Pietro aveva una suocera. I papi no. Dovrebbero provare.
Shalom (Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Caro Vittorio, in questo forum c’è chi scrive per fare domande su qualcosa che non ha capito ed ognuno commenta ciò che ha capito, bibbia alla mano, oppure spiega in modo dettagliato avendo profonde conoscenze di lingua ecc.; c’è chi scrive per approfondire e c’è chi scrive per voler dimostrare che la sua visione (della sua chiesa) è corretta e le altre non lo sono. Né io ne gli altri vogliamo convincerti di nulla, ma dato che tu proponi un’interpretazione concorde alla tua chiesa , essendo che l’unica fonte ispirata dove vi è la sola verità è il testo biblico (originale), occorre confutare la veridicità di una spiegazione. Il tuo non è un metodo, permettimi, ma un'interpretazione cattolica basata su una tradizione. Quando scrivi che la tua guida è Cristo riferendoti ad una tradizione che senso ha? Dovresti riflettere bene su questa cosa. Se nn avessi fatto studi guidati dalla chiesa cattolica oggi non avresti mai fatto queste affermazioni. Tu sostieni che vescovi ecc.. non sono infallibili ma lo è la chiesa tutta. Ti ricordo Vittorio che a parte l’iscrizione ai registri, e lo puoi constatare in giro, il 90% dei cattolici ossia le persone comuni iscritte, ignorano completamente le scritture. Le ignorano quasi totalmente anche coloro che escono da un seminario (almeno chi ho conosciuto io mi ha dato questa impressione e qualche prete lo conferma). Forse quei pochi che le conoscono sono i teologi Cattolici ed altri che ne hanno approfondito lo studio. Certamente per ricoprire le alte cariche occorre conoscere le cose per bene (sempre condizionate dall’interpretazione della tradizione). La chiesa di cui parli sta nel Clero. Oggi lo noti meno , ma secoli e secoli fa questa cosa era più evidente. Ora dimostrami l’infallibilità di quando la chiesa cattolica ha commesso una marea di nefandezze. La tradizione a te cara è stata studiata a tavolino perché nel momento in cui si potè notare la divergenza tra insegnamenti cattolici e scritture si doveva dare una giustificazione , interpretando. Queste spiegazioni sono state messe ad hoc nei secoli, e certamente non da spovveduti ma da persone molto molto colte.
Oggi abbiamo traduzioni. Esse sono già interpretazioni del testo originale in quanto i traduttori non sono ne ispirati né infallibili ed infatti commettono alcuni errori nel tradurre nelle varie lingue (anche riguardo alla punteggiatura .. se sposti anche le virgole cambi il senso di una frase). Perché non erano così esperti? No, forse per difficoltà a trovare giusti termini e soprattutto per il proprio credo religioso. A queste interpretazioni si aggiungono altre interpretazioni. In giro troviamo pastori ecc.. che a malapena sanno leggere in lingua italiana (e delle volte nemmeno quella) pronti ad interpretare il testo tradotto nella loro lingua, addirittura citando parole ebraiche e dandone spiegazione certa con pretesa.
Che metodi sono? Strampalere le scritture e far dire loro ciò che non dicono non è un metodo. Così è un modo per far dire alla scrittura quello che si vuole, anche che l'asino vola. Perdonami Vittorio ma nn concordo affatto. Il metodo deve essere basato sull'analisi profonda. La scrittura è ispirata da Dio, non una tradizione o una intuizione umana.
I versetti vanno letti per bene ed inquadrati in un contesto e non in modo isolato. Il metodo proposto da Gianni è logico e corretto perché si basa su questo. Le scritture vanno analizzate nel loro insieme è vero, ma devi prima capire cosa c’è scritto in un versetto fuori da un condizionamento religioso. Poi gli altri passi renderanno le idee più chiare, perchè tutto deve essere in linea col testo biblico.
Il versetto di Matteo 16 , inquadrato nel contesto, riporta una carica suprema affidata a Pietro? Capo della chiesa? Per avere chiare le idee si parte da li e poi si deve vedere ciò che accade dopo quell'evento, quindi analizzando altri versetti.
Tu hai riportato 3 passi: Matteo 16 :18-ecc , Atti 2 e Giovanni 21:15-18 con l'intento di dimostrare la giusta carica affidata al papa. Innanzitutto si deve dimostrare che Pietro è stato capo della chiesa e poi che abbia avuto dei successori. Infine che questa successione sia arrivata in maniera "incontaminata" (chiamiamola così) fino ai giorni nostri.
Nel passo mattaico Gesù (un appellativo poiché il nome originale è Yeshùa e la sua traslitterazione è Giosuè, lo uso perché lo riportano le traduzioni) , facendo riferimento alla dichiarazione di FEDE di Pietro in quando afferma “Tu sei l’UNTO, il Figlio del Dio vivente” , gli da il nome di Kefa che vuol dire Pietra. Ti ho citato anche S. Girolamo e S. Agostino che affermano la stessa cosa: pietra per la dichiarazione di FEDE. Pietro, uomo, non poteva essere certamente fondamento della chiesa , anche perché poco dopo aver detto una grande verità "tu Sei il Figlio del Dio vivente" e questa rivelazione veniva da Dio, era stato canale di satana: " Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»".
Simone, data la sua fede nel fare quella dichiarazione , era stato chiamato Pietro,la prima pietra della chiesa di Cristo.
La Chiesa è fondata Su CRISTO (pietra vivente) e sulla FEDE in LUI non su Pietro. Pietro stesso dice " Accostatevi a LUI, Pietra vivente..."(1Pt 2:4).
Cosa voglia dire il legare e sciogliere e le CHIAVI riguarda il compito dato a Pietro; ne troviamo conferma in altri versetti come ATTI. Ricordiamoci che qui Pietro aveva ricevuto il DONO dello spirito santo. A Pietro fu dato un grande compito predicando ai circoncisi ed ai gentili, ma anche Paolo, ad esempio, un altro altrettanto importante del portare la buona novella agli incirconcisi. Paolo molto spesso non concordava con Pietro , non lo considerava nessun Capo, nessuna guida (lo puoi leggere in molti passi).
In Giovanni 21:15-19 il riferimento è palese. Il risorto in una delle sue apparizioni dialoga con Pietro. Pietro era quello che 3 VOLTE lo aveva rinnegato. Per 3 VOLTE Gesù Gli domanda :
1)mi ami (
2) mi ami
3)mi vuoi bene (amicizia )
Pietro risponde:
1) 2) 3)lo sai che ti voglio bene (amicizia). Gesù aveva chiamato AMICI gli apostoli all’ultima cena. Pietro lo aveva tradito rinnegandolo. Alla terza volta che Gesù gli chiede “mi vuoi bene” Pietro è rattristato altro che entusiasta per il titolo ricevuto. Poi Pietro viene invitato dal Maestro a seguirlo. E dietro di loro vi è anche il discepolo “AMATO dal maestro” ..colui che gli chiede chi lo avrebbe tradito (alla santa cena).
Per quanto riguarda questa spiegazione, analizzata al dettaglio, e per il riferimento ai termini greci, ho scritto che posso aver scritto imprecisioni. Quindi si può anche approfondire.
In nessuno di questi versetti da te postati Pietro ha il compito di essere il capo della chiesa né tanto meno il fondamento sul quale verrà poi costruita la chiesa. La sua FEDE è il fondamento, Cristo è la Pietra intesa come base solida, non Pietro, uomo. Pietro fu primo a fare tante cose, ma da qui ad affidargli il titolo di primato giurisdizionale ce ne passa.
Conclusione.
Caro Vittorio, puoi anche nn concordare con tutte le spiegazioni che io o altri abbiamo dato , ma come puoi vedere esiste un criterio logico. Ogni versetto non è isolato ma è poi messo insieme a tutti gli altri. Ogni ipotesi deve essere in linea con testo biblico altrimenti è da rigettare. Che poi ci possano essere inesattezze va bene, che si dimostrino. Ciò per far riflettere e non certamente per convincere.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Chelaverità, tu dici di avere un metodo logico nell'interpretare, ma non ti accorgi di una cosa: nella Scrittura non puoi trovare conferma di un insieme di cose che sono legate alle epoche successive. Non puoi cercare nella Scrittura, ad esempio, la conferma che sia giusto andare in automobile. Applicando il tuo metodo, dovrei dire: nella Bibbia Gesù e gli apostoli viaggiavano a piedi, o in asinello, quindi oggi è sbagliato usare le macchine o gli aerei, e se il Papa li usa, sta facendo una cosa gravemente contraria alla Bibbia, quindi non può essere lui il vicario di Cristo e successore di Pietro. Sintetizzando, il vostro metodo di leggere la Bibbia è sostanzialmente questo.
Non possiamo cercare nella Bibbia la conferma di una strutturazione della Chiesa che si è andata definendo nel tempo, ed è stata necessaria per guidare meglio il popolo di Dio.
Nei brani del Nuovo Testamento possiamo notare che Pietro ha ricevuto da Gesù un compito particolare, diverso rispetto a quello degli altri, ci sono altri brani, oltre a quelli che ti ho già citato che mostrano questa particolarità di Pietro.
Gesù non gli ha detto: "Pietro, sarai il capo terreno della Chiesa, andrai a Roma, avrai un esercito, un territorio da governare, avrai dei successori, un giorno userai l'automobile, l'aereo, ecc." Siete così superficiali nel leggere la scrittura da cercare queste cose per avere conferme. E soprattutto siete così accecati dai pregiudizi anticattolici da non vedere ciò che è chiaro. Liberatevi dai pregiudizi, allora vedrete chiaramente, poi potrete anche non condividere, ma almeno avrete compreso.
Inoltre, condivido con te che sia Cristo la pietra, il fondamento della chiesa e non Pietro, questi è solo la pietra "terrena". Come ho detto c'è un'ambivalenza nel soggetto a cui è riferito il termine "pietra", è riferito sia a Cristo che a Pietro e tale ambivalenza va mantenuta per comprendere appieno.
In merito alla fede concordo che sia fondamentale per far parte della Chiesa, ed il compito di Pietro, dopo i suoi sbandamenti, è proprio quello di guidare e confermare nella fede gli altri: "Pasci le mie pecore".
Caro Vittorio, potrei dirti la stessa cosa. Abbandona il velo che ti hanno messo davanti agli occhi e tutto ti sarà più chiaro. Ma ognuno ha i suoi tempi, ognuno di noi ha modo di riflettere su tutto. Parlare con te, come detto prima, per me è utile perchè nel mio caso mi aiuta ad approfondire di più. Riguardo a tutti i passi presi dai cattolici per sostenere il papato li ho presi tutti in considerazione, o quasi. Me ne sarà sfuggito qualcuno, può essere, ma siamo qui ad analizzarli uno ad uno , tutti quelli che vuoi. Ho anche scritto che il mio modo di vedere nn è una pretesa assoluta di verità, ma una cosa è certa: faccio riferimento solo a ciò che è scritto e non ad una interpretazione orale, perchè quella cattolica questo è.
Ti faccio un esempio di un maestro di pesi. Nel settore dell'allenamento con i pesi gli insegnamenti vanno avanti per tradizione. Quello faceva così, poi lo ha insegnato a quell'altro e così via. Poi la conoscenza è aumentata sia per quanto riguarda biomeccanica (studio della meccanica sull'organismo, delle sollecitazioni delle strutture , dell'apparato locomotore - muscoli ed ossa) , sia per la fisiologia, l'anatomia ecc.. , tanto da riconoscere gli errori di questi maestri "praticoni" che si affidano da decine di anni alla tradizione. Tanto ci sono stati sempre risultati in qualche modo, per cui questi chiudono gli occhi ai grandissimi rischi che fanno correre alle persone oltre che a sottoporli a fatiche inutili. Se facendo 10 ottieni 3 ma il 3 lo puoi ottenere anche facendo 5 nel modo corretto, hai sprecato 5 unità di energia.
Qui il discorso è molto più complesso. Qui non c'è di mezzo tanto il danno fisico , ma la vita proprio nella sua essenza.
La scrittura ispirata è l'unica cosa che oggi possediamo per avere la verità. Attraverso l'analisi di essa, dobbiamo comprendere ciò che sta dicendo. Possiamo anche capire male dei passi anche per colpa delle traduzioni. Va bene. Ma non possiamo stravolgere la scrittura come voi fate.
Riguardo a Pietro dici che concordi che non è la Pietra come fondamento. Ok.
Il fondamento Pietra , roccia, è Cristo. Sulla fede in Cristo noi diventiamo Pietre. Una chiesa è fatta di uomini e paragonata ad un edificio fatto da Pietre le persone credenti sono l'insieme delle Pietre. Simone (Pietro) essendo stato il primo a fare quella dichiarazione (che tra l'altro non veniva nemmeno da lui ma da Dio) è la prima pietra della chiesa di Cristo. NOn è la pietra intesa come guida.
Ho letto anche le spiegazioni dei papi su Pietro e Giovnni 21:15-23. Nonostante arrivino a scrivere circa quanto io ho scritto, loro ci vedono una "missione" anticipata ma non confermata in Matteo 16 e poi confermata via via come in un percorso. Ma non è questo che risulta dalla scrittura. Missione si, ma non nel senso che voi intendere. La missione stava nella predicazione. Anche Paolo ebbe simile missione.
Come ho scritto, Pietro risulta il primo di molte cose. La scrittura mostra che non è Pietro ad essere una guida . Lo dimostra ad esempio il fatto che Paolo a volte non concorda con Pietro e che agisce in modo indipendente. Lo dimostra quando la CHIESA manda Pietro a predicare per le città . Se non è dalla scrittura che si capisce che Pietro non è capo di nulla, da dove lo devo capire? Dalla tua (vostra) tradizione?
il compito di un pastore poi , è quello di prendersi cura delle proprie pecore. Nutrirle, dissetarle .. non di certo stare seduto su un trono a capo di una scala gerarchica ad impartire ordini e avere sudditi.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Riguardo all’infallibilità della Chiesa Cattolica con un bel copia e incolla vi racconto la storia di Ipazia e vi chiedo se questo è quello che ha insegnato Gesù Cristo.
Shalom
Noiman
"Ipazia … in questo momento, mentre scrivo il suo nome mi sembra di vederla davanti a me, in piedi sulla cattedra della vasta sala, come fosse un essere celestiale caduto sulla terra per un capriccio divino ad annunciare la novella della grazia superna […] I suoi occhi erano di un grigio azzurro tenue e trasparente. La sua fronte era spaziosa ed emanava una luce celestiale, la sua veste svolazzante e la sua postura avevano una dignità paragonabile al fulgore che circonda gli Dèi. Di quale sostanza luminosa era fatta quella donna? Se il dio Khnum era quello che scolpiva i corpi degli umani, con quale purissima argilla l’aveva plasmata e con quale aroma celestiale l’aveva
forgiata? […]
[…] La mattina di quel giorno, papa Cirillo uscì sul pulpito per lanciare alla folla il suo sermone settimanale, e sul suo volto c'era solo mestizia. […] Con voce stentorea e tonante cominciò a leggere la preghiera che ricorre nel Vangelo di Matteo: “Padre nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in Cielo così in terra ...” Il vescovo prese a ripetere la preghiera finché la gente, fra i singhiozzi, cominciò a ripeterla con lui.
Poi la sua voce si fece incandescente, e disse: “O figli di Dio, prediletti di Gesù Cristo, questa vostra città è la metropoli del Signore. In essa si stabilì l'apostolo Marco, su questa terra vissero i Padri della Chiesa, sgorgò il sangue dei martiri e si innalzarono le fondamenta della religione.
L’abbiamo già purificata dai giudei, li abbiamo mandati via. Il Signore ci ha aiutati a cacciarli e a purificare da loro la Sua città. Ma gli strascichi immondi dei pagani continuano a sollevare la polvere della discordia nei nostri quartieri. Vivono intorno a noi come corrotti ed eretici, si addentrano nei segreti della nostra Chiesa irridendola, si prendono gioco di cose che non conoscono, dall'alto delle loro cattedre si fanno beffe di voi e deformano la vostra retta fede.
Vogliono ricostruire le grandi case degli idoli che anni fa abbiamo fatto crollare sulle loro teste, vogliono riedificare la loro scuola abbandonata che inculcava nelle menti l'inganno perverso, e pensano di far tornare i giudei dal quartiere in cui abitano all'interno delle mura della vostra città.
Ma il Signore non sarà mai contento per queste cose, o voi che siete i suoi soldati. I loro meschini sforzi saranno frustrati, i loro sogni morbosi svaniranno e la stima di questa metropoli sarà innalzata per mano vostra. Finché sarete nel giusto sarete i soldati del Signore, finché sarete nel giusto sarete soldati della verità. E Nostro Signore Gesù Cristo era nel giusto quando con lingua di luce disse: “La Verità vi rende puri”. Quindi purificatevi, o figli del Signore, e purificate la vostra terra dalle sozzure degli idolatri. Tagliate la lingua a coloro che pronunciano parole malvagie.
Gettateli in mare con le loro insubordinazioni e lavate via gli enormi peccati. Seguite la parola del Salvatore, la parola della Verità, la parola del Signore. Perché sappiate che Nostro Signore Gesù Cristo parlava di noi, noi suoi figli in ogni tempo quando disse: “Non sono venuto per portare la pace sulla terra, ma la spada!”.
La folla cominciò ad agitarsi, fino a raggiungere un livello di eccitazione altissimo. Con quel suo ruggito esaltato e accattivante Cirillo prese a ripetere la frase di Gesù: “Non sono venuto per portare la pace sulla terra, ma la spada!” e 1'eccitazione della folla aumentò ancora, fino a rasentare i limiti della follia. La gente cominciò a scandire la frase con lui, e smise soltanto quando quell' omaccione che di solito chiudeva il sermone infuocato della domenica, cioè Pietro il lettore del Vangelo della chiesa del Kaisareion, fece esplodere in mezzo alla folla un urlo che sembrava un tuono: “Con 1'aiuto del Cielo purificheremo la terra del Signore dagli accoliti di Satana!” […]
[…] “Scrivi Ipa, scrivi, nel nome della verità che ti porti dentro”.
“Azazel... non posso”.
“Scrivi, non fare il vigliacco. Nessun altro potrà scrivere quel che hai visto con i tuo occhi. Se lo tieni nascosto, nessuno lo saprà mai” […]
Youssef Zeidan. Azazel, 2010.
[…] Ah ... Quando Pietro raccolse il lungo coltello arrugginito, il cocchiere di Ipazia lo vide, saltò via come una cavalletta e corse a nascondersi fra le mura della casa. Il cocchiere avrebbe avuto la possibilità di spronare i suoi cavalli verso la grande via, dove nessuno sarebbe riuscito a raggiungere il cocchio. Invece fuggì e nessuno provò a inseguirlo. I due cavalli continuarono a procedere a casaccio finché Pietro non li fermò col braccio che brandiva il coltello. Ipazia si affacciò con la sua testa regale dal finestrino del cocchio, i suoi occhi erano atterriti da quel che vedeva intorno a sé. Aggrottò le ciglia e forse stava per dire qualcosa, ma Pietro le urlò: “Ti abbiamo preso, puttana, nemica del Signore!”
Allungò una mano prepotente verso di lei, mentre protese in alto l'altra mano come se volesse scalare le nuvole sopra le loro braccia tese. E in pieno giorno cominciò il terrore. Fra le mani tese come punte di frecce, ve ne furono alcune che aprirono la porta del cocchio, altre che afferrarono lo strascico della veste di seta e che trascinarono Ipazia per le braccia gettandola a terra. I suoi lunghi capelli, che erano intrecciati sul capo come un diadema, si sciolsero. Pietro vi affondò le dita attorcigliandosi dei ciuffi intorno al polso, quindi gridò: “Con 1'aiuto del Cielo purificheremo la terra del Signore!”
Pietro la trascinò per i capelli al centro della via, intorno a lui il suo seguito di soldati del Signore osannanti. Ipazia tentò di alzarsi, ma uno di quelli che le erano accanto le tirò un calcio e lei si accovacciò senza avere la forza di gridare. Strattonandola forte con la mano che le ghermiva i lunghi capelli, Pietro la fece ridistendere per terra. Il forte strattone le strappò una ciocca di capelli che lui poi gettò via, scuotendosela dalla mano. Quindi si infilò il coltello nella cintola che aveva avvolta in vita, afferrò i suoi capelli con entrambi i pugni e la trascinò via.
Dietro di lui l'esercito del Signore cominciava a lanciare il suo grido di battaglia. Esultavano mentre Pietro si tirava dietro la sua vittima sacrificale. […] L’esercito del Signore era ormai in preda a quella febbre che si impossessa dei lupi quando sono a caccia. I loro occhi erano diventati sporgenti come quelli degli idrofobi, le loro pance si agitavano in cerca di altro sangue e altre prede da sbranare. Si raccolsero su Ipazia quando Pietro si fermò per riprendere fiato. Dapprima partì una mano per strapparle la veste, poi altre mani si allungarono sul corpetto del suo vestito di seta, che fu calpestato e sporcato di sangue e terra ... Agguantarono l lembi della veste e la
tirarono forte, ma non si sfilò, Pietro stava quasi per cadere su Ipazia per la sorpresa, ma subito tornò a recuperare l'equilibrio e passò a trascinare la sua vittima, mentre il suo seguito dietro di lui tentava di afferrarle il mantello ... Ipazia, la Maestra di tutti i tempi, pura, santa. La dea che soffrì la passione dei martiri, le cui pene superarono qualsiasi altra pena. All'angolò della strada che si distende dirimpetto al mare, una vecchia dai capelli grigi, facendosi il segno della croce, gridò: “Scorticate la puttana!” E come se la vecchia avesse pronunciato un ordine divino, Pietro si arrestò di colpo e con lui si arrestò per un istante anche il suo codazzo, poi scoppiaono in grida fragorose. […]
Non ero né vicino né lontano da loro, ma vidi bene l'esito di quel che la vecchia dai capelli grigi aveva ispirato, e vidi ... le mani che calarono sulla veste di Ipazia e la straziarono. La veste di seta se la contesero fino a strappargliela di dosso, dopodiché tolsero i vestiti che c'erano sotto e che le ricoprivano il corpo. Si divertivano a sbranare i pezzi di sotto e urlavano, mentre la vecchia strillava in mezzo a loro come un' ossessa: “Scorticatela!” Anche Ipazia gridava: “o cittadini di Alessandria!” Quelli che erano troppo lontani per arrivare al suo corpo urlavano: “Puttana,
strega!” ... Soltanto io rimasi in silenzio.
La fine totale, l'infamia totale ... Non so da dove portarono delle funi grezze con le quali le legarono i polsi, annodandoli due o tre volte. Quindi si misero a trascinarla per appenderla dai polsi. Cosl quel giorno conobbi il vero senso della parola “scorticare” che quella donna aveva ispirato a Pietro il lettore e ai suoi accoliti.
Youssef Zeidan. Azazel, 2010.
[…] Cosl scorticarono Ipazia, appesa con le funi grezze, distesa per terra, fino ad asportarle la pelle e a riempire di ulcere la sua carne. In mezzo alle rocce sparse ai margini del porto di levante, dietro la chiesa del Kaisareion che in passato era stato un tempio, per poi diventare la casa per il Signore in cui Pietro leggeva il Vangelo ogni giorno: Lì c'era un cumulo di conchiglie marine. Non vidi il primo di coloro che ne raccolse una e la portò verso Ipazia, quelli che vidi erano in molti.
Tutti ghermivano una conchiglia e si accanirono sulla loro preda ... Con quelle conchiglie
sbucciarono la pelle dalle sue carni. Le urla si levarono fino a far risuonare la loro eco nel cielo della infelice capitale, la metropoli di Dio, la capitale del sale e della crudeltà.
I lupi strapparono urlando le funi dalla mano di Pietro e trascinarono Ipazia, ormai ridotta a un pezzo, anzi a pezzi di carne rossa e dilaniata. Nei pressi del portone del tempio abbandonato ai margini del quartiere reale del Brucheion, la gettarono su una grande catasta di legna, dopo che era diventata ormai un cadavere inerme ... E poi appiccarono il fuoco. Le fiamme si levarono alte, volavano scintille. Le urla di Ipazia si zittirono dopo che i suoi gemiti di massimo strazio avevano raggiunto le nuvole del cielo. Le nuvole del cielo dove Dio, gli angeli e i diavoli assistevano a quel che accadeva senza fare niente.
“Ipa, ma che cosa stai scrivendo?”
“Taci, Azazel, taci, maledetto!”
Caro Noiman, voi continuate a confondere le cose, ho già spiegato cos'è l'infallibilità, posso rispiegarvela fin quando non avrete compreso. Infallibile non significa impeccabile: il Papa, i vescovi, i cattolici possono sbagliare, possono compiere crimini, e di fatto nella storia ne hanno compiuti, e sicuramente continueranno a compierne, non sono qui a nasconderlo. Questo non significa che il Papa non sia infallibile quando parla ex-cathedra, o che la Chiesa non sia infallibile. L'infallibilità significa che su questioni come la Trinità, l'esistenza del Purgatorio, l'Assunzione di Maria, la divinità di Gesù, ecc. la Chiesa è infallibile, non si sbaglia, non si può sbagliare, e non si è mai sbagliata nella storia. Quindi, è proprio inutile che portiate esempi di crimini del passato o del presente per dimostrare che la Chiesa non è infallibile. Cercate di capire il concetto di infallibilità, poi potrete anche non condividerlo, ma nella Chiesa viene inteso come o detto, non come lo intendete voi.
Caro Giovanni, per sapere se una persona è infallibile, devi credere a Gesù Risorto, devi avere fede in Lui. La fede in Cristo è la prima cosa. Poi capirai, anzi sarà Lui a fartelo capire, lo incontrerai personalmente.
Gesù è vivo, si può incontrare, non è qualcosa che si raggiunge solo intellettualmente, occorre avere fede:
“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.” (Gv 14,1)
Per avere il favore di Dio, devi solo amare:
"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi." (Gv 15,12)