Caino e Abele

[Gianni]

Esegesi su cosa in particolare?

[Sandra]

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[Gianni]

Bene, cercheremo ...

[Sandra]

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[Maurizio1]

Buonasera, ho letto tutta la discussione in riguardo alla preferenza di Dio su Abele rispetto a Caino e tra le ipotesi interessanti ho trovato sia quella di Sandra (che un po era stata prospettata da Gianni all'inizio)che dice che che a Dio bisogna dare il meglio di cio' che possediamo (come fa ad esempio Abele con i primogeniti del bestiame) e anche l'osservazione di Noimann sulla maledizione della terra.
Restituire a Dio le prime cose che si possiedono e' un concetto fondamentale nella Bibbia che va oltre al fatto di dare una cosa senza difetto (cosa necessaria anch'essa).
Quando tu dai un primogenito almeno temporaneamente ritorni a zero, hai ceduto la cosa piu' importante per te in quel dato momento, Quando la madre di Samuele, dona il figlio per il servizio al santuario, si priva di quello che di piu' prezioso in quel momento e rimane senza niente.
Il concetto che la prima cosa che si ottiene e' da restituire a Dio e' talmente basico nella bibbia che si applica anche alle citta conquistate, infatti Gerico che era la prima e che era splendidamente fortificata ,non poteva essere abitata, cioe' il popolo non se ne doveva appropriare e doveva essere distrutta / riservata al Signore.
(Non sto dicendo che questo e' avvenuto storicamente, ma che la narrazione vuole veicolare questo determinato tipo di insegnamento).
Tutto questo per dire che ha un senso anche una predilizione di Dio nel testo della Genesi per quello trai due fratelli che mostra di operare un criterio della scelta (per quel poco che ci informa il testo) di cio' che e' piu' prezioso tra quello si possiede.
Per quanto riguarda la maledizione della terra, come dicevo prima , penso anch'io in un certo senso che non sia proprio un caso che tra i due fratelli sia stato proprio Caino l'agricoltore ha scegliere quel mestiere che maggiormente metteva in atto la maledizione prospettata da Dio al capitolo precedente mente il pastore in un certo senso ne rimane fuori.
Come contributo alla discussione vorrei aggiungere anche che la preferenza del pastore Abele all'agricoltore Caino potrebbe nascondere in se un altro tema caro alla bibbia che e' quello di un Dio che che accompagna un popolo prettamente nomade o comunque senza fissa dimora o comunque sempre in lotta per uno stanziamento definitivo, in contrapposizione con chi trova facilmente un posto su cui stanziarsi (non dimentichiamoci che Caino e' il primo che costruisce una citta') e magari una volta che si e' stanziato non pensa ad altro se non "farsi un nome", ingrandirsi e usare la propria forza e la propria grandezza per spadroneggiare sugli altri.

[Sandra]

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[Maurizio1]

Se mi permette un ultima considerazione M.Sandra non e' possibile risolvere nessun problema impostando le domande come fa lei.
Lei pone la domande in questo modo:
"Perche' Dio ha fatto quello, perche' quel personaggio si e' comportato in quella maniera?
Invece la domanda va posta in questo modo:
Perche' hanno scritto che Dio ha fatto quello e che quel persanaggio si e' comportato in quel modo?
Tutto qui.
Vedra che le chances du rusolvere i problemi cambieranno signoficativamente.
(Ps. Sto semplicemente ribadendo con altre parole quello che ha gia detto Gianni e cioe' che bisogna considerare il pensiero dell'autore umano.

[Sandra]

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[Maurizio1]

Va bene M.Sandra.
Ognuno in fondo utilizza l'approccio che ritiene piu' corretto.
Pero lei sa che la bibbia e grande, sono molti i racconti di cio' che ha fatto detto, fatto e pensato Dio e la preferenza di Abele non e' nulla in termini di stranezza rispetto a cio' che seguira ,questo lei lo sa molto bene e puo' dedurre che si ottiene solo un uragano di problemi irisolvibili con tale approccio..
Es .
Proviamo a chiederci:
Perche Dio a un certo punto decide di far fuori tutto il genere umano e gli animali tranne una famiglia una coppia per specie e i pesci?
Ha senso fare la domanda in questo modo?
Caso mai dovremo chiederci come mai si e' deciso di scrivere che Dio ha fatto una cosa del genere.
(E dentro di lei lo sa bene che e' cosi).
Saluti.

[Sandra]

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