Il volto di D-O.
- Alen.chorbah
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- Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42
Re: Il volto di D-O.
Raccomando gli utenti di non ricominciare a parlare di cose gia ampiamente trattate in altre cartelle (trinità, divinitadi Yeshua ecc....) e che farebbero andare OT questa che fin ora aveva mantenuto un ottimo approccio alla discussione.
Grazie
Grazie
Re: Il volto di D-O.
No, solo per spirito di chiarezza ,''non sono trinitaria'' .restiamo nell'ambito del ''volto''
DIO E' SPIRITO E VERITA' DIO E' AMORE
''solo un'esempio ''
Possiamo dare un volto all'amore? ...no ''fisicamente parlando no ,'' non ha un volto l'amore eppure,lo percipiamo lo viviamo lo gustiamo lo vediamo ,l'amore ma ha tanti volti ---
ho trovato interessante incontrare DIO ''quindi vederlo'' descritto da -(Arturo Gutierrez Martin)
Dondequiera que pongas tu mirada,
dondequiera que fijes tu atención,
dondequiera que un átomo subsista,
ENCONTRARAS A DIOS.
En las formas diversas de las nubes,
en los rayos dorados que da el sol,
en el brillo que lanzan las estrellas,
ENCONTRARAS A DIOS.
En los dulces balidos que en los prados
el rebaño da al silbo del pastor,
en los trinos cambiantes de las aves.
ENCONTRARAS A DIOS.
En la sangre que corre por tus venas,
en la misma conciencia del tu YO,
en los propios latidos de tu pecho,
ENCONTRARAS A DIOS.
En la santa figura de la madre
cuyo seno la vida te donó,
en la franca sonrisa de una hermana,
ENCONTRARAS A DIOS.
En las lindas pupilas de la joven
que de amores prendió tu corazón,
en la grata visión de un ser querido,
ENCONTRARAS A DIOS.
En las horas de sombra y amargura
cuando a solas estés con tu dolor
si le buscas en la sombría noche
ENCONTRARAS A DIOS.
TRADOTTO ---
Dovunque ti capiti di guardare
Dovunque fissi la tua attenzione,
dovunque sussista un atomo,
incontrerai Dio.
Nelle diverse forme delle nubi,
nei raggi dorati del sole,
nel luccichio delle stelle,
incontrerai Dio.
Nei dolci belati che nei prati
Fanno le greggi al fischio del pastore,
nei voli cangianti degli uccelli
incontrerai Dio.
Nel sangue che scorre nelle tue vene,
nella stessa coscienza del tuo Io,
nelle palpitazioni del tuo petto,
incontrerai Dio.
Nella cara figura della madre,
Il cui seno ti donò la vita,
nel franco sorriso di una sorella
incontrerai Dio.
Nelle pupille linde della giovane
Che ha acceso d’amore il tuo cuore,
nella grata visione di una persona amata
incontrerai Dio.
Nelle ore dell’ombra e dell’amarezza
Quando sei sola col tuo dolore
Se lo cerchi nell’oscurità della notte
incontrerai Dio.
''Signore fammi vedere il tuo volto''? ...Chi ha visto me ha visto il Padre» (Gv 14, 9).
SIGNORE APRIMI GLI OCCHI AFFINCHE' IO TI possa riconoscere vedere ,contemplare ...
nel quotidiano ,nelle piccole cose della vita ,nella semplicita ...nei miei incontri personali ,nel mio prossimo ecc..ecc---
Di te ha detto il mio cuore:''Cercate il suo volto''; il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 27, 8).
DIO E' SPIRITO E VERITA' DIO E' AMORE
''solo un'esempio ''
Possiamo dare un volto all'amore? ...no ''fisicamente parlando no ,'' non ha un volto l'amore eppure,lo percipiamo lo viviamo lo gustiamo lo vediamo ,l'amore ma ha tanti volti ---
ho trovato interessante incontrare DIO ''quindi vederlo'' descritto da -(Arturo Gutierrez Martin)
Dondequiera que pongas tu mirada,
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dondequiera que un átomo subsista,
ENCONTRARAS A DIOS.
En las formas diversas de las nubes,
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ENCONTRARAS A DIOS.
En los dulces balidos que en los prados
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ENCONTRARAS A DIOS.
En la sangre que corre por tus venas,
en la misma conciencia del tu YO,
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ENCONTRARAS A DIOS.
En la santa figura de la madre
cuyo seno la vida te donó,
en la franca sonrisa de una hermana,
ENCONTRARAS A DIOS.
En las lindas pupilas de la joven
que de amores prendió tu corazón,
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ENCONTRARAS A DIOS.
En las horas de sombra y amargura
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ENCONTRARAS A DIOS.
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Dovunque ti capiti di guardare
Dovunque fissi la tua attenzione,
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Nelle diverse forme delle nubi,
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Nei dolci belati che nei prati
Fanno le greggi al fischio del pastore,
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incontrerai Dio.
Nel sangue che scorre nelle tue vene,
nella stessa coscienza del tuo Io,
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incontrerai Dio.
Nella cara figura della madre,
Il cui seno ti donò la vita,
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incontrerai Dio.
Nelle pupille linde della giovane
Che ha acceso d’amore il tuo cuore,
nella grata visione di una persona amata
incontrerai Dio.
Nelle ore dell’ombra e dell’amarezza
Quando sei sola col tuo dolore
Se lo cerchi nell’oscurità della notte
incontrerai Dio.
''Signore fammi vedere il tuo volto''? ...Chi ha visto me ha visto il Padre» (Gv 14, 9).
SIGNORE APRIMI GLI OCCHI AFFINCHE' IO TI possa riconoscere vedere ,contemplare ...
nel quotidiano ,nelle piccole cose della vita ,nella semplicita ...nei miei incontri personali ,nel mio prossimo ecc..ecc---
Di te ha detto il mio cuore:''Cercate il suo volto''; il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 27, 8).
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Re: Il volto di D-O.
Echad uno (13) = amore (13)
L'unita è l'essenza del nome di Yhwh
Yhwh uno= 26=13(unita/amore)×2(bet/casa)
Sul volto di Dio :
''Facciamo l'uomo a nostra immagine''
L'unita è l'essenza del nome di Yhwh
Yhwh uno= 26=13(unita/amore)×2(bet/casa)
Sul volto di Dio :
''Facciamo l'uomo a nostra immagine''
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- Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45
Re: Il volto di D-O.
אוֹר אֵין סוֹף = 414
Come nella casa betbayt
Il volto di Dio è Yeshua che dimora una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto
La luce inaccessibile è l'or ein soff
Yeshua è la dimora di essa e contemporaneamte è lo trintzum immagine di Dio.
Come nella casa betbayt
Il volto di Dio è Yeshua che dimora una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto
La luce inaccessibile è l'or ein soff
Yeshua è la dimora di essa e contemporaneamte è lo trintzum immagine di Dio.
Re: Il volto di D-O.
L'unita è l'essenza del nome di Yhwh
Yhwh uno= 26=13(unita/amore)×2(bet/casa).
animasalvata.
Solo per precisare, senza moltiplicazioni
Ahavà , אהבה, amore e echad, אחד, echàd, unico hanno valore 13, come le gli attributi di D-o che compaiono in Shmòt 34/6-7).
Non è OT perché "middòt" sono gli attributi di D-o, magari domani approfondisco.
Noiman
Yhwh uno= 26=13(unita/amore)×2(bet/casa).
animasalvata.
Solo per precisare, senza moltiplicazioni
Ahavà , אהבה, amore e echad, אחד, echàd, unico hanno valore 13, come le gli attributi di D-o che compaiono in Shmòt 34/6-7).
Non è OT perché "middòt" sono gli attributi di D-o, magari domani approfondisco.
Noiman
- Gianni
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- Località: Viareggio
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Re: Il volto di D-O.
Noiman balayla.
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Re: Il volto di D-O.
Noiman l'equivalenza tra ehad e amore mi fa pensare che l'amore sta alla base dell'unità come anche la misericordia la bomta la pieta.
Se uno ama Dio e il prossimo ed è miseri ordioso come Yhwh è uno con Yhwh. Non piu 2 ma uno. E l'amore di Dio è in lui. Yhwh che è amore dimora in lui e lui in Yhwh.
L'amore di Dio dimora nel maschiach ché è la casa vera. Il Dio trascendente (amore di Dio inscrutabile e al si sopra di tutto) che è anche immanente (si ''contrae'' nel senso che si vela per dimorare nell'uomo occultando in certo senso la sua infinità luce perche l'uomo al momento non può rrggere tutto l'or ein sof tutta l'infinita luce e in questo senso l'uomo non puo vedere Dio)
Per questo ho evidenziato anche le equivalenze gematriche Ohr ein sof e DENTRO LA CASA e tra tzintzum e immagine di Dio Curioso anche che il tatagramma assume una forma di sagoma umana. La lettera he 5 come le cinque dita
Se uno ama Dio e il prossimo ed è miseri ordioso come Yhwh è uno con Yhwh. Non piu 2 ma uno. E l'amore di Dio è in lui. Yhwh che è amore dimora in lui e lui in Yhwh.
L'amore di Dio dimora nel maschiach ché è la casa vera. Il Dio trascendente (amore di Dio inscrutabile e al si sopra di tutto) che è anche immanente (si ''contrae'' nel senso che si vela per dimorare nell'uomo occultando in certo senso la sua infinità luce perche l'uomo al momento non può rrggere tutto l'or ein sof tutta l'infinita luce e in questo senso l'uomo non puo vedere Dio)
Per questo ho evidenziato anche le equivalenze gematriche Ohr ein sof e DENTRO LA CASA e tra tzintzum e immagine di Dio Curioso anche che il tatagramma assume una forma di sagoma umana. La lettera he 5 come le cinque dita
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Re: Il volto di D-O.
Gianni da bambino non mi è mai venuto in mente di ''immaginare'' di Dio. Non ho figli per cui non posso nemmeno chiedere. Posso solo immedesimarmi in loro. Penserei che probabilmente dei bambini non influenzati da preconcetti e senza aver mai letto la bibbia alla domanda ''come immaginate Dio'' penserebbero a primo impatto ad un signore umano molto importante oppure qualcuno che sta nel cielo azzurro se non il cielo azzurro stesso. Ma potrei anche sbagliarmi perche non ho avuto un esperienza personale al riguardo e non ho figli per domandare. Posso solo immedesimarmi in loro ma questo significa che posso anche sbagliarmi.
Una volta parlando con una barista mi parlava del figlio piccolo che andava al catechismo cattolico. Lei diceva che confondeva il papa con Dio. Io gli dissi. Poverino in fondo non è tutta colpa sua. Non dico che il papa è Dio ma gli uomoni con le gesta lo fanno sembrare Dio per cui un bambino alle prime armi potrebbe facilmente confondersi. Questo per far capire come alcuni gesti (prostrarsi al papa eccettera ritenere ogni sua parola legge per i cattolici accetera) possa essere al limite dell'idolatria se non idolatria. Pietro rifiutava la prostrazione. I papi l'accettano e in passato si facevano portare anche in processione sulle spalle. Senza parlare del fatto che se un cattolico contesta qualsiasi detto del papa rischia in certi casi anche la scomunica.
Quanto al come percepire la presenza ancje qui una bella domanda. Sensazioni di calore non mi sono mai capitati. Personalmente nei momenti tristi qualche volta mi sono sentito come di una forza che mi spingeva a riptendere entusiasmo. Potrebbe essere una reazione umana oppure anche un modo di manifestarsi della presenza divina?
Quanto alla sensazione di calore pochi giorni fa parlavo di bibbia con un amico evangelico. Lui diceva che la presenza divina l'ha sentita come il cambiamento della sua vita da una vita mondana al parlare sempre di Dio. E mi disse che quando prega sente un calore dentro.
Ovviamente il suo credo non coincide perfettamente con il mio. E qui chiedo una cosa: ma questo calore dello Spirito Santo può manifestarsi anche se le persone non credono tutte alle stessa maniera? Oppure lo può sentire solo chi il proprio credo coincide con la verita biblica?
Personalmente spesso mi capita di trovarmi davanti agli occhi dei numeri biblici. Coincidenza? Ossessione? Oppure anche questo un modo di Dio per farsi sentire vicino (io le chiamo le Dioincidenze).
Per esperienza potrei anche raccontare un sogno e due sogni che potrebbe essere forse dei premonitori. Non so se sia il mio caso ma nella bibbia la presenza si manifesta anche tramite sogni o visioni.
Spesso mi capita poi di avere anche lo stesso pensiero allo stesso momento con mio padre. Mi capita nel momento delle telefonate. Scherzosamente mi dice spesso ''abbiamo fatto lo stesso pensiero''. Anche questo è un modo di manifestarsi della presenza divina? La presenza divina permette questa cosa?
Una volta parlando con una barista mi parlava del figlio piccolo che andava al catechismo cattolico. Lei diceva che confondeva il papa con Dio. Io gli dissi. Poverino in fondo non è tutta colpa sua. Non dico che il papa è Dio ma gli uomoni con le gesta lo fanno sembrare Dio per cui un bambino alle prime armi potrebbe facilmente confondersi. Questo per far capire come alcuni gesti (prostrarsi al papa eccettera ritenere ogni sua parola legge per i cattolici accetera) possa essere al limite dell'idolatria se non idolatria. Pietro rifiutava la prostrazione. I papi l'accettano e in passato si facevano portare anche in processione sulle spalle. Senza parlare del fatto che se un cattolico contesta qualsiasi detto del papa rischia in certi casi anche la scomunica.
Quanto al come percepire la presenza ancje qui una bella domanda. Sensazioni di calore non mi sono mai capitati. Personalmente nei momenti tristi qualche volta mi sono sentito come di una forza che mi spingeva a riptendere entusiasmo. Potrebbe essere una reazione umana oppure anche un modo di manifestarsi della presenza divina?
Quanto alla sensazione di calore pochi giorni fa parlavo di bibbia con un amico evangelico. Lui diceva che la presenza divina l'ha sentita come il cambiamento della sua vita da una vita mondana al parlare sempre di Dio. E mi disse che quando prega sente un calore dentro.
Ovviamente il suo credo non coincide perfettamente con il mio. E qui chiedo una cosa: ma questo calore dello Spirito Santo può manifestarsi anche se le persone non credono tutte alle stessa maniera? Oppure lo può sentire solo chi il proprio credo coincide con la verita biblica?
Personalmente spesso mi capita di trovarmi davanti agli occhi dei numeri biblici. Coincidenza? Ossessione? Oppure anche questo un modo di Dio per farsi sentire vicino (io le chiamo le Dioincidenze).
Per esperienza potrei anche raccontare un sogno e due sogni che potrebbe essere forse dei premonitori. Non so se sia il mio caso ma nella bibbia la presenza si manifesta anche tramite sogni o visioni.
Spesso mi capita poi di avere anche lo stesso pensiero allo stesso momento con mio padre. Mi capita nel momento delle telefonate. Scherzosamente mi dice spesso ''abbiamo fatto lo stesso pensiero''. Anche questo è un modo di manifestarsi della presenza divina? La presenza divina permette questa cosa?
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- Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45
Re: Il volto di D-O.
Il passo biblico piu enigmatico forse
Esodo 33
Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: Fa' salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. 13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo».
14 Rispose: «Io camminerò con voi e ti darò riposo». 15 Riprese: «Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. 16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra».
17 Disse il Signore a Mosè: «Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome».
18 Gli disse: «Mostrami la tua Gloria!».
19 Rispose: «Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia». 20 Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21 Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22 quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. 23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere».
Esodo 33
Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: Fa' salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. 13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo».
14 Rispose: «Io camminerò con voi e ti darò riposo». 15 Riprese: «Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. 16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra».
17 Disse il Signore a Mosè: «Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome».
18 Gli disse: «Mostrami la tua Gloria!».
19 Rispose: «Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia». 20 Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo». 21 Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22 quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. 23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere».
Re: Il volto di D-O.
Animasalvata…… il passo di Shmòt 33/12 è stato discusso abbondantemente nel dicembre 2017, trovi la discussione nella cartella “Interpretazione delle scritture ebraiche nella cartella 48, ci sarebbe fa aggiungere molto altro, ma l’argomento diventerebbe troppo complesso.
Stiamo discutendo del volto di D-o, personalmente non ho mai avuto la necessità di personalizzare e immaginare il volto di D-o, è probabile che l’educazione che ho ricevuto non mi abbia influenzato molto nella ricerca del “volto” , ma quando contemplo l’essenza meravigliosa della natura riconosco alcuni tratti della sua manifestazione,qualche cosa di simile a ritrovare nella forma il numero aureo manifesto in tutta la creazione, presente nel microcosmo e nel macrocosmo, riconoscibile nelle dimensioni delle cellette di alveare , nei cristalli di ghiaccio, condizione fondamentale della materia manifesta nella dimensione percepibile nel nostro mondo tridimensionale, D-o si è rivelato per noi attraverso lo spazio euclideo, il nostro cervello identifica in automatico solo questa condizione, come ho già detto il nostro sistema operativo non riconosce nulla oltre se stesso, due linee parallele non possono in nessun modo incontrarsi sulla terra , è la stessa definizione di parallelismo è vincolante, la materia che percepiamo appartiene al nostro piano, il nostro “luogo” anche l’ebraismo definisce tre dimensioni: olàm,” (lo spazio) , “shanà” , ( il tempo) , “nefésh”, (l’anima), Yosef ben Shalom Ashkenazì indica nei tre differenti dimensioni i segreti dell’esistenza “Olam, Shanà e nèfesh”, l’esistenza spaziale, quella temporale e quella personale, le tre lettere iniziali formano la parola “ashan” (fumo).
L’infinito di D-o non può comunicare con il finito delle sue creature se non tramite i simboli a differenza che D-o che non va oltre il numero Uno.
Ma prima di comprendere il “Volto di D-o” bisogna pensare alla rivelazione come dis-velamento, perche D-o non è tenuto a rivelarsi, avrebbe potuto completare questa creazione senza il nostro mondo, oppure il nostro mondo senza l’universo che scorgiamo intorno a noi, siamo parlando di salvezza e di resurrezione per gli eletti, ma che senso ha nei confronti dei miliardi e miliardi di essere umani che sono vissuti dall’alba dei tempi su questo pianeta e non hanno mai sentito del Dio degli ebrei e dei cristiani, questo ci obbliga alla ridefinizione del divino?
Ma se si è manifesto lo ho fatto per noi o per se stesso, c’è differenza se gli attori si siedono al posto del pubblico e gli spettatori salgono sul palco? Evidentemente si…. la contrazione divina è forse stata necessaria perché noi potessimo esistere, pochi capiscono cosa è lo Tzimtzum, la assoluta presenza dell’Io per consentire all’altro di “esistere” a immagine e somiglianza, scorgere il volto di D-o non è cercarlo nelle chiese e neanche nelle sinagoghe, siete sicuri di volere vedere la faccia del nostro socio in partita?
Noiman
Stiamo discutendo del volto di D-o, personalmente non ho mai avuto la necessità di personalizzare e immaginare il volto di D-o, è probabile che l’educazione che ho ricevuto non mi abbia influenzato molto nella ricerca del “volto” , ma quando contemplo l’essenza meravigliosa della natura riconosco alcuni tratti della sua manifestazione,qualche cosa di simile a ritrovare nella forma il numero aureo manifesto in tutta la creazione, presente nel microcosmo e nel macrocosmo, riconoscibile nelle dimensioni delle cellette di alveare , nei cristalli di ghiaccio, condizione fondamentale della materia manifesta nella dimensione percepibile nel nostro mondo tridimensionale, D-o si è rivelato per noi attraverso lo spazio euclideo, il nostro cervello identifica in automatico solo questa condizione, come ho già detto il nostro sistema operativo non riconosce nulla oltre se stesso, due linee parallele non possono in nessun modo incontrarsi sulla terra , è la stessa definizione di parallelismo è vincolante, la materia che percepiamo appartiene al nostro piano, il nostro “luogo” anche l’ebraismo definisce tre dimensioni: olàm,” (lo spazio) , “shanà” , ( il tempo) , “nefésh”, (l’anima), Yosef ben Shalom Ashkenazì indica nei tre differenti dimensioni i segreti dell’esistenza “Olam, Shanà e nèfesh”, l’esistenza spaziale, quella temporale e quella personale, le tre lettere iniziali formano la parola “ashan” (fumo).
L’infinito di D-o non può comunicare con il finito delle sue creature se non tramite i simboli a differenza che D-o che non va oltre il numero Uno.
Ma prima di comprendere il “Volto di D-o” bisogna pensare alla rivelazione come dis-velamento, perche D-o non è tenuto a rivelarsi, avrebbe potuto completare questa creazione senza il nostro mondo, oppure il nostro mondo senza l’universo che scorgiamo intorno a noi, siamo parlando di salvezza e di resurrezione per gli eletti, ma che senso ha nei confronti dei miliardi e miliardi di essere umani che sono vissuti dall’alba dei tempi su questo pianeta e non hanno mai sentito del Dio degli ebrei e dei cristiani, questo ci obbliga alla ridefinizione del divino?
Ma se si è manifesto lo ho fatto per noi o per se stesso, c’è differenza se gli attori si siedono al posto del pubblico e gli spettatori salgono sul palco? Evidentemente si…. la contrazione divina è forse stata necessaria perché noi potessimo esistere, pochi capiscono cosa è lo Tzimtzum, la assoluta presenza dell’Io per consentire all’altro di “esistere” a immagine e somiglianza, scorgere il volto di D-o non è cercarlo nelle chiese e neanche nelle sinagoghe, siete sicuri di volere vedere la faccia del nostro socio in partita?
Noiman