Infine parli della fede... apri un mondo: Fede in cosa? in chi? cosa significa avere fede? come avere fede?
Janira ti risponde Paolo; anche a lui fecero la stessa domanda e lui replica: Atti 16, 31 Ed essi risposero: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia».
Perchè credere nel Signore Gesù ?
Perchè Lui era ed E' IL Salvatore del mondo, e la fede era da riporre in LUI che è IL Signore il Figlio di Dio, morto per i peccati di tutta l'umanità, ed E' risorto per la loro redenzione e riconciliazione col Padre, per il perdono dei peccati.
Questo è il vangelo predicato da Paolo e gli apostoli tutti. Gv. 3, 18 Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.
La predicazione di Paolo è incentrata tutta sul Figlio di Dio "noi predichiamo Cristo" affinchè chiunque in LUI credere non perisca nel Giudizio di Dio.
Grazie Luigi, so bene qual è il tuo punto di vista. Oggi io ho una visione un po' diversa, che io definisco interpretazione spirituale delle Scritture Greche. Dal mio punto di vista, è il Logos/Luce la forza che il Creatore ha donato all'uomo affinchè possa ravvedersi e correggersi. Credere in Yeshua per me significa credere in ciò che ha conseguito grazie al Logos e imitarlo, cioè chiedere che grazie alla Luce io possa ravvedermi, essere corretta e nascere da Dio e ricevere la fede.
Come Paolo dice ( ricordami tu per favore il versetto), la Torah è un precettore per arrivare alla fede. Questo per me significa che all'inizio non possiamo fare altro che lavorare per noi stessi, mettendo in pratica le azioni che riteniamo necessarie per attirare la Luce/Logos. Solo perseverando, arriveremo alla fede, cioè a lavorare per la contentezza del Creatore.
Luigi caro, il titolo accademico che secondo te Gianni sfoggia è il titolo dei grandi della Chiesa, e sai si quale chiesa mi riferisco. E ingannevole usare la parola “sfoggio” che sembra attribuita a Gianni ….. siamo di nuovo da capo e invece dello studio ci risiamo con la religione , questo lo comprendiamo tutti se leggiamo il post di oggi di Luigi di quanto hai dichiarato:
da Luigi » martedì 23 luglio 2024, 12:06
Smetti di fare sfoggio di titoli accademici, come se , solo gli eruditi accademici comprendessero le scritture e considera ciò che Paolo scrive in 1Corinzi 1,27.
credi nel messaggio del vangelo della Grazia di Gesù che è morto pure per i tuoi peccati, e risorto pure per la tua riconciliazione;
credi in LUI come tuo Signore e Salvatore come scrive l'apostolo Paolo; piega a Lui le tue ginocchia in santa devozione,
Poi chiedi al Padre che ti faccia conoscere Chi E' veramente IL Suo proprio Figlio ,come recita Matteo 11, 26-28,
e così sarai discepolo Suo come Paolo
Saluti.
Nessuno deve piegare le ginocchia e trovo anche sconveniente l’utilizzo di maiuscole e l’incitamento alla preghiera, questo lo devi fare nella tua chiesa e non qui.
Con franchezza
Noiman
E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità.
(Rileggendo ora concordo con Gianni, la sua gloria è riferita a Yeshua, ma poi questa gloria viene identificata con la gloria dell'unigenito: qui per me Giovanni parla del Logos/Luce, piena di grazia e verità.)
15 Giovanni testimoniò di lui e gridò, dicendo: «Questi è colui del quale dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me"». 16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia.
(Qui Giovanni pone l'attenzione sulla pienezza di Yeshua: immagino che il termine sia sempre lo stesso- Gianni me lo ricorderesti tu il termine greco( portare al colmo)? Yeshua è colmo del Logos/Luce, essi sono come una cosa sola, perciò Giovanni dice che anche se l'uomo Yeshua viene dopo di lui, il Logos che lo ricolma veniva prima di lui. E questa pienezza viene trasmessa da Yeshua ai suoi discepoli sotto forma di grazia su grazia)
17 Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.
(Il Logos/Luce è stato manifestato nella Torah scritta grazie a Mosè -che ovviamente era ricolmo anche lui della Luce, altrimenti non avrebbe potuto scrivere nulla di rivelato- ,
per mezzo di Yeshua la grazia e la verità -del Logos/Luce e quindi del Creatore- sono stati rivelati direttamente.)
Ora, non vi pare meraviglioso tutto questo? Io più lo rileggo e più mi emoziono... perché tutto questo per la saggezza ebraica è la volontà del Creatore per ogni singolo individuo sulla Terra. Tutti prima o poi raggiungeranno questa pienezza e saranno ricolmi del Logos/Luce.
Una piccola premessa: avevo già evidenziato che Janira ha l’approccio giusto: legge il testo biblico, si pone domande e lo analizza.
Ho rimarcato questo metodo, che è quello della biblistica, per invitare Luigi a seguirlo. Se riesce ad uscire, per il tempo necessario all’analisi, dal condizionamento religioso per entrare nei panni di chi esamina il testo senza partito preso, credo che potrà avere una prova pratica di analisi biblica. Nel rispondere a Janira, seguirò io stesso, insieme a lei, lo stesso metodo d’analisi.
Sempre come premessa, indico quali sono gli stupenti necessari:
- Il testo critico più affidabile del prologo giovanneo;
- Il vocabolario greco;
- La conoscenza del greco giovanneo: pensiero ebraico di Giovanni espresso in grecò koinè.
Non guasta – lo dico soprattutto per Luigi – un buon vocabolario di italiano.
Iniziamo. Janira si sofferma su Gv 1:14: “E la Parola si è fatta carne ed ha abitato fra di noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verità”.
Per prima cosa occorre sapere di cosa Giovanni sta parlando. La riposta è semplicissima: sta parlando della “parola”. Domandare di chi si tratta è già fuorviante. La “parola”, in greco lògos (che è maschile), indica ciò che dice il vocabolo stesso: “parola”! A Luigi che si è stupito perché ho detto che si tratta di una cosa e non di una persona, rivolgo l’invito a consultare il vocabolario di italiano e fare l’analisi grammaticale del termine. Si tratta di un nome comune di cosa, alla pari di sedia, tavolo, voce e così via. Giovanni spiega che la “parola” di cui sta parlando era “in principio”, era conforme a Dio ed era Dio. Il chiaro collegamento con Genesi lo abbiamo già spiegato e collima alla perfezione: “in principio” Dio creò parlando: diceva il nome delle cose e queste iniziavano ad esistere. Che si tratti della parola divina lo afferma anche Sl 33:6: “I cieli furono fatti dalla parola del Signore, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca”. Si noti il parallelismo “parola del Signore” = “soffio della sua bocca”. Su cos’è la parola di Dio non ci sono dubbi.
In 1:4 è detto che in essa, nella “parola” divina, era la vita, e la vita era la luce degli uomini. Il v. 14 segna un’evoluzione: la parola divina si è fatta carne (e non si è incarnata!) e per un po’ ha posto la sua tenda sulla terra, tra gli uomini.
L’allusione è all’uomo Yeshùa figlio di Miryàm. I Profeti erano stati la “bocca di Dio”: Dio parlava tramite loro. Ora c’era un profeta che diceva sempre e solo la parola di Dio. Giovanni parla di “pienezza” da cui abbiamo ricevuto grazia su grazia (v. 16). E sì, ha intuito bene Janira: il termine greco è plèroma, che indica una pienezza fino all’orlo, una pienezza traboccante. Janira dice che questa pienezza viene trasmessa da Yeshùa, e ha ancora ragione. C'è solo da aggiungerere che tale pienezza di Yeshùa fu Dio a donargliela.
Grazie Gianni per la tua risposta. Voglio essere sincera, ho scritto di nuovo qui perchè i vostri ultimi messaggi mi avevano suscitato di nuovo il desiderio di "dimostrare" a me stessa che Yeshua e il suo insegnamento sono compatibili con i miei studi attuali. Leggendo ciò che Giovanni dice del Logos, non può non risaltare l'affinità con ciò che la Saggezza della Ricezione dice della Luce.
Così mi è nata questa idea: e se fosse il Logos al centro di tutto il Nuovo Testamento? Se la salvezza di cui si parla dipendesse da questo Logos? Stranamente mi sono trovata a verificare quello che dice Luigi: quando si parla nel Nuovo Testamento di Figlio Unigenito, potrebbe riferirsi al Logos?
Sarebbe tutto molto più coerente con la saggezza della Kabbalah. Spesso Yeshua parla di sè come lo strumento di salvezza, la verità, fonte di acqua viva. Ma tutto ciò non può essere riferito alla sua umanità, ma a quella pienezza di cui abbiamo parlato e che abbiamo detto essere/derivare dal Logos. Qui sul forum conoscete a fondo le Scritture: magari potreste aiutarmi anche portando versetti che confutano questa interpretazione. Non voglio però turbare nessuno con questa ricerca, perchè è ovvio che Yeshua perderebbe il suo ruolo salvifico per cederlo al Logos/Luce( ed è anche questo il motivo per cui per un po' ho esitato a scrivere)
TU SCRIVI ...''' Non voglio però turbare nessuno con questa ricerca, perchè è ovvio che Yeshua perderebbe il suo ruolo salvifico per cederlo al Logos/Luce( ed è anche questo il motivo per cui per un po' ho esitato a scrivere)..
Yeshua ,non perde il suo ruolo ,..per cederlo al ''LOGOS '' ,LUCE .... '''....NO Yeshua. e' LA LUCE ..
La luce è il principio della creazione (Gen 1-2):
La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta...
Janira, concordo con Stella: tu non turbi nessuno. Sei in forum di discussioni bibliche. Solo nelle chiese ci si turba se si esce dal coro del credo che vi viene professato.
Prima di affrontare la questione che hai posto faccio un’osservazione di carattere generale. Qualsiasi linea di pensiero si segua, si troverà sempre nella Bibbia un qualche aggancio. Ve lo trovano perfino gli ufologi e gli evoluzionisti, solo per citare due campi dello scibile umano alquanto distanti dalla Sacra Scrittura. Non fa quindi stupore, a maggior ragione, che nella saggezza della Qaballah si trovino agganci con la Sacra Scrittura.
Ciò detto, mi pare si faccia molta confusione tra lògos, luce, Yeshùa e figlio unigenito. Cerchiamo di fare ordine e chiarezza.
Lògos. Sl 33:6 è inequivocabile: “I cieli furono fatti dalla parola del Signore, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca”. Il parallelismo “parola del Signore” = “soffio della sua bocca” non lascia dubbi che la parola-lògos di Dio è la parola parlata. Non una persona, ma la parola parlata da Dio e di Dio. Questa verità è riaffermata in Eb 11:3: “Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio”. Dio stesso afferma in Dt 32:39: “Ora vedete che io solo sono Dio e che non vi è altro dio accanto a me”.
La parola-lògos non è una persona divina; non ha una sua propria attività. È la parola di Dio, connaturata a Dio.
Luce. Giovanni afferma: “Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre” (1Gv 1:5). In 2Cor 4:6 è detto: “Il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo”.
Mettiamo ordine nel nostro pensiero, adeguandolo a quello biblico. Dio, che è luce, è la fonte della luce. Colui che fa brillare la luce della conoscenza nelle nostre menti è Dio, come è di Dio la gloria. E Yeshùa? Lui, che riflette la luce della conoscenza della gloria di Dio, poté dire: “Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo” (Gv 9:5). Anche i suoi discepoli possono diventare figli della luce: “Mentre avete la luce, credete nella luce, affinché diventiate figli di luce”. - Gv 12:36.
Luce-vita. Il Sl 36:9, inneggiando a Dio, recita: “In te è la fonte della vita e per la tua luce noi vediamo la luce”.
Yeshùa. In 1Tm 3:16 Paolo traccia l’intera storia di Yeshùa: “Colui che è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato fra le nazioni, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria”. L’intera vicenda di Yeshùa inizia su questa terra, con la sua nascita come nuovo Adamo, e termina con la gloria celeste.
Giovanni dichiara in Gv 17:3: “Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. C’è un “solo vero Dio”, uno solo, e Yeshùa è il Messia di Dio.
Unigenito, monoghenès (μονογενής). Lo era Isacco, figlio di Sara. Umanamente, non lo fu Yeshùa, che aveva fratelli e sorelle. In Gv 1:14 si parla della gloria di Yeshùa, definita “come di unigenito dal Padre”. In Gv 3:16 è definito direttamente figlio unigenito di Dio. In Gv 1:18 è detto che Yeshùa “che è nel seno del Padre”. Questa strana espressione, che trae origine dalla disposizione dei commensali a tavola (si veda la parabola di Lc 16:22,23), indica il posto di maggior favore. Come Giovanni era il favorito di Yeshùa (cfr. Gv 13:23,25;21:20), Yeshùa era il favorito di Dio.
Questi sono i chiari dati biblici. Ora ciascuno raffronti il suo credo con le verità bibliche su esposte e cerchi di capire se e fino a che punto il suo pensiero collima. Poi, si sa, ciascuno fa la sua scelta. C’è chi è attratto dal Buddismo, dall’Islam o da qualche filosofia. Sono libere scelte. La peggiore è però – e questa è una mia valutazione – aderire ad una religione “cristiana” pretendendo di piegare la Scrittura a quel credo.
per invitare Luigi a seguirlo. Se riesce ad uscire, per il tempo necessario all’analisi, dal condizionamento religioso per entrare nei panni di chi esamina il testo senza partito preso
Gianni, vedo che vuoi ignorare ciò che già scrissi;
che, io non ho fatto uno studio biblico per esserne condizionato.
Ho una testimonianza meravigliosa e per usare il termine di Janira ,ed emozionante;
gioiosa, che mi da allegrezza ineffabile, avendo realizzato Il Cristo come Il Signore, Il Salvatore per la mia vita, Il Figlio di Dio;
LUI mi ha perdonato, salvato, redento e Riconciliato col Padre per aver creduto in LUI.
Quindi nessun condizionamento.
Tu scrivi che La Parola "Logos" è la parola creatrice di Dio ed è per mezzo di essa sono state create tutte le cose . Mi scrivi che devo fare domande e te l'ha pongo.
Se è il Logos ad essere il mezzo di tutta la creazione,
come si concilia che altrove ,si legge che è per mezzo del Figlio di Dio Yeshùa che sono state create tutte le cose..?
Per mezzo di chi dunque ?
Del Logos oppure ,per mezzo del Figlio di Dio Yeshùa sono state create..?
Ottima domanda, Luigi. La risposta richiede però una conoscenza di base per entrare nel pensiero biblico-ebraico che non hai. Prova a cercare tu la risposta, ma senza usare frasi fatte.