La Bibbia della gioia
Re: La Bibbia della gioia
È da rilevare che in base alla Chiesa di appartenenza si prende una versione tradotta della Bibbia al posto delle altre.
Questa è dimostrazione di chiusura mentale.
Mi ricordo le parole di un mio maestro: finché non uscirai dal tuo dojo confrontandoti con altre realtà allora penserai di essere il campione.
Questa è dimostrazione di chiusura mentale.
Mi ricordo le parole di un mio maestro: finché non uscirai dal tuo dojo confrontandoti con altre realtà allora penserai di essere il campione.
Re: La Bibbia della gioia
Antonio, e chi non conosce il greco come fa?
Re: La Bibbia della gioia
Aldo, le Scritture si possono leggere o studiare. Chi non ha l'educazione necessaria per imparare un minimo di greco, dovra' imparare ad usare i numerosi siti "bible study" disponibili online, che spesso bastano per capire le cose piu' a fondo, se uno vuol capire.
Altrimenti, ci si dedica alla lettura di varie traduzioni, mettendole a confronto; la lettura e' sempre edificante.
Altrimenti, ci si dedica alla lettura di varie traduzioni, mettendole a confronto; la lettura e' sempre edificante.
Re: La Bibbia della gioia
Ma dai, cerchiamo di stare con i piedi per terra, non esiste un solo studio biblio che sia completamente avulso dal condizionamento di base che ognuno di noi ha!!!
L'unica soluzione è quella di diventare super esperti di greco ed ebraico e questo è alla portata di vereamente poche persone!! Che quindi la parola di Dio sia realmente accessibile ad una sparuta minoranza di 5000 persone in tutto il mondo è una bufala enorme: significherebbe ammettere il fallimento completeto del piano di Dio di far conoscere la sua volontà all'uomo!!!
L'unica soluzione è quella di diventare super esperti di greco ed ebraico e questo è alla portata di vereamente poche persone!! Che quindi la parola di Dio sia realmente accessibile ad una sparuta minoranza di 5000 persone in tutto il mondo è una bufala enorme: significherebbe ammettere il fallimento completeto del piano di Dio di far conoscere la sua volontà all'uomo!!!

Re: La Bibbia della gioia
Sei fuori argomento.
Quello di cui parli è qui. Giovanni Z.
http://www.biblistica.eu/viewtopic.php? ... 190#p20190" onclick="window.open(this.href);return false;
Quello di cui parli è qui. Giovanni Z.
http://www.biblistica.eu/viewtopic.php? ... 190#p20190" onclick="window.open(this.href);return false;
Re: La Bibbia della gioia
Ho visto che il mio lungo intervento è stato by-passato per via appunto della sua complessità e lunghezza 
Comunque! Volendo essere ristretti, una traduzione permessa dalla grammatica greca è la seguente:

Comunque! Volendo essere ristretti, una traduzione permessa dalla grammatica greca è la seguente:
- In principio era il verbo. Il verbo era espressione di Dio e Dio [stesso] era il verbo. Questi era dal principio espressione di Dio, ogni cosa esiste grazie a Lui e senza di Lui nessuna delle cose che esiste sarebbe [mai] esistita (Gv 1:1-3)
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Re: La Bibbia della gioia
Concordo! 

Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
Re: La Bibbia della gioia
Antonino, se vogliamo essere grammaticalmente corretti direi piuttosto "il Verbo era Dio stesso", anche se preferisco "parola".
Re: La Bibbia della gioia
Vi metterete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e ve le metterete sulla fronte in mezzo agli occhi; le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai in viaggio, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte delle tue città, affinché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il SIGNORE giurò di dare ai vostri padri siano numerosi come i giorni dei cieli al di sopra della terra. Dt 11:18-21 NR
Buon sabato a tutti voi.
Buon sabato a tutti voi.
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Re: La Bibbia della gioia
Ragazzi , purtroppo il comune lettore si scoraggia perchè per comprendere meglio la bibbia deve andare ad indagare dal greco e dall'ebraico.
In realtà c'è un altro metodo. Purtroppo la maggior parte delle persone si scoraggia o non riesce o non ha la capacità (diciamo che non l ha sviluppata negli anni, anche se aggiungerei anche scarso interesse) di approfondire le varie tematiche. Ed ecco che si sceglie la strada più semplice : affidarsi ad i predicatori della domenica (non mi riferisco ai cattolici, ma a tutti coloro che pretendono di insegnare la bibbia così al vento). E' vero che sin dall'antichità ci si riuniva in comunità per ascoltare la parola di Dio ed è anche vero che vi erano coloro che leggevano le scritture ed esortavano le genti. Costoro erano conoscitori della scrittura e per chi crede nei vangeli si dava ascolto agli apostoli poichè portatori della buona novella essendone testimoni oculari.
Oggi le persone scelgono di entrare nelle varie comunità , anzi ...nella maggior parte dei casi si ritrovano dentro non per scelta ma per tradizione familiare. Qui non studiano la scrittura ma imparano ciò che gli viene insegnato e se ne convincono. Si chiama condizionamento religioso. Una piccola parte di queste persone poi si mette a studiare mai liberamente ma sempre sotto una guida. Una guida che suggerisce il senso da dare alla scrittura prima di ragionare sul significato. Da qui vengono fuori migliaia di interpretazioni. Pochissimi invece riescono a starsene fuori e studiano per altre vie. Madre lingua o conoscitori di lingue antiche hanno una capacità diretta di indagine, mentre tutti gli altri devono affidarsi a vie traverse.
Abbiamo in mano oggi delle traduzioni grazie alle quali possiamo comunque conoscere la storia del popolo di israele tutti i personaggi ed il piano divino per l'umanità. In base ai libri che si accettano come facenti parti della bibbia (solo le scritture ebraiche o tutta la scrittura) poi sviluppiamo i nostri studi e le nostre convinzioni.
Mettendoci nei panni di coloro che non conoscono le lingue, come possono studiare ed approfondire?
Credo che un buon metodo sia la ricerca. Chi osserva molto, leggendo una qualunque traduzione e facendo delle comparazioni non può nn notare che qualcosa non torna, non quadra. Se fare parte di una congregazione ecco che si tende ad dare spesso un senso forzando il testo affinchè tutto apparentemente combaci. Ma spesso non è così.
Il caro Antonino ha portato uno studio molto interessante.
Anche solo con la semplice traduzione, basta lasciare sempre il soggetto che è la parola, il passo Giovanneo inizia a far nascere delle domande. "parola" . Se si fa una ricerca biblica sull'uso di questa espressione "parola" si può andare a trovare tutte le volte che è usata e che senso ha. Dato che la parola è tradotta dal testo greco si può indagare nelle scritture greche anche nello stesso vangelo di Giovanni. L'uso dell'espressione "parola" si può notare, è sempre legata ad una "espressione verbale": il parlare tramite la voce. Quindi nei primi versetti di Giovanni si parla di una voce creatrice? E' possibile? In Genesi 1-3, come fare notare .. l'autore descrive Dio non come un essere materiale che costruisce ma come una voce che si sente e tutto appare. Dio non si vede ma lo si sente parlare. Quella voce (parola ) crea ogni cosa. Quella voce proviene da Dio ... La voce si sente e tutto appare per cui quella voce è Dio concretamente.
Molti credono che la parola sia un essere spirituale. Bene. Allora chiedo come mai se in tutta la scrittura il termine parola ha un senso univoco, solo in 3 versetti diventa una persona?
Proviamo con la regola della sostituzione . Al posto del termine "la parola" sostituiamo "Yeshùa" anche solamente nel vangelo di Giovanni e vediamo cosa accade.
In realtà c'è un altro metodo. Purtroppo la maggior parte delle persone si scoraggia o non riesce o non ha la capacità (diciamo che non l ha sviluppata negli anni, anche se aggiungerei anche scarso interesse) di approfondire le varie tematiche. Ed ecco che si sceglie la strada più semplice : affidarsi ad i predicatori della domenica (non mi riferisco ai cattolici, ma a tutti coloro che pretendono di insegnare la bibbia così al vento). E' vero che sin dall'antichità ci si riuniva in comunità per ascoltare la parola di Dio ed è anche vero che vi erano coloro che leggevano le scritture ed esortavano le genti. Costoro erano conoscitori della scrittura e per chi crede nei vangeli si dava ascolto agli apostoli poichè portatori della buona novella essendone testimoni oculari.
Oggi le persone scelgono di entrare nelle varie comunità , anzi ...nella maggior parte dei casi si ritrovano dentro non per scelta ma per tradizione familiare. Qui non studiano la scrittura ma imparano ciò che gli viene insegnato e se ne convincono. Si chiama condizionamento religioso. Una piccola parte di queste persone poi si mette a studiare mai liberamente ma sempre sotto una guida. Una guida che suggerisce il senso da dare alla scrittura prima di ragionare sul significato. Da qui vengono fuori migliaia di interpretazioni. Pochissimi invece riescono a starsene fuori e studiano per altre vie. Madre lingua o conoscitori di lingue antiche hanno una capacità diretta di indagine, mentre tutti gli altri devono affidarsi a vie traverse.
Abbiamo in mano oggi delle traduzioni grazie alle quali possiamo comunque conoscere la storia del popolo di israele tutti i personaggi ed il piano divino per l'umanità. In base ai libri che si accettano come facenti parti della bibbia (solo le scritture ebraiche o tutta la scrittura) poi sviluppiamo i nostri studi e le nostre convinzioni.
Mettendoci nei panni di coloro che non conoscono le lingue, come possono studiare ed approfondire?
Credo che un buon metodo sia la ricerca. Chi osserva molto, leggendo una qualunque traduzione e facendo delle comparazioni non può nn notare che qualcosa non torna, non quadra. Se fare parte di una congregazione ecco che si tende ad dare spesso un senso forzando il testo affinchè tutto apparentemente combaci. Ma spesso non è così.
Il caro Antonino ha portato uno studio molto interessante.
Anche solo con la semplice traduzione, basta lasciare sempre il soggetto che è la parola, il passo Giovanneo inizia a far nascere delle domande. "parola" . Se si fa una ricerca biblica sull'uso di questa espressione "parola" si può andare a trovare tutte le volte che è usata e che senso ha. Dato che la parola è tradotta dal testo greco si può indagare nelle scritture greche anche nello stesso vangelo di Giovanni. L'uso dell'espressione "parola" si può notare, è sempre legata ad una "espressione verbale": il parlare tramite la voce. Quindi nei primi versetti di Giovanni si parla di una voce creatrice? E' possibile? In Genesi 1-3, come fare notare .. l'autore descrive Dio non come un essere materiale che costruisce ma come una voce che si sente e tutto appare. Dio non si vede ma lo si sente parlare. Quella voce (parola ) crea ogni cosa. Quella voce proviene da Dio ... La voce si sente e tutto appare per cui quella voce è Dio concretamente.
Molti credono che la parola sia un essere spirituale. Bene. Allora chiedo come mai se in tutta la scrittura il termine parola ha un senso univoco, solo in 3 versetti diventa una persona?
Proviamo con la regola della sostituzione . Al posto del termine "la parola" sostituiamo "Yeshùa" anche solamente nel vangelo di Giovanni e vediamo cosa accade.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB