Il testo greco di Matteo e' molto simile alla versione LXX. Nello studio sopra citato, ben scritto da G. Bastia e A. Israel, si legge come sia possibile spiegare l'utilizzo di παρθένος da parte di Matteo considerando la possibilita' che non lo abbia tradotto dall'ebraico ma da un testo greco antico o addirittura dalla LXX. Si legge sullo studio:
Inoltre, vorrei aggiungere una considerazione sul vocabolo παρθένος. Questa parola non significa soltanto "vergine", ma anche e piu' generalmente "fanciulla, donzella" (Rocci), e "giovane donna sposata" (Thayer), quindi il testo mattaico si potrebbe benissimo tradurre "la fanciulla concepira' e partorira'...", e cio' sarebbe in linea con Is 7:14. In questo caso, dunque, assisteremmo all'ennesima traduzione tendenziosa per supportare la verginita' di Maria e quindi anche il dogma della verginita' perpetua, inesistente sulle Scritture Greche.Matteo potrebbe aver recepito una diversa recensione greca di Is. 7:14 rispetto alla LXX così come attestata nei codici superstiti. M.J.J. Menken, in conclusione di un suo eccellente articolo sulla tradizione testuale di Mt. 7:10-17, si dichiara a favore della natura redazionale di tutto Mt. 7:10-17, tuttavia ritiene che l’autore del racconto abbia citato Is. 7:14 prelevandolo non direttamente dalla LXX ma da un testo (greco) che fu prodotto correggendo e migliorando la versione della LXX in base ad un testo ebraico (12). Secondo Menken l’autore di questo racconto, dunque, non utilizzò direttamente la LXX ma un’altra fonte per la sua citazione. [M.J.J. Menken, Matthew’s Bible: The Old Testament Text of the Evangelist, Peeters Publishers, 2004, ISBN: 904291419X, pp. 117-131]
Ci sono poi altre considerazioni da fare. Il fatto che Matteo abbia scelto di collegare Is 7:14 con la nascita di Yeshua e' una scelta personale del redattore, che non e' Dio stesso, ma un uomo. In Dt 18:15 leggiamo: "Per te il Signore, il tuo Dio, farà sorgere in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta come me; a lui darete ascolto!". Questa profezia si riferisce a tutto il corpo profetico sorto dal popolo di Israele, non necessariamente a Yeshua o al Messia; ma cio' non toglie che lo si possa anche far coincidere con una rivelazione profetica sull'avvento di Yeshua.
L'altra considerazione e' capire quanto importante sia la nascita virginale di Yeshua o meno ai fini del messaggio da lui portato e dell'esempio dato; il fatto che solo Matteo e Luca parlino della nascita virginale (anche Luca usa παρθένος) e che gli apostoli non ne parlino (e neppure Cristo stesso da' mai rilevanza a questo dettaglio), non sembra supportare l'idea che la nascita virginale abbia avuto rilevanza alcuna. Piuttosto, e' stata la Chiesa Cattolica a dargli rilevanza, costruendo il mito della vergine (presente spesso nel paganesimo) ed infine il dogma mariano. Cio' che e' rilevante, invece, e' quello che Yeshua ha detto e fatto, che non cambia a prescindere dalla verginita' di Maria vera o presunta.