Contestualmente alla Torà sto leggendo un libro scritto dal Professor Shlomo Sand ( storico , scrittore e saggista israeliano; il libro si chiama "L' invenzione del popolo ebraico") in cui ad un certo punto viene esposta la teoria che la Torà stessa sia una creazione recente e scritta fondamentalmente per motivi politici sotto il Regno di Giosia di Giuda (648 a.C. – Gerusalemme, 609 a.C.)
A quanto dice il Professor Sand ormai l' archeologia, la filologia/glottologia, la ricerca bibblica e la storia delle religioni in Israele convergono nel datare molto posteriormente la stesura della Torà e focalizzano l'attenzione proprio nel periodo di Giosia. Ad esempio (cito Wikipedia) il Professor Israel Finkelstein (Archeologo) dichiara in un suo lavoro: "in conclusione, ci sono pochi dubbi che il libro della Legge nominato in 2Re fosse una versione originale del Deuteronomio e che comunque non fosse un vecchio libro ritrovato per caso ma piuttosto un'opera scritta nel settimo secolo a.c. poco prima o durante il regno di Giosia".
Quindi sostanzialmente a dire degli accademici israeliani , se ho capito bene , tutto quello che è scritto nella Bibbia per il periodo che va dal 2000 ac al 700 ac circa è frutto di un artificio e non è semplice sapere quanto di quanto ivi riportato sia realmente accaduto, in che modo sia accaduto, quando, chi furono i reali protagonisti e quale il peso reale in termini storici dei fatti narrati.
Io ancora non mi sono osato di leggere la Bibbia la dove si parla di Giosa quindi volevo sapere la vostra opinione al riguardo di queste teorie , corroborate da evidenze interdisciplinari e portate avanti da un nutrito gruppo di accademici israeliani e non. Inutile dire che queste teorie stanno provocando un accesissimo dibattito in Israele tra parte "laica" e "religiosa".
Non posso negare che da quando sono venuto a conoscenza di queste cose sto leggendo la Torà con occhi diversi ed ho ricominciato da capo la lettura (Cambiando anche il testo peraltro)
Giosia
Re: Giosia
Caro Samaritano, sto appunto leggendo il libro di Finkelstein, che non è certo uno sprovveduto o un accanito detrattore della verità biblica in assoluto, ma un grande studioso, che in quanto alla storia antica della palestina e del medio oriente ha tanto da insegnare e che propone una tesi sulla base delle conoscenze acquisite nel suo settore.
Non è il solo a sostenere ciò di cui parli. Molti altri studiosi hanno affrontato questa questione. Tra gli italiani, Mario Liverani e Giovanni Garbini. Personalmente, non mi sono ancora documentato abbastanza per poter affrontare questo tema. Al momento posso solo dire in linea generale che davanti a evidenze inconfutabili, sarebbe assurdo chiudere gli occhi, turarsi le orecchie e fare "aaaaa". Yeshùa insegna una grande cosa: "la verità rende liberi".
In questa discussione, interessantissima, credo che sia necessario premettere che nessuno sta cercando di dimostrare che Dio non esista, cosa che nessuno sarebbe mai in grado di fare o che sarebbe paradossale e inutile, perché Egli si dimostra da solo attraverso la creazione; tuttavia, si pone un problema molto serio per quanto riguarda la fede come la conosciamo e come ci è stata insegnata, sia in ambito cristiano che ebraico. Tuttavia, nel 2019 non dobbiamo aver paura di valutare e approfondire la questione che il Finkelstein e altri hanno messo in rilievo, anche se questo potrebbe minare alla base le nostre convinzioni e generare un enorme cambiamento. Del resto, se il mondo non avesse accettato la scienza galileiana, oggi crederemmo ancora che il sole gira attorno alla terra. Fede e scienza (conoscenza accertata) non sono necessariamente incompatibili, dipende in cosa si crede.
In ogni caso, lo studio adogmatico del Tanach e dei Vangeli resta un'operazione altamente edificante e credo che il tuo approccio - che parte da una posizione critica - sia più fruttuoso di uno che parte da una posizione religiosa.
Non è il solo a sostenere ciò di cui parli. Molti altri studiosi hanno affrontato questa questione. Tra gli italiani, Mario Liverani e Giovanni Garbini. Personalmente, non mi sono ancora documentato abbastanza per poter affrontare questo tema. Al momento posso solo dire in linea generale che davanti a evidenze inconfutabili, sarebbe assurdo chiudere gli occhi, turarsi le orecchie e fare "aaaaa". Yeshùa insegna una grande cosa: "la verità rende liberi".
In questa discussione, interessantissima, credo che sia necessario premettere che nessuno sta cercando di dimostrare che Dio non esista, cosa che nessuno sarebbe mai in grado di fare o che sarebbe paradossale e inutile, perché Egli si dimostra da solo attraverso la creazione; tuttavia, si pone un problema molto serio per quanto riguarda la fede come la conosciamo e come ci è stata insegnata, sia in ambito cristiano che ebraico. Tuttavia, nel 2019 non dobbiamo aver paura di valutare e approfondire la questione che il Finkelstein e altri hanno messo in rilievo, anche se questo potrebbe minare alla base le nostre convinzioni e generare un enorme cambiamento. Del resto, se il mondo non avesse accettato la scienza galileiana, oggi crederemmo ancora che il sole gira attorno alla terra. Fede e scienza (conoscenza accertata) non sono necessariamente incompatibili, dipende in cosa si crede.
In ogni caso, lo studio adogmatico del Tanach e dei Vangeli resta un'operazione altamente edificante e credo che il tuo approccio - che parte da una posizione critica - sia più fruttuoso di uno che parte da una posizione religiosa.
- Samaritano
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- Iscritto il: domenica 1 settembre 2019, 12:49
Re: Giosia
Bgaluppi , sottoscrivo ogni singola parola del tuo post.
E non ti nascondo che penso proprio ci sia un "disegno divino" alla base anche delle scoperte "archeostoriche" di questi ultimi anni in Israele.
Non credo insomma sia un caso che ora siano israeliani di confessione ebraica a fare determinate scoperte in Israele.. ma che sia volontà di Dio.
Nulla avviene per caso.
E non ti nascondo che penso proprio ci sia un "disegno divino" alla base anche delle scoperte "archeostoriche" di questi ultimi anni in Israele.
Non credo insomma sia un caso che ora siano israeliani di confessione ebraica a fare determinate scoperte in Israele.. ma che sia volontà di Dio.
Nulla avviene per caso.
- Alen.chorbah
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- Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42
Re: Giosia
Per caso avete il pdf?
Re: Giosia
Alen, te lo invio per mail.