Ho letto con interesse le prime ed ultime pagine di quest argomento. (Tralasciate qualcuna nell mezzo ma credo di avere il quadro)
Vorrei proporvi un gioco se vi va: si chiama "Tutto ed il contrario di tutto". Io lo faccio sempre. Seguite questo ragionamento (che non è necessariamente il mio punto di vista):
Come capire chi è Satan o il suo ruolo?
Prima di tutto vediamo che si tratta di un sostantivo e non di un nome proprio. Semplicemente significa avversario.
Sposiamo per un attimo l'idea che si tratti di creatura angelica e non di un istinto già insito all interno dell uomo.
Se è un avversario o oppositore, lo deve essere di qualcuno. Di chi, Dell'uomo? O Di Dio? Vediamo...
Il serpente dell Eden viene indubbiamente identificato con tale avversario, in Ap 12:9 "E il gran dragone fu scagliato, l’originale serpente, colui che è chiamato [avversario e oppositore] che svia l’intera terra abitata; fu scagliato sulla terra, e i suoi angeli furono scagliati con lui."
(Domanda: potrebbe l oppositore essersi nascosto dietro un serpente per avvicinare comodamente la donna -ovvero di sua iniziativa e non posto lí da Dio, ricordate che dopo le fasi di creazione Dio ripete sempre "ciò che aveva fatto era buono")
In effetti dopo il peccato Dio richiama a sè i tre protagonisti: l uomo, la donna e il serpente (non l animale ma colui che lo usava) ed emana una punizione (o maledizione) per ciascuno di essi. (Genesi 3:10-15) Dimostrando così di non approvare nessuno dei tre comportamenti.
Parentesi:
Sembrerebbe quindi che l avversario viene definito tale perché sceglie di agire autonomamente e in contrasto con il volere di Dio. Ma può, per natura, una creatura angelica ribellarsi? Sembrerebbe di sí, visto che Giuda verso 6 spiega " E gli angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora li ha riservati al giudizio del gran giorno con legami sempiterni, sotto dense tenebre"
Poi l avversario ricompare nel libro di Giobbe. Dove alla presenza di Dio accusa l'uomo di avere una forma di amore/devozione egoistico: "4 Ma [l'oppositore] rispose a Dio e disse: “Pelle per pelle, e l’uomo darà tutto ciò che ha per la sua anima. 5 Per cambiare, stendi la tua mano, ti prego, e tocca fino al suo osso e alla sua carne e vedi se non ti maledirà nella tua medesima faccia”.
In effetti Dio rispondendo "“Ecco, è nella tua mano! Solo bada alla sua stessa anima!" fa una concessione (e non un investitura di incarico) all oppositore per dimostragli quanto si sbagliasse.
