Non lo so.
Non mi è chiaro cosa intendi nell’ultima parte del commento del verso in questione nel link che hai postato, in tale parte dici: “Osserviamo bene la parola ebraica: כארי. Si noti l’ultima lettera: י. È facile confondere questa lettera con quella simile ו:
י (lettera yod), “y” - ו (lettera vav), “u/o”. Ora, se si mette la vav (ו) al posto della yòd (י), si ottiene: כארו (kaarù), che deriva dal verbo karàh, “bucare”. Si veda Sl 40:6: “Apristi questi miei orecchi” (TNM), in cui il verbo tradotto “apristi” è nell’ebraico כּרית (karìta): “forasti” (la lingua ebraica, sempre concreta, ha l’immagine del forare gli orecchi per intendere il nostro “aprire”). Si tratta proprio del verbo karàh, “bucare”. Sembra quindi un errore di copiatura. Però … un sospetto viene. Forse non si tratta di un errore, ma di un’intenzionale manomissione del copista ebreo per eliminare il verbo karàh (“forare”) in cui i discepoli di Yeshùa trovarono una profezia riferita alle mani e ai piedi del messia. È solo un sospetto.",
qual è l’ipotetica intenzionale manomissione che intendi in tale parte?
Non affermo che il termine “כארו"” non significa nulla (non so se abbia qualche significato), quando ho chiesto se tu fossi concorde nell'affermare che tale termine non significa nulla intendevo concorde con chi afferma che tale termine non significa nulla (ad esempio con chi ha scritto l’articolo che ho postato).
Non ho domandato se fosse possibile ciò ma ho domandato se lo ritenessi possibile tu.
Non ho capito cosa intendi...