si era già discusso su Shmòt 25/8 nel 2022, nella cartella riflessioni bibliche, ormai quasi illeggibile perchè sono stati cancellati tutti i post di Tiger, colgo l'occasione per salutarlo avesse la malaugurata idea di leggerci ancora, trovate una risposta in pagina 25 in questa discussione il 12 dicembre 2022 alle 22,47, è passato un po di tempo e continuo a prendere la tachipirna, ma questa volta per il mal di testa
Noiman
noiman ha scritto: ↑martedì 30 maggio 2023, 21:18
si era già discusso su Shmòt 25/8 nel 2022, nella cartella riflessioni bibliche, ormai quasi illeggibile perchè sono stati cancellati tutti i post di Tiger, colgo l'occasione per salutarlo avesse la malaugurata idea di leggerci ancora, trovate una risposta in pagina 25 in questa discussione il 12 dicembre 2022 alle 22,47, è passato un po di tempo e continuo a prendere la tachipirna, ma questa volta per il mal di testa
Noiman
Noiman, evita la tachipirina. Ho letto molta letteratura scientifica a riguardo, non va bene affatto, per molti motivi. Meglio il brufen, o un oki per il mal di testa.
si ....Antonio, ma ho due teste una ebraica e una italiana, la prima hanno cercato di tagliarla, la seconda è quella che forse ha il mal di testa, la soluzione migliore potrebbe essere un buon bicchiere di vino e poi a cuccia con il nostro gatto, mia moglie dice sempre che gli pesa sulle gambe, perchè è li che dorme la nostra gatta, ma quando preferisce il sottoscritto (il gatto), mia moglie allunga una gamba e la cerca, trilemma: cambio moglie, cambio il gatto o cambio il letto?
Ma adesso sono di buon umore.....
Noiman
noiman ha scritto: ↑martedì 30 maggio 2023, 21:41
si ....Antonio, ma ho due teste una ebraica e una italiana, la prima hanno cercato di tagliarla, la seconda è quella che forse ha il mal di testa, la soluzione migliore potrebbe essere un buon bicchiere di vino
...
Vino kasher?
Credo di aver trovato la pagina che indicavi.
"Per questo si realizzarono le parole profetiche :”E faranno per Mè un santuario ed Io risiederò in essi” ( Shmòt 25/8) " …..Attenzione, non è scritto in esso e anche le traduzioni che riportano: ”risiederò con loro” non colgono bene i significati della espressione originale .
Era un tuo intervento.
Anche io l'avevo così inteso, ma la circostanza che tutte le traduzioni, anche quelle offerte da Rav Di Segni e Rav Bekhor, traducano "in mezzo a loro" non l'ho ancora chiara.
Ultima modifica di Marcelle il martedì 30 maggio 2023, 22:37, modificato 1 volta in totale.
Marcelle ha scritto: ↑martedì 30 maggio 2023, 19:09
LuigiS ha scritto: ↑martedì 30 maggio 2023, 18:56
Marcelle,
ho letto il commento che hai postato, non ho capito se la traduzione letterale sia "in mezzo a loro" o "in essi", tu dici che la traduzione letterale è "in essi" o "dentro loro", giusto?
Alla lettera in ebraico, è proprio "dentro di loro", o "in essi".
Ma in nota hanno commentato in modo poco chiaro.
Se riesco, provo a domandarlo direttamente al rav. cosa intendessero esprimere.
Si, il commento in nota non è stato chiaro. Il termine “letteralmente” andava riferito a “dentro di loro”. Rav Bekhor mi ha confermato.
Marcelle ha scritto: ↑lunedì 5 giugno 2023, 10:50
Si, il commento in nota non è stato chiaro. Il termine “letteralmente” andava riferito a “dentro di loro”. Rav Bekhor mi ha confermato.
Mi sembra di capire che quindi nel commento in questione anziché dire "lett. in mezzo a loro" si sarebbe dovuto dire "lett. dentro di loro".
Esatto. Purtroppo nessuna traduzione è esente da errori o imprecisioni.
Ho parlato con chi ha collaborato alla traduzione e redazione di Bereshit e degli altri testi delle edizioni Mamash, e mi ha confermato che dapprima si appunta ogni cosa in ebraico e dopo si traduce in italiano (note e commenti inclusi). Nonostante costanti revisioni, qualcosa sfugge sempre.
E' interessante capire come venga alla luce un lavoro del genere, tutti i passaggi e le collaborazioni che vi stanno dietro, prima che arrivino negli scaffali delle nostre librerie a casa.
Marcelle ha scritto: ↑giovedì 8 giugno 2023, 18:21
Esatto. Purtroppo nessuna traduzione è esente da errori o imprecisioni.
Ho parlato con chi ha collaborato alla traduzione e redazione di Bereshit e degli altri testi delle edizioni Mamash, e mi ha confermato che dapprima si appunta ogni cosa in ebraico e dopo si traduce in italiano (note e commenti inclusi). Nonostante costanti revisioni, qualcosa sfugge sempre.
E' interessante capire come venga alla luce un lavoro del genere, tutti i passaggi e le collaborazioni che vi stanno dietro, prima che arrivino negli scaffali delle nostre librerie a casa.