia proprio perché lui fece tutto quello che piaceva a Dio, non solo le cose "importanti" tralasciando quelle "meno importanti". Certamente, al primo posto il giudizio, la misericordia e la fede, ma senza tralasciare il resto; perché la fede, senza opere, è pura ipocrisia.
“Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.” (Lc 11:42, cfr. Mt 23:23)
“Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? 22 Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; 23 così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio.” (Gc 2:21-23)
In che modo Abraamo mostrò la sua fede, cosicché fosse dichiarato giusto? Non a parole, ma obbedendo in tutto e per tutto, fino a sacrificare suo figlio.