Il vero SABATO

marco
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da marco »

Gianni ha scritto:Noi la chiave per decifrare la Scrittura, Marco?! A me sembra che Paolo non la pensasse affatto così, da momento che scrisse che “Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? ... Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio”. – Rm 3:1,3.
“Se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te”. – Rm 11:18.
Caro Gianni, Paolo dice che a loro furono affidate le rivelazioni di Dio, ma a noi la CONOSCENZA di Cristo.
Anche Yeshùa la pensava così: Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
11 Egli rispose: «Perché a voi è dato di CONOSCERE i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
16 Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!
Quando scrivevo questo: "Immagino la cosa in questo modo: gli ebrei hanno il libretto d'istruzione, noi la chiave per decifrarlo.
Assieme possiamo fare grandi cose".
Non intendevo la spiegazione esatta di un versetto di Gn, ma parlavo del Cristo di Dio. E chi può parlare loro di Yeshùa se non noi?
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Gianni
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Gianni »

Giusta, Marco, la tua considerazione. Tuttavia io parlavo in generale. Gli ebrei non conoscono e non leggono neppure il cosiddetto Nuovo Testamento, ma io ho notato più volte che quando lo considerano ci capiscono molto di più che i cosiddetti cristiani. Esistono fior fiore di esegeti ebrei neotestamentari che non solo leggono in greco ma sanno spiegare perfettamente il pensiero ebraico che c''è dietro.
marco
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da marco »

noiman ha scritto:In quel luogo esatto porterò un fiore, e ti penserò, sarà come lo portassi tu Lella , poi chiederò al Gesù di Nazareth di illuminarti .
Shalom
Noiman
Caro Noiman, bellissimo pensiero il tuo. Se ti va, adagiane uno da parte mia. Ma non come un fiore che ricorda un defunto, ma il fiore che regali al tuo amore.
Parola d'onore, mi hai fatto commuovere, ti prego, adagiaci un fiore per me.
Antonella

Re: Il vero SABATO

Messaggio da Antonella »

noiman ha scritto: Le tue affermazioni non tengono quasi mai conto delle scritture del V.T. ma solo del N.T
Poi parli di vecchi e nuovi patti, con la pretesa che i nuovi sostituiscono i vecchi, e scrivi addirittura che ci sono passi che escludono i 10 comandamenti.
:-) Noiman, queste cose non le dice solo Lella, ma la maggioranza delle denominazioni cosiddette cristiane e dei suoi numerosi adepti sparsi in tutto il mondo. E aggiungerei anche qui nel forum. Per cui io non andrei troppo addosso solo a Lella. Non voglio difenderla, ma penso che lei riporti solo quello che altri gli hanno insegnato, e ciò in cui adesso crede con tutta se stessa, e sono sicura anche, in buona fede. Per cui non badare come le dice le cose...quello fa parte del suo carattere. Del resto, non è semplice abbattere muri di gomma dopo anni di ignoranza storica e teologica, dove si è sempre eretta una chiesa rappresentata dalla successione apostolica dei vescovi, o dove si sostiene che essa è guidata dallo spirito santo attribuendogli persino poteri di infallibilità a uno o più dei suoi membri. Stando così le cose, che i credenti o i membri di queste chiese, approvano o disapprovano la partita teologica è chiusa o non c'è partita. Non si può insistere più di tanto, ma sperare come giustamente hai detto tu, che il Signore illumini le menti e i cuori. Perchè sono convinta, che la Parola di Dio non può essere controllata da nessuna ragione umana, neanche da quella più eccellente. :YMHUG:

Gianni, prima di rispondere agli altri, dovresti rispondere a me.Prendi il mio post, te lo leggi e rispondi. Non è detto che devi rispondere a tutti contemporaneamente. Tira fuori dalla padella la carne che vuoi... io non ho voglia nè tempo di trascrivere tutto ancora. Tè capì? :d
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Gianni
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Gianni »

Sì, ho capito, cara la mia sciura. Rispondo a questa sua asserzione: “Paolo afferma chiaramente che Dio giustifica l'empio anche se non compie le opere della legge (Rm 4.5). Questo significa che i gentili, (cioè noi), conseguono la giustizia attraverso la solo fede e non attraverso le opere”.
Il passo che tu citi dice: “Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia” (Rm 4:5,6). Ti faccio notare che subito prima, al v. 3, Paolo scrive, citando Gn 15:6: “Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia”. Ora, senti cosa scrive Giacomo: “Insensato! Vuoi renderti conto che la fede senza le opere non ha valore? Abraamo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull'altare? Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa; così fu adempiuta la Scrittura che dice: «Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Dunque vedete che l'uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto”. - Gc 2:20-24.
Contraddizione? Niente affatto. Paolo parla da un punto di vista diverso, specificando che con le opere soltanto non si ottiene la giustizia di Dio; egli ha in mente il legalismo farisaico, secondo cui è sufficiente praticare le opere, anche senza fede. Giacomo spiega invece che la fede senza opere è morta.
Quindi: opere per ottenere la giustizia? No. Opere in risposta alla giustizia ottenuta per fede? Sì. Fede senza opere? Tipica delle persone morte dentro, che si riempiono la bocca della parola “fede” ma che sono solo degli zombi spirituali.
DAN
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da DAN »

Bisogna attraverso la Fede mostrare anche le opere. La Fede senza opere è nulla come le sole opere senza la Fede. Fede e opere sono in stretto contatto ma entrambe vengono anticipate dalla Grazia, che è sopra ogni cosa, anche sopra la Legge (infatti è tramite la Grazia che possiamo applicare la Legge e non viceversa).

Senza la Grazia di Cristo potevamo avere tutta la "Fede" e fare tutte le opere che volevamo, che tanto era inutile.
Il pilastro che regge tutto, da cui è partito il tutto, è la Grazia. Tant'è che il primo passo per un credente o neo-credente è accettare la Grazia e convincersi che siamo peccatori, quindi persi per natura.
noiman
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da noiman »

I-) I-) I-) I-) I-) ]
Ultima modifica di noiman il lunedì 13 febbraio 2017, 0:01, modificato 1 volta in totale.
Lella
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Lella »

Qualcuno ha scritto:

"Queste cose non le dice solo Lella......." nel senso ironico, come per dire queste cavolate non le scrive solo Lella...

Infatti,... lo dicono anche le Sacre scritture,,... che voi tutti ignorate:

Ma è possibile che non riuscite a guardare più in la del vostro naso?

Ogni volta che io apro bocca, cito sempre con i passi Biblici quello che ho appena scritto.

E adesso mi si accusa che io scrivo ciò che ho sentito dire nel tempo da altri?

Ma fatemi il piacere di tacere quando non sapete cosa dire.

Piuttosto voi,....quello che vi esce dalla bocca, da quale indirizzo proviene, in quanto non è accompagnato da nessun passo Biblico.

Infatti Gianni ha scritto:

"Da nessuna parte sta scritto che i discepoli di Gesù, Non siano più sotto i dieci comandamenti."

Vorrei dire a Gianni, che non sta scritto in nessuna parte, neanche che ci siano i discepoli sotto i dieci comandamenti.....e allora?

Sempre Gianni ha scritto, che da nessuna parte sta scritto che i discepoli avessero smesso di osservare il Sabato.

Anche qui, vorrei dire a Gianni che non sta scritto neanche che i discepoli ancora osservavano il Sabato,....e allora?

Forse lo osservavano quando ancora era in vita il testatore, ma una volta morto il testatore, cioè Gesù, ecco che il Nuovo Testamento è andato in vigore. Ebrei 9:15,16 (Adesso ditemi che me lo sono inventato)

Poi Gianni pur di esaltare il Sabato senza ordine del Vangelo, ha incominciato a prendere di petto il Cattolicesimo che è pieno di eresie.

Ora vorrei dire tanto a Gianni, "Guarda che qui nessuno è Cattolico."

Certo che è facile parlare degli zoppi, citando uno che zoppica,... non vi pare?

In oltre vorrei dire a Gianni e a tutti coloro che sostengono il Sabato e parte della vecchia legge,
che sia i dieci comandamenti, che il Sabato, facevano parte della legge di Mosè.

NOI SIAMO CRISTIANI,... E SIAMO SALVATI PER GRAZIA,... E NON PER LA LEGGE DI MOSE'.
Efesini 2:8,10 (Anche questo non me lo sono inventato io.)

A questo punto vorrei ricordare a Gianni, che la Vecchia Legge, cioè la legge di Mosè è stata abolita tutta da Gesù con la sua carne, e non in parte come si legge nei suoi studi. Efesini 2:14,16 (ne anche questo me lo sono inventato io)

In oltre non sta scritto in nessuna parte che la Vecchia Legge si divideva in tre punti, pratiche religiose, morali e cerimoniali, la legge era solo una, o si accettava tutta come era,... o niente, infatti bastava che una persona sgarrava in un sol punto della Legge, per macchiarsi su tutti i punti.

Vorrei anche dire a Gianni, che se un Cristiano vuole essere giustificato per la Legge di Mosè, come lui va predicando, VIENE SCADUTO DALLA GRAZIA, in quanto sia il Sabato che i dieci comandamenti fanno parte della Legge di Mosè. Galati 5:4,6 (non mi pare di essermi inventata anche questo.)

Oggi la vera Legge di Dio, non è più la Legge di Mosè, Ebrei 8:1 fino al 13 (Non l'ho inventato io)

La vera Legge di Dio oggi è l'osservanza dei comandamenti di Gesù e sono:

Giovanni 15:9 fino al 17
Romani 13:8 fino al 10
1Giovanni 2:23,24
1Giovanni 1:20

Perciò come potete notare, qui non c'è niente da inventarsi, gia è stato tutto inventato. Lella
Ultima modifica di Lella il mercoledì 3 dicembre 2014, 17:22, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Gianni »

Lella cara, in crociera ti ho pensato: c’era un nutrito gruppo di croceristi provenienti da Nettuno; è stato bello ricordare con loro i luoghi che tanto ho amato nella mia infanzia. :-)
Ora veniamo alle tue obiezioni. Vediamole.
Dici che non sta scritto da nessuna parte che i discepoli di Yeshùa non sono sotto i Comandamenti? Leggi qui: “Questo è l'amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. - 1Gv 5:3.
Dici che non sta scritto da nessuna parte che i discepoli osservavano il sabato? Considera quanto segue.
Dopo tre interi giorni che Yeshùa era morto, all’albeggiare del primo giorno della settimana (per noi la domenica), alcune sue discepole si recarono alla sua tomba. Il racconto dice: “Il sabato, naturalmente, si riposarono secondo il comandamento. Il primo giorno della settimana, andarono molto presto alla tomba” (Lc 23:56;24:1). Chi scrive è Luca, un gentile (Col 4:10,11,14), e scrive queste cose verso il 56-58 della nostra èra, ovvero dopo più di venticinque anni dopo la morte di Yeshùa. Non dovrebbe preoccuparsi di giustificare il riposo sabatico magari spiegando che ai quei tempi ancora vigeva, se questo non fosse stato più praticato? Non solo non lo fa, ma si preoccupa di specificare che le donne ubbidirono “secondo il comandamento”. Si noti però il suo commento: “Naturalmente, si riposarono secondo il comandamento”.
Durante il terzo viaggio di Paolo (siamo ben oltre il 50 della nostra èra), poco più di due decenni dopo la morte di Yeshùa, Paolo rispetta il sabato con altri discepoli gentili. Vediamo l’episodio. Luca narra: “Il primo giorno della settimana [la nostra domenica], quando eravamo radunati per prendere un pasto, Paolo discorreva con loro [con i discepoli di Troas, una città portuale dell’Asia Minore, l’attuale Turchia], poiché sarebbe partito il giorno seguente; e prolungò il suo discorso fino a mezzanotte. E c’erano parecchie lampade” (At 20:7,8). Il “prendere un pasto” si riferiva alla cena (pasto serale), dato che Luca specifica che “c’erano parecchie lampade”; oltretutto dice che Paolo “prolungò il suo discorso fino a mezzanotte”. Era quindi sera, dopo il tramonto. Va ricordato che per gli ebrei il giorno terminava al tramonto e dopo il tramonto ne iniziava uno nuovo. Luca specifica che era “il primo giorno della settimana”. Era quindi appena trascorso il sabato quando si misero a tavola e c’erano molte lampade. Paolo parlava con i fratelli di Troas e si dilungò fino a mezzanotte. Ora vediamo cosa fecero i compagni di Paolo mentre lui si attardava a Troas: “Ora noi [Luca, che scrive, e altri compagni di Paolo], andati avanti sulla nave, salpammo per Asso, dove intendevamo prendere a bordo Paolo, poiché, dopo aver dato istruzioni in tal senso, egli stesso intendeva andare a piedi” (At 20:13). In pratica accadde questo: Paolo e i suoi compagni trascorsero il sabato con i credenti di Troas. Poi la sera, terminato il settimo giorno (sabato) e iniziato ormai il primo (nostra domenica, per loro giorno feriale e lavorativo), si misero a tavola e pranzarono e poi, secondo le istruzioni di Paolo, i suoi compagni partirono per nave alla volta di Asso e lui si trattenne a Troas per raggiungerli poi a piedi ad Asso. Tutti, di sabato, si erano fermati per il riposo.
Altri riferimenti all’osservanza del sabato:
“Essi [Paolo e i suoi compagni], entrati nella sinagoga in giorno di sabato, si misero a sedere. […] Or quando uscivano, la gente supplicava di parlare loro di queste cose il sabato seguente. […] Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la parola”. - At 13:14, 42,44.
“Il giorno di sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove pensavamo ci fosse un luogo di preghiera”. - At 16:13.
Dopo essere giunto a Corinto, Paolo conosce Aquila e Priscilla, sua moglie. “E andò da loro e siccome erano dello stesso mestiere restò nella casa, e lavoravano, […], comunque, ogni sabato pronunciava un discorso nella sinagoga”. - At 18:2-4.
“Secondo la sua abitudine, Paolo entrò da loro e per tre sabati ragionò con loro dalla Scritture”. - At 17:2.
Tutta la chiesa di Yeshùa osservò sempre la Legge. Come poteva essere diversamente? Parlando di sé e di Dio, Yeshùa disse che “il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente” (Gv 5:19). L’atteggiamento di Yeshùa verso la Legge di Dio (che i suoi discepoli devono imitare) era quindi quello stesso di Dio. E “il Signore si è compiaciuto, per amore della sua giustizia, di rendere la sua legge grande e magnifica”. - Is 42:21.

Se per te la profezia ha valore, leggi qui: “Lo straniero che si è unito al Signore non dica: ‘Certo, il Signore mi escluderà dal suo popolo!’” (Is 56:3); “Anche gli stranieri che si saranno uniti al Signore per servirlo, per amare il nome del Signore, per essere suoi servi, tutti quelli che osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo e si atterranno al mio patto, io li condurrò sul mio monte santo e li rallegrerò nella mia casa di preghiera; i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli” (Is 56:6,7). Tutto questo accade ora, perché il versetto 1 di Is 56 afferma: “La mia salvezza sta per venire e la mia giustizia per essere rivelata.” E Paolo dice: “Ecco, ora è il giorno della salvezza”. - 2Cor 6:2.

Se hai altri passi da esaminare, Lella, presentali. Ma, ti prego, uno solo per volta. Vedi, infatti, come ho dovuto scrivere lungamente per trattare diverse cose insieme. Grazie.
Lella
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Re: Il vero SABATO

Messaggio da Lella »

Caro Gianni, non sono una cretina, ne tanto ignorante come io voglio sembrare.

Tu mi hai portato solo tutte supposizioni ma niente di chiaro e preciso che specificasse che di Sabato stavano facendo il culto.

Specialmente quando l'apostolo Paolo si recava di Sabato al Tempio,... ma mica andava per osservare il Sabato,... andava per mettere in atto la sua strategia di predicazione del Vangelo.

Dimmi Gianni, se Paolo non ci sarebbe andato di Sabato a predicare il Vangelo, quando ci sarebbe andato, se gli altri giorni il popolo lavorava?

E poi,...non puoi dire che stavano osservando il Sabato, ogni volta che leggi la scritta Sabato.

Ma come,...una volta mi riprendesti perchè ti portavo sempre la scritta, "IO SONO" ogni volta che Gesù pronunciava questa parola per esaltare la sua Deità.

Ti ricordi cosa mi dicesti?

Ma Lella non puoi dire ogni volta che Gesù diceva "IO SONO" sta dicendo di essere Dio, non si interpreta la Bibbia così.

Ma come,....con te per portare avanti i Sabati funziona questo sistema,... e con me per portare avanti la Deità di Cristo non funziona?

Perdonami Gianni con tutto il rispetto che ho per te, ma c'è qualcosa che non mi convince in quello che dici.

E poi quella di Atti 20:7 è la più grave frescaccia che tu possa aver detto, in quanto addirittura parla che si erano riuniti il primo giorno della settimana per spezzare il pane.

Ma scusa Gianni il primo giorno della settimana non è la Domenica?

E allora il passo sta dando ragione a me e non a te. Lella
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