Logos
Re: Logos
Nella saggezza ebraica viene anche detto che Il Messia è Luce, è una forza che corregge il desiderio di ricevere e che trasforma l'intenzione egoistica in altruistica, la ricezione in dazione.
Le Scritture Greche dicono che è Yeshua, in quanto Messia, che cancella il peccato degli uomini.
Mi pare evidente che fin dall'inizio il Logos e la Luce siano stati identificati con la Torah e poi con Yeshua. Ma il cristianesimo poi ha esaltato l'uomo Yeshua fino a farlo diventare Dio stesso.
Mi riviene in mente il nostro amico Tiger che distingueva tra Cristo e Yeshua: in effetti ora, se ad ogni termine viene associato il possibile significato "spirituale" anzichè quello letterale, quella affermazione ha senso.
Questa evoluzione ha avuto tante conseguenze, tra cui ad esempio togliere ogni responsabilità ad ogni singolo individuo per quanto riguarda la propria correzione. Yeshua insegna ai suoi discepoli di essere luce per il mondo, cosa significa questo? non potrebbe essere che ogni uomo deve fare ciò che Yeshua ha fatto, essere un rivestimento per la luce? Questo Logos, che ha parlato ai profeti, a Yeshua e poi a tanti maestri della Saggezza ebraica, non potrebbe essere "destinato" ad ogni singolo individuo che nasce su questa Terra?
Le Scritture Greche dicono che è Yeshua, in quanto Messia, che cancella il peccato degli uomini.
Mi pare evidente che fin dall'inizio il Logos e la Luce siano stati identificati con la Torah e poi con Yeshua. Ma il cristianesimo poi ha esaltato l'uomo Yeshua fino a farlo diventare Dio stesso.
Mi riviene in mente il nostro amico Tiger che distingueva tra Cristo e Yeshua: in effetti ora, se ad ogni termine viene associato il possibile significato "spirituale" anzichè quello letterale, quella affermazione ha senso.
Questa evoluzione ha avuto tante conseguenze, tra cui ad esempio togliere ogni responsabilità ad ogni singolo individuo per quanto riguarda la propria correzione. Yeshua insegna ai suoi discepoli di essere luce per il mondo, cosa significa questo? non potrebbe essere che ogni uomo deve fare ciò che Yeshua ha fatto, essere un rivestimento per la luce? Questo Logos, che ha parlato ai profeti, a Yeshua e poi a tanti maestri della Saggezza ebraica, non potrebbe essere "destinato" ad ogni singolo individuo che nasce su questa Terra?
Re: Logos
Sono pur sempre convinzioni su ciò che leggi; quindi diverse dalle mie
Tu affermi che «il Logos e Il Figlio unigenito sono la stessa Persona». Parti da un presupposto errato. Il lògos è una cosa, non una persona.
Che significa , il Logos è una cosa ?
Tutte le cose sono state create per mezzo del Logos.
Poi hai scritto varie inesattezze senza portare alcuna prova.
In 1:14 è detto che la parola (il lògos) “carne divenne e pose la sua tenda tra noi” e “noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre”. Come di unigenito, non di unigenito.
Il verso 14 , spiega che, il Logos è l'Unigenito Figlio di Dio Yeshùa, e chi legge lo comprende
Anche quì il verso continua e tu l'hai omesso, ed io lo riportoCome ciò avvenne lo spiega Eb 1:1,2: “Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio”.
Yeshùa è l’ultimo della serie dei profeti e per la sua fedeltà divenne Figlio di Dio quando Dio lo risuscitò.
che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.
Ecco afferma che il Figlio di Dio ,mediante Lui sono state create tutte le cose.
Quindi il Logos ed Il Figlio di Dio sono la stessa persona,
poichè mediante Questi , sono create tutte le cose.
Senno dovresti spiegare il paradosso che ne sorgerebbe
Re: Logos
Vorrei chiedere a Gianni che conosce il greco:
Gv 1:14
E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
Il termine "sua" è riferito a Logos, giusto? Secondo me l'unigenito dal Padre è il Logos. Il Logos/Luce è pieno di grazia e verità; il logos è nel seno del Padre, grazie al Logos possiamo conoscere il Padre, cioè il Creatore. Per mezzo di Yeshua in cui si è rivestito il Logos/Luce, " la grazia e la verità sono venute" (v. 17) e abbiamo conosciuto il Creatore.
Gv 1:14
E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.
Il termine "sua" è riferito a Logos, giusto? Secondo me l'unigenito dal Padre è il Logos. Il Logos/Luce è pieno di grazia e verità; il logos è nel seno del Padre, grazie al Logos possiamo conoscere il Padre, cioè il Creatore. Per mezzo di Yeshua in cui si è rivestito il Logos/Luce, " la grazia e la verità sono venute" (v. 17) e abbiamo conosciuto il Creatore.
- Gianni
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Re: Logos
Buongiorno a voi.
Rispondo per primo a Janira, non solo per galanteria ma perché mostra la giusta disposizione ponendosi domande atte ad indagare il testo biblico e senza anteporre convinzioni preconfezionate.
Gv 1:14, dunque. La domanda è se nella frase “la sua gloria” l’aggettivo “sua” è riferito al lògos. Alla risposta si arriva in modo logico seguendo il filo del discorso e rispettando la grammatica e la sintassi greche.
Partiamo dal v. 1: Giovanni, richiamandosi alla Genesi, afferma che “in principio c’era il lògos”. Questo vocabolo, maschile in greco, significa “parola”; Giovanni afferma anche che “la parola” era conforme a Dio ed era Dio. A togliere ogni dubbio che il riferimento è – detto alla buona, per capirci – a Dio che creò parlando c’è il v. 3 in cui è detto tutte le cose, nessuna esclusa, furono fatte “per mezzo autù”. Autù è il genitivo (= di) del pronome autòs (= “lui/lei/esso/essa”). È a questo punto che i traduttori trinitari iniziano a manipolare il testo, traducendo “di lui”. Con la loro dottrina preconcetta trasformano così una cosa, “il lògos”, in un lui, strumentalizzando il genitivo maschile autù. Se seguiamo la semplice logica giovannea che si rifà alla Genesi, è “per mezzo di esso [il lògos, in greco maschile]” che Dio creò tutto. I vv. 4 e 5, sempre in armonia con Genesi, affermano che en autò, “in esso”, nel lògos, era la vita e che la vita era la luce. Basta leggere Genesi per vedere che la prima volta che Dio parlo, “disse” e la luce venne all’esistenza.
Ed eccoci al v. 14: “Contemplammo la gloria autù”. Di chi? Questa affermazione viene dopo aver detto che il lògos, “la parola”, “carne divenne e pose la tenda tra noi”. Il riferimento è quindi alla gloria della parola fatta carne. Qui autù va perciò tradotto “di lui”. È di Yeshùa che ora, a questo punto, Giovanni sta parlando. In 2:11 dirà che con il suo primo miracolo Yeshùa rivelò la sua gloria. In 1:14 Giovanni fa un paragone e dice “gloria come di unigenito”.
Yeshùa non nacque figlio di Dio, ma lo divenne quando Dio lo risuscitò.
A Luigi non dedico molto spazio. Non mostra di essere propenso al ragionamento. Parte da una convinzione religiosa preconcetta e da quella non si smuove. Basta questa sua affermazione gratuita a mostrare tutta la sua illogicità e lo scempio della logica razionale: «Il Logos ed Il Figlio di Dio sono la stessa persona». Prima di tutto il lògos è una cosa, non una persona; secondariamente, il lògos non è un figlio di Dio ma la parola sapiente e creatrice di Dio.
Quanto a “unigenito”, non si pone neppure la questione paradossale in cui si cacciano i trinitari: se il lògos fosse una persona che sarebbe al contempo Dio e “Gesù”, come può essere “genito”? Dio avrebbe generato un’altra persona divina? Quando? E prima quante persone c’erano? Due, se includiamo lo spirito santo trasformato in persona? Siamo alla follia religiosa.
Rispondo per primo a Janira, non solo per galanteria ma perché mostra la giusta disposizione ponendosi domande atte ad indagare il testo biblico e senza anteporre convinzioni preconfezionate.
Gv 1:14, dunque. La domanda è se nella frase “la sua gloria” l’aggettivo “sua” è riferito al lògos. Alla risposta si arriva in modo logico seguendo il filo del discorso e rispettando la grammatica e la sintassi greche.
Partiamo dal v. 1: Giovanni, richiamandosi alla Genesi, afferma che “in principio c’era il lògos”. Questo vocabolo, maschile in greco, significa “parola”; Giovanni afferma anche che “la parola” era conforme a Dio ed era Dio. A togliere ogni dubbio che il riferimento è – detto alla buona, per capirci – a Dio che creò parlando c’è il v. 3 in cui è detto tutte le cose, nessuna esclusa, furono fatte “per mezzo autù”. Autù è il genitivo (= di) del pronome autòs (= “lui/lei/esso/essa”). È a questo punto che i traduttori trinitari iniziano a manipolare il testo, traducendo “di lui”. Con la loro dottrina preconcetta trasformano così una cosa, “il lògos”, in un lui, strumentalizzando il genitivo maschile autù. Se seguiamo la semplice logica giovannea che si rifà alla Genesi, è “per mezzo di esso [il lògos, in greco maschile]” che Dio creò tutto. I vv. 4 e 5, sempre in armonia con Genesi, affermano che en autò, “in esso”, nel lògos, era la vita e che la vita era la luce. Basta leggere Genesi per vedere che la prima volta che Dio parlo, “disse” e la luce venne all’esistenza.
Ed eccoci al v. 14: “Contemplammo la gloria autù”. Di chi? Questa affermazione viene dopo aver detto che il lògos, “la parola”, “carne divenne e pose la tenda tra noi”. Il riferimento è quindi alla gloria della parola fatta carne. Qui autù va perciò tradotto “di lui”. È di Yeshùa che ora, a questo punto, Giovanni sta parlando. In 2:11 dirà che con il suo primo miracolo Yeshùa rivelò la sua gloria. In 1:14 Giovanni fa un paragone e dice “gloria come di unigenito”.
Yeshùa non nacque figlio di Dio, ma lo divenne quando Dio lo risuscitò.
A Luigi non dedico molto spazio. Non mostra di essere propenso al ragionamento. Parte da una convinzione religiosa preconcetta e da quella non si smuove. Basta questa sua affermazione gratuita a mostrare tutta la sua illogicità e lo scempio della logica razionale: «Il Logos ed Il Figlio di Dio sono la stessa persona». Prima di tutto il lògos è una cosa, non una persona; secondariamente, il lògos non è un figlio di Dio ma la parola sapiente e creatrice di Dio.
Quanto a “unigenito”, non si pone neppure la questione paradossale in cui si cacciano i trinitari: se il lògos fosse una persona che sarebbe al contempo Dio e “Gesù”, come può essere “genito”? Dio avrebbe generato un’altra persona divina? Quando? E prima quante persone c’erano? Due, se includiamo lo spirito santo trasformato in persona? Siamo alla follia religiosa.
Re: Logos
Il testo Giovanneo è talmente elementare nella sua comprensione ,che non occorre certo fare sfoggio di chissà quale titolo accademico.
Il Logos è l'Unigenito Figlio di Dio "verso 14"
il Logos è la Luce
Mediante il Logos sono stare create tutte le cose , e questi ed altri attributi, sono riconducibili al Signore Cristo che è Il Figlio di Dio, e che LUI stesso lo attesta in più scritture quando discute coi farisei.
Mediante Il Logos sono state create tutte le cose secondo il prologo Giovanneo
Paolo scrive che mediante il Figlio di Dio Yeshùa sono state create tutte le cose, scrivendo altresì che Lui E' prima di tutte le cose create:
Colossesi 1, 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
Grande Verità riportata anche dallo scrittore della lettera agli Ebrei:
1,1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.[/i]
Quindi per ovvietà, Il Logos e Yeshùa il Figlio di Dio, sono la stessa Persona,
come pure il testo recita che Yeshùa E' prima di Tutte le cose create, per poterle creare.
Ti sbagli ,LUI stesso attesta di essere IL Figlio di Dio in Marco 14, 61-63 che riporto:
Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «Io sono..
ma a te non interessano le Sue parole, e quelle dello scrittore agli Ebrei 1,
che recita che Il Figlio è tale ,prima di venire nel mondo, e che mediante LUI furono creati i mondi; ripeto , a te non interessa cosa scrive l'agiografo.
Buttata così non ha senso; che significa "è una cosa" ?
Hai annullato la scrittura, secondo la quale, Il Logos-Yeshùa è L'unigenito Figlio di Dio
Ti suggerisco di restare alla pura sacra scrittura.
In Ebrei 1 , Il Padre afferma:
«Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»?
e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»?
Ora poichè Dio è Eterno, ecco che il Suo Generare il Proprio Figlio è fuori dal tempo.
Quindi , quando ?
Dall'eternità ,poiche Dio è Eterno, e che prima della creazione , ecco che Il Figlio era col Padre Suo, come recita Ebrei 1.
Lo Spirito santo, non è stato creato, Il Figlio-Logos non è stato creato, e ancor meno IL Padre.
Quindi sono da sempre.
Senno riportami scritture a riguardo.
Il Logos è l'Unigenito Figlio di Dio "verso 14"
il Logos è la Luce
Mediante il Logos sono stare create tutte le cose , e questi ed altri attributi, sono riconducibili al Signore Cristo che è Il Figlio di Dio, e che LUI stesso lo attesta in più scritture quando discute coi farisei.
Mediante Il Logos sono state create tutte le cose secondo il prologo Giovanneo
Paolo scrive che mediante il Figlio di Dio Yeshùa sono state create tutte le cose, scrivendo altresì che Lui E' prima di tutte le cose create:
Colossesi 1, 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati. 15 Egli è l'immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura; 16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie, principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.
Grande Verità riportata anche dallo scrittore della lettera agli Ebrei:
1,1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.[/i]
Quindi per ovvietà, Il Logos e Yeshùa il Figlio di Dio, sono la stessa Persona,
come pure il testo recita che Yeshùa E' prima di Tutte le cose create, per poterle creare.
Gianni scrive:
Yeshùa non nacque figlio di Dio, ma lo divenne quando Dio lo risuscitò.
Ti sbagli ,LUI stesso attesta di essere IL Figlio di Dio in Marco 14, 61-63 che riporto:
Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?» 62 Gesù disse: «Io sono..
ma a te non interessano le Sue parole, e quelle dello scrittore agli Ebrei 1,
che recita che Il Figlio è tale ,prima di venire nel mondo, e che mediante LUI furono creati i mondi; ripeto , a te non interessa cosa scrive l'agiografo.
Prima di tutto il lògos è una cosa
Buttata così non ha senso; che significa "è una cosa" ?
il lògos non è un figlio di Dio ma la parola sapiente e creatrice di Dio
Hai annullato la scrittura, secondo la quale, Il Logos-Yeshùa è L'unigenito Figlio di Dio
Dio avrebbe generato un’altra persona divina? Quando?
Ti suggerisco di restare alla pura sacra scrittura.
In Ebrei 1 , Il Padre afferma:
«Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato»?
e anche: «Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio»?
Ora poichè Dio è Eterno, ecco che il Suo Generare il Proprio Figlio è fuori dal tempo.
Quindi , quando ?
Dall'eternità ,poiche Dio è Eterno, e che prima della creazione , ecco che Il Figlio era col Padre Suo, come recita Ebrei 1.
E prima quante persone c’erano? Due, se includiamo lo spirito santo trasformato in persona? Siamo alla follia religiosa.
Lo Spirito santo, non è stato creato, Il Figlio-Logos non è stato creato, e ancor meno IL Padre.
Quindi sono da sempre.
Senno riportami scritture a riguardo.
Re: Logos
Grazie Gianni per la tua risposta.
Per me è fondamentale fare domande perché vorrei tanto capire meglio la compatibilità tra i miei studi e i testi delle Scritture Greche.
Fin dall'inizio alcuni versetti mi hanno "colpito", "emozionato" e, sarà una coincidenza" sono quelli che si avvicinano di più ai miei studi attuali.
Sarebbe poi interessante capire l'evoluzione di tutti questi concetti: perché oggi i cristiani credono determinate cose? È come un puzzle con i pezzi messi alla rinfusa.
Ancora non mi è ben chiaro il concetto di padre/figlio secondo l'interpretazione dei miei studi, ho letto che il figlio indica il frutto che proviene dal padre, quindi una specie di relazione causa-conseguenza.
Ma quello che mi è chiaro è che ogni essere umano ha la possibilità di divenire figlio di Dio:
Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. 11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Nuova Diodati
Il Logos/Luce è la forza che trasforma un uomo in figlio di Dio, solo per il fatto di averlo ricevuto.
La domanda è: come può un uomo ricevere il Logos/Luce?
Qui si differenziano le strade: il cristianesimo ha risposto in un modo, la saggezza ebraica ha tramandato la sua conoscenza per lo più in segreto fino ad oggi.
Ma qui sul forum mi interessa capire Yeshua cosa veramente intendesse con le sue parole.
Ha insegnato ai suoi discepoli come ottenere nuovi vasi, in cui ricevere questa abbondanza come era stato per lui?
Per me è fondamentale fare domande perché vorrei tanto capire meglio la compatibilità tra i miei studi e i testi delle Scritture Greche.
Fin dall'inizio alcuni versetti mi hanno "colpito", "emozionato" e, sarà una coincidenza" sono quelli che si avvicinano di più ai miei studi attuali.
Sarebbe poi interessante capire l'evoluzione di tutti questi concetti: perché oggi i cristiani credono determinate cose? È come un puzzle con i pezzi messi alla rinfusa.
Ancora non mi è ben chiaro il concetto di padre/figlio secondo l'interpretazione dei miei studi, ho letto che il figlio indica il frutto che proviene dal padre, quindi una specie di relazione causa-conseguenza.
Ma quello che mi è chiaro è che ogni essere umano ha la possibilità di divenire figlio di Dio:
Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. 10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. 11 Egli è venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, 12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà di uomo, ma sono nati da Dio.
Nuova Diodati
Il Logos/Luce è la forza che trasforma un uomo in figlio di Dio, solo per il fatto di averlo ricevuto.
La domanda è: come può un uomo ricevere il Logos/Luce?
Qui si differenziano le strade: il cristianesimo ha risposto in un modo, la saggezza ebraica ha tramandato la sua conoscenza per lo più in segreto fino ad oggi.
Ma qui sul forum mi interessa capire Yeshua cosa veramente intendesse con le sue parole.
Ha insegnato ai suoi discepoli come ottenere nuovi vasi, in cui ricevere questa abbondanza come era stato per lui?
Re: Logos
Anche in ciò che dice Luigi trovo delle affinità: il Logos proviene da Dio, ha la sua stessa natura, non è qualcosa che è stato creato dal nulla. Il Logos è stato emanato? È stato generato? Non so quale sia il termine più adatto... quello che non capisco è come poi si arrivi ad affermare che il Logos sia una persona.
Yeshua uomo era una persona, aveva pensieri ed emozioni differenti, magari in contrasto tra loro, poteva "cambiare" opinione, poteva arrabbiarsi, gioire, essere triste.
Possiamo davvero dire questo del Creatore e del Logos?
Non c'è cambiamento in essi.
Ma sarebbe interessante capire come debba avvenire questa trasformazione in un individuo: come può divenire da nato da carne a nato da Dio?
Alla fine Yeshua, il Logos e il Creatore sono diventati uno, nel senso che avevano tutti la stessa natura. Yeshua uomo è diventato simile a Dio grazie al Logos. Nella saggezza ebraica si dice che l'essere umano deve diventare Adam, simile a Dio.( dalla parola “Domeh (simile)).
Yeshua uomo era una persona, aveva pensieri ed emozioni differenti, magari in contrasto tra loro, poteva "cambiare" opinione, poteva arrabbiarsi, gioire, essere triste.
Possiamo davvero dire questo del Creatore e del Logos?
Non c'è cambiamento in essi.
Ma sarebbe interessante capire come debba avvenire questa trasformazione in un individuo: come può divenire da nato da carne a nato da Dio?
Alla fine Yeshua, il Logos e il Creatore sono diventati uno, nel senso che avevano tutti la stessa natura. Yeshua uomo è diventato simile a Dio grazie al Logos. Nella saggezza ebraica si dice che l'essere umano deve diventare Adam, simile a Dio.( dalla parola “Domeh (simile)).
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Re: Logos
Janira, per sapere perché oggi i cristiani credono determinate cose occorre far riferimento alla cosiddetta storia del cristianesimo, che ebbe il suo inizio nel secondo secolo con la chiesa ormai apostata. Quello del primo secolo non era cristianesimo (che neppure esisteva) ma giudaismo; la sinagoga-chiesa fondata da Yeshùa era, storicamente, una corrente all’interno del giudaismo. Morti gli apostoli, si inserirono quelli che Paolo chiamò “lupi rapaci”: stava sorgendo il cristianesimo, che nel terzo-quarto secolo divenne un’istituzione: la Chiesa Cattolica Romana, con le sue dottrine pagane (anima e trinità, per citarne due sole). Con la Riforma cambiò la gerarchia ecclesiastica, ma i protestanti si portarono dietro tutte le dottrine pagano-cattoliche. E innumerevoli sette protestanti fecero altrettanto.
Non è un puzzle con i pezzi messi alla rinfusa, ma il tentativo di creare un puzzle con pezzi che non si incastrano.
Dici bene, Janira: ogni essere umano ha la possibilità di divenire figlio di Dio. All’inizio lo era Adamo, che perse la sua relazione con Dio. Il nuovo Adamo, Yeshùa, lo divenne e, come dice la Scrittura, egli ha molti fratelli che saranno figli di Dio come lui.
La tua domanda su come può un uomo ricevere il Logos/Luce è mal posta. La parola di Dio, che è una lampada, già l’abbiamo. Sono stati i profeti, tra cui Yeshùa, a ricevere la parola di Dio. Oggi la possediamo nella Sacra Scrittura. La domanda vera è: riporremo fede?
Dici che ti interessa capire cosa Yeshùa veramente intendesse con le sue parole. Yeshùa era un giudeo, quindi puoi comprendere le sue parole solo in chiave ebraica. Il che ci riporta alla Scrittura.
Luigi, che devo dirti? Dici che il testo giovanneo è talmente elementare nella sua comprensione che non occorre certo fare sfoggio di chissà quale titolo accademico. Eppur,e sai, per sostenere la pagana trinità ci si sono messi altro che alti accademici! Vatti a leggere Agostino, Tommaso aquinate e tutti filosofi moderni trinitari: scoprirai tutte le acrobazie mentali, compresa la genialata di inventarsi le ipostasi, per sostenere l’insostenibile.
Come al solito, poi tu viri su altri versi: non hai perso il vizio di fare un minestrone creando confusione.
Tutti passi che citi a raffica possono essere compresi, ma in chiave ebraica. Ciò ti manca del tutto, Luigi.
Se almeno ti facessi domande! Tu stesso citi: “In questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi”. Prima domanda: ma se il Figlio è Dio, come è possibile che Dio lo costituisca erede?! Seconda domanda: cosa vuol dire “mediante il quale ha pure creato i mondi”? Cosa dice davvero il testo originale greco e, ritradotto in ebraico e nei concetti ebraici, cosa significa veramente?
Non è un puzzle con i pezzi messi alla rinfusa, ma il tentativo di creare un puzzle con pezzi che non si incastrano.
Dici bene, Janira: ogni essere umano ha la possibilità di divenire figlio di Dio. All’inizio lo era Adamo, che perse la sua relazione con Dio. Il nuovo Adamo, Yeshùa, lo divenne e, come dice la Scrittura, egli ha molti fratelli che saranno figli di Dio come lui.
La tua domanda su come può un uomo ricevere il Logos/Luce è mal posta. La parola di Dio, che è una lampada, già l’abbiamo. Sono stati i profeti, tra cui Yeshùa, a ricevere la parola di Dio. Oggi la possediamo nella Sacra Scrittura. La domanda vera è: riporremo fede?
Dici che ti interessa capire cosa Yeshùa veramente intendesse con le sue parole. Yeshùa era un giudeo, quindi puoi comprendere le sue parole solo in chiave ebraica. Il che ci riporta alla Scrittura.
Luigi, che devo dirti? Dici che il testo giovanneo è talmente elementare nella sua comprensione che non occorre certo fare sfoggio di chissà quale titolo accademico. Eppur,e sai, per sostenere la pagana trinità ci si sono messi altro che alti accademici! Vatti a leggere Agostino, Tommaso aquinate e tutti filosofi moderni trinitari: scoprirai tutte le acrobazie mentali, compresa la genialata di inventarsi le ipostasi, per sostenere l’insostenibile.
Come al solito, poi tu viri su altri versi: non hai perso il vizio di fare un minestrone creando confusione.
Tutti passi che citi a raffica possono essere compresi, ma in chiave ebraica. Ciò ti manca del tutto, Luigi.
Se almeno ti facessi domande! Tu stesso citi: “In questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi”. Prima domanda: ma se il Figlio è Dio, come è possibile che Dio lo costituisca erede?! Seconda domanda: cosa vuol dire “mediante il quale ha pure creato i mondi”? Cosa dice davvero il testo originale greco e, ritradotto in ebraico e nei concetti ebraici, cosa significa veramente?
Re: Logos
Gianni, io mi so dare risposta alla domanda che poni.Se almeno ti facessi domande!
Ma questo vale anche per te ..?
Tu scrivi che il Logos è una cosa , e ancora non hai risposto alla domanda che ti ho posto: Che significa il Logos è una cosa..?
Una cosa; quindi che cosa è..?
Poi non tieni conto che Il Logos è Luce e che Yeshùa è La Vera Luce.
Non tieni conto che il Logos è L'unigenito Figlio di Dio "Gv.1, 14", e che Yeshùa è L'unigenito Figlio di Dio; dunque stessa persona.
Quindi ti pongo altra domanda:
Tu dici che Yeshùa ha fatto la Sua comparsa nel mondo 2 millenni orsono e che prima non esisteva,
dunque, come spieghi che, in Ebrei 1, si legge che mediante LUI IL Figlio , sono stati creati i mondi..?
Altra domanda:
Tu dici che Il Logos e Yeshùa non sono la stessa persona,
dunque mediante chi sono state create tutte le cose ?
Mediante il Logos "Gv. 1, 3" , oppure mediante IL Figlio di Dio Yeshùa "Ebrei 1, 1-3; Colossesi 1, 16-17" ?
Chissà se risponderai
Infine ti do una dritta; vuoi conoscere veramente chi è IL Figlio di Dio..?
Smetti di fare sfoggio di titoli accademici, come se , solo gli eruditi accademici comprendessero le scritture e considera ciò che Paolo scrive in 1Corinzi 1,27.
credi nel messaggio del vangelo della Grazia di Gesù che è morto pure per i tuoi peccati, e risorto pure per la tua riconciliazione;
credi in LUI come tuo Signore e Salvatore come scrive l'apostolo Paolo; piega a Lui le tue ginocchia in santa devozione,
Poi chiedi al Padre che ti faccia conoscere Chi E' veramente IL Suo proprio Figlio ,come recita Matteo 11, 26-28,
e così sarai discepolo Suo come Paolo
Saluti
Re: Logos
Gianni ha scritto "La parola di Dio, che è una lampada, già l’abbiamo. Sono stati i profeti, tra cui Yeshùa, a ricevere la parola di Dio. Oggi la possediamo nella Sacra Scrittura. La domanda vera è: riporremo fede?"
Da questa breve affermazione mi nascono mille domande e osservazioni, non so nemmeno in quale ordine porle
Concordo che il Logos/Luce è già presente tra noi: la saggezza ebraica dice che siamo immersi in questa Luce... ma l'uomo di carne non può percepirla!! Solo l'uomo nato da Dio può iniziare a percepire la Luce. Noi abbiamo la Torah e tutte le altre Scritture, esse sono il rivestimento materiale della Luce, ma secondo me è riduttivo dire che esse sono la Luce. D'altronde come il Logos non è Yeshua, ugualmente il Logos non è le Sacre Scritture.
Secondo la Saggezza ebraica, studiare la Torah e ogni altro libro scritto da chi ha rivelato il Creatore, attira verso di noi questa Luce: ma basta questo?
Infine parli della fede... apri un mondo: Fede in cosa? in chi? cosa significa avere fede? come avere fede?
Per la saggezza ebraica la fede è la natura del Creatore, cioè amore e dazione... e noi non possediamo tale natura. E' il Creatore che secondo la Sua Volontà risveglia nell'uomo il desiderio di essere come Lui, e solo allora abbiamo una scelta: cercare di soddisfare tale desiderio.
Da questa breve affermazione mi nascono mille domande e osservazioni, non so nemmeno in quale ordine porle

Concordo che il Logos/Luce è già presente tra noi: la saggezza ebraica dice che siamo immersi in questa Luce... ma l'uomo di carne non può percepirla!! Solo l'uomo nato da Dio può iniziare a percepire la Luce. Noi abbiamo la Torah e tutte le altre Scritture, esse sono il rivestimento materiale della Luce, ma secondo me è riduttivo dire che esse sono la Luce. D'altronde come il Logos non è Yeshua, ugualmente il Logos non è le Sacre Scritture.
Secondo la Saggezza ebraica, studiare la Torah e ogni altro libro scritto da chi ha rivelato il Creatore, attira verso di noi questa Luce: ma basta questo?
Infine parli della fede... apri un mondo: Fede in cosa? in chi? cosa significa avere fede? come avere fede?
Per la saggezza ebraica la fede è la natura del Creatore, cioè amore e dazione... e noi non possediamo tale natura. E' il Creatore che secondo la Sua Volontà risveglia nell'uomo il desiderio di essere come Lui, e solo allora abbiamo una scelta: cercare di soddisfare tale desiderio.