E luce fu

Segreto
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Buonasera Gianni e Noiman.
Come vedreste i primi tre versetti di genesi tradotti così?

Genesi 1:1
בְּרֵאשִׁית, בָּרָא(בְרֹא?) אֱלֹהִים, אֵת הַשָּׁמַיִם, וְאֵת הָאָרֶץ.

Nel principio del risanare di Elohim gli Sciamajim e la Eretz, ...

Genesi 1:2
וְהָאָרֶץ, הָיְתָה תֹהוּ וָבֹהוּ, וְחֹשֶׁךְ, עַל-פְּנֵי תְהוֹם; וְרוּחַ אֱלֹהִים, מְרַחֶפֶת עַל-פְּנֵי הַמָּיִם.
e la Eretz, essendosi presentata nullità, essendo vuoto e oscurità sopra le facce dell'abisso, il ruhha di Elohim (aria, atmosfera) comincia a librarsi sopra le facce delle acque.

Genesi 1:3
וַיֹּאמֶר אֱלֹהִים, יְהִי אוֹר; וַיְהִי-אוֹר.
Ed esclamerà, Elohim: "Si presenterà luce".
E si presenterà luce,

Dandone una mia spiegazione direi con parole meno letterali:

"All'inizio del risanamento , da parte di Elohim, degli Sciamajim e della Eretz,
la Erezt , essendosi presentata ad essere inesistente, e quindi essendoci vuoto e oscurità sopra le facce dell'abisso, Il Ruhhà di Elohim comincia a librarsi da sopra la superficie delle acque, e di seguito a ciò Elohim esclamerà: "Si presenterà luce". e si presenterà luce"

Credo che questi tre versetti siano strettamente correlati perché spiegano in manierà sequenziale come si sia presentata la luce visibile, e le condizioni che si sono susseguite affinché egli arrivasse ad essere visibile.

All'inizio del versetto 1 ho spontaneamente modificato la vocalizzazione בָּרָא בְרֹא andando quindi dal perfetto all'infinito costrutto. Con ciò si risolverebbe il dilemma che la Erezt e gli Sciamajim del primo versetto di Genesi sono gli stessi Sciamajim e Erezt del 2° e del 3° giorno creativo.

Cosa ne pensate? 😃. Cantonata...?😅
noiman
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Re: E luce fu

Messaggio da noiman »

Mah! direi di si
Noiman
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Perché Noiman pensi che sia errato? Quali errori vedi che io non capisco?
Se potresti darmi una spiegazione più esaustiva lo gradire🙏
noiman
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Re: E luce fu

Messaggio da noiman »

secret..... Mah
Segreto
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Buongiorno. Noiman.
Quindi secondo te avrei preso una cantonata e no sai darmi una spiegazione del perché?
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Gianni
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Re: E luce fu

Messaggio da Gianni »

Segreto, ti do anche il mio parere, che hai chiesto. Io non sono perplesso, come Noiman; sono proprio contrariato.

Già tradurre “nel principio” tradisce il testo. Si potrebbe anche discutere sul senso da dare al prefisso be, ma sempre be rimane: non puoi trasformarlo in ba e tradurlo “nel”.

Parti poi con un atto divino molto negativo: Dio che risana. Anzi, doppiamente negativo: Dio risana la terra che si era presentata (presentata?) molto male. E ciò come si attuerebbe? Con lo spirito che ‘comincia a librarsi sopra le facce delle acque’!?
In questo modo fai iniziare la Bibbia con un non senso carico di negatività.
Domanda: che ne hai fatto del verbo barà, “creò”?
Se diamo al termine rùakh il senso che ha, ovvero “vento”, abbiamo nei primi due versetti la scena di insieme iniziale: In principio Dio creò i cieli e la terra, e la terra divenne … e un vento divino si muoveva sulla superficie delle acque.
La traduzione “divenne” è obbligata dal fatto che nel Tanàch è detto altrove che Dio non creò la terra in quel modo.

Al v. 3 la creazione è descritta secondo il modo concreto e non astratto ebraico: come per un artigiano che si mette all’opera, la prima cosa da fare è accendere una luce.
Segreto
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Buonasera Gianni volevo dare un mio parere sui termini che hai elencato
Partendo da bereshit

Genesi 1:1:
בְּרֵאשִׁית בָּרָא אֱלֹהִים אֵת הַשָּׁמַיִם וְאֵת הָאָרֶץ

Qui abbiamo la vocalizzazione bereshit e dovrebbe essere tradotto "In principio" in forma assoluta e non costrutta "Nel principio di..."

Geremia 26:1:
בְּרֵאשִׁית מַמְלְכוּת יְהוֹיָקִים בֶּן־יֹאשִׁיָּהוּ מֶלֶךְ יְהוּדָה הָיָה הַדָּבָר הַזֶּה מֵאֵת יְהוָה לֵאמֹר

Questo versetto comincia con la stessa parola bereshit con la stessa identica vocalizzazione, ma in questo caso è costrutto perchè è tradotto "Nel principio del regno di Joachim" ed è costrutto

Geremia 27:1
בְּרֵאשִׁית מַמְלֶכֶת יְהוֹיָקִם בֶּן־יֹאושִׁיָּהוּ מֶלֶךְ יְהוּדָה הָיָה הַדָּבָר הַזֶּה אֶל־יִרְמְיָה מֵאֵת יְהוָה לֵאמֹר

Si ripete la stessa identica cosa: "Nel principio del regno di Joachim" che è costrutto

in Geremia 28:1
וַיְהִי בַּשָּׁנָה הַהִיא בְּרֵאשִׁית מַמְלֶכֶת צִדְקִיָּה מֶלֶךְ־יְהוּדָה בַּשָּׁנָה הָרְבִעִית בַּחֹדֶשׁ הַחֲמִישִׁי אָמַר אֵלַי חֲנַנְיָה בֶן־עַזּוּר הַנָּבִיא אֲשֶׁר מִגִּבְעוֹן בְּבֵית יְהוָה לְעֵינֵי הַכֹּהֲנִים וְכָל־הָעָם לֵאמֹר

Abbiamo sempre bereshit che tradotto è: "nel principio del regno di Sedechia" ed è costrutto

In Geremia 48:34
אֲשֶׁר הָיָה דְבַר־יְהוָה אֶל־יִרְמְיָהוּ הַנָּבִיא אֶל־עֵילָם בְּרֵאשִׁית מַלְכוּת צִדְקִיָּה מֶלֶךְ־יְהוּדָה לֵאמֹר
Anche qui abbiamo un bel bereshit che tradotto: "Nel principio del regno di Sedechia", ed è anch'esso un costrutto.

Ora se di cinque versetti dove appare la stessa parola bereshit, 4 versetti sono al costrutto e 1, in Genesi 1:1, appare in forma assoluta, penso che ci sia qualcosa che non torna. Quindi ipotizzando che in Genesi 1:1 "bereshit" è al costrutto, andrebbe tradotto anch'esso "Nel principio di...".
Il problema sussiste quando il verbo ברא viene vocalizzato al perfetto "barà", ma le stesse consonanti potrebbero essere vocalizzate all'infinito costrutto "bero".
Verrebbe quindi una tradizione più fluente e verosimile: "Nel principio del creare (preferisco risanare), di Elohim, Sciamajim e Erezt, ...(La frase continua e si lega al versetto 2 , ecc)
Scusami se ho dato questa impressione, ma non vedo questa negatività.
Segreto
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Riguardo la Eretz non credo che ci sia nulla di male a spiegarne la sua condizione quando Elohim inizio a fare Sciamajim e Eretz, perché semplicemente la Eretz(nome dell'asciutto) si presentava ad esssere un nulla , quindi inesistente, e invece di essa, sopra le acque vi era solo il vuoto e l'oscurità. Questo è plausibile perchè come sappiamo la Erezt fuoriesce dalle acque il 3° giorno.
Segreto
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Re: E luce fu

Messaggio da Segreto »

Riguardo al Ruack, dalla sua radice רוח, si costruiscono i verbi come "spaziare", "occupare uno spazio, ecc. Dal mio pensiero, chi meglio può spaziare librandosi dalla superfice delle acque? L'aria che , formatasi da vapori delle acque primordiali, hanno dato luogo alla nostra atmosfera, e di conseguenza hanno permesso, come scientificamente provato, la formazione della luce visibile, per rifrazione, con le molecole dell'aria. Se non avessimo l'atmosferà, che è uno speciale filtro, e potremmo sopravvivere, ad occhio nudo vedremo solo il buio, perché le potenti onde energetiche degli astri non rientrerebbero nello stretto spazio elettromagnetico che permette la luce visibile. Immaginiamo di stare al buio in un ambulatorio dove ci sono macchine che emettono raggi x, e lampade UV, e magari qualche forno microonde acceso😅, la stanza rimarrebbe buia perché queste energie non rientrano con precisione nello spettro della luce visibile, eppure i generatori di energia sono presenti , e l'energia permea la stanza, ma non sono visibili al nostro occhio. Queste onde vengono emanate dagli astri, con l'aggiunta dei potenti raggi gamma. Se non avessimo la nostra atmosfera che, calibrata con precisione divina, filtra queste onde, staremo al buio e in più ci arrostiremo bene bene.
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Gianni
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Re: E luce fu

Messaggio da Gianni »

Segreto, la tua ricostruzione col costrutto è anche possibile (mi sembra ne abbia parlato anche Noiman qualche anno fa), ma si dovrebbe correggere il testo masoretico. Certo questo non è in teoria inviolabile, ma stiamo parlando dei masoreti, non di enigmisti della domenica.

Osservando che la tua presentazione è negativa va aggiunto che è problematica. Se traduci ‘nel principio del risanare’ presenti una situazione negativa che ha bisogno di essere risanata. E rimarrebbero poi questioni irrisolte: chi creò? Dio o qualcun altro? E se Dio, perché dovette risanare?
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