Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Vittorio devi però evitare di scrivere inesattezze. La chiesa cattolica ha il significato di "chiesa universale" greco antico καθολικός, katholikòs, cioè "universale". Su wikipedia sta scritto che il nome "richiama" alla chiesa universale fondata al tempo apostolico, ma ciò non vuol dire necessariamente che sia quella. Anzi non lo è affatto. Basta leggere la storia della nascita di questa chiesa. Sempre in Wikipedia leggiamo:

"..è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cattolici".

Qui emergono due punti:
- da quando si riconosce il vescovo di Roma con priorità sugli altri
- la successione dell'apostolo Pietro, già trattata e che si può anche scrivere che non esiste senza smentite, visto che anche questo deriva da interpretazione.

Se apri una discussione a parte se ne può parlare. Ma la mia domanda rimane sempre: avrebbe senso sapendo tanto che si arriverà sempre al punto di partenza?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Certo, Gianni, ho capito che nella Bibbia non viene mai usata la parola "simbolo", perché come giustamente tu dici riferendoti ai brani dell'Apocalisse, si usa sempre il verbo essere, ma mi domando, quindi, come facciamo ad avere la certezza che si tratti di un vero e proprio simbolo. Anche in Ap 4,5; 5,6 io potrei interpretare che effettivamente le sette lampade, o le sette corna, o i sette occhi, sono proprio degli spiriti, che hanno preso delle sembianze di lampade, corna od occhi. Capisci che non ho elementi per fare una distinzione certa tra simbolo e significato letterale.
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Vittorio, alla distinzione tra metaforico e letterale ci stavo arrivando trattando di ermeneutica biblica, ma sono stato interrotto e deviato.
Comunque, se puoi e vuoi, valuta gli studi che sto pubblicando sulla Cena del Signore. Soprattutto, riflettici. :-)
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bgaluppi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da bgaluppi »

Non mi pare ci sia molto da aggiungere alle parole di Lella... :YMAPPLAUSE:
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Israel75
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Israel75 »

Io sono latitante , a 16 anni dopo la cresima mi sono levato da preti , confessioni, ostie, canti gregoriani da medioevo. Sarà stato l'istinto di sopravvivenza o la sindrome da annoiamento compulsiva. :d :d :d

Di una cosa sono certo: che non verrò giudicato dal Padre per aver lasciato la CC. ;;) ;;) ;;)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
salcontis
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da salcontis »

Il teologo Hans kung spiega in maniera simile a Gianni l'errore linguistico ed esegetico in cui è caduta la Chiesa cattolica nell'interpretare "Questo è il mio corpo".
Il problema linguistico è stato spiegato chiaramente da Gianni, ma il giochino del letterale/simbolico è sempre di moda.
Del resto Gesù usava questo linguaggio figurato o metodo anche in altri casi dello stesso contesto. In Giovanni dice:
- 4:32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete».(cibo e mangiare sono simbolici)
- 4:34 Gesù disse loro: «Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua.
- 6:35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. (pane, sete e fame sono simbolici).

Nei versetti successivi si narra delle modalità secondo cui i samaritani accettarono Cristo, e come si può notare non si parla nè di pane nè di vino:
- 4:39 Molti Samaritani di quella città credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: «Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto».
- 4:40 Quando dunque i Samaritani andarono da lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne là due giorni.
- 4:41 E molti di più credettero a motivo della sua parola
- 4:42 e dicevano alla donna: «Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo».
In sintesi posso dire che i simboli hanno importanza solo nel momento in cui vengono tradotti e applicati nella vita reale del credente.
Il dogma della transustanziazione, per sua natura, è indimostrabile. Come tutti i dogmi della chiesa cattolica. E’ un atto di fede del cattolico.
Se non si fa la volontà di Dio è inutile mangiare pane e vino, o letterali o simbolici.
La storia del cristianesimo ne è la dimostrazione.
Per fare la volontà di Dio bisogna conoscerla e capirla bene, altrimenti si prendono fischi per fiaschi, e in nome di Dio o del loro Dio le chiese cristiane hanno commesso molte nefandezze, pur prendendo l’eucaristia.
In ultimo si può dire che Gesù dice nel versetto di Matteo (citato inutilmente milioni di volte):
- 7:21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
- 7:22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?"
- 7:23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"

Molti di costoro hanno preso pure l’eucaristia, ma per Gesù erano degli sconosciuti.

Forse invece del sangue di Cristo hanno bevuto il vino della Grande Prostituta di Apocalisse e si sono ubriacati.
Pertanto l’eucaristia non è il santo graal, non fa parte di un rituale magico che dà l’immortalità. I rituali non salvano nessuno e non aprono necessariamente la mente alla verità.
Si tratta, dal mio punto di vista ovviamente fallibile, di una semplice cena, ultima e triste, dove Gèsù attribuisce al pane e al vino una simbologia come era sua consuetudine, in attesa di ritrovarsi nella nuova mensa del regno di Dio.
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Israel75
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Israel75 »

Condivido.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

salcontis ha scritto:Il teologo Hans kung spiega in maniera simile a Gianni l'errore linguistico ed esegetico in cui è caduta la Chiesa cattolica nell'interpretare "Questo è il mio corpo".
Esistono teologi ed esegeti che interpretano come ha spiegato Gianni e moltissimi altri che interpretano come la Chiesa cattolica. Vanno citati entrambi i tipi di teologi non solo quelli che sono a favore delle proprie idee. Non esiste proprio nessuna certezza che l'interpretazione cattolica sia errata, quindi può benissimo essere quella giusta.
Sono d'accordo che sia inutile prendere l'Eucaristia se poi non si fa la volontà di Dio, l'Eucaristia non è un pasto magico, va presa con fede e la fede implica seguire Gesù, altrimenti diventa una cosa inutile.
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Giovanni Z. ha scritto:Poi venni a scoprire di come entrò la corruzione e tale comunità fu soppiantata da persone, riti e insegnamenti del tutto lontani dagli inizi.
Mi sfugge come faccia tu a sapere quali fossero i veri insegnamenti degli inizi se i Vangeli in cui hai letto quegli insegnamenti sono stati scelti, fra i tanti che circolavano a quei tempi, proprio da coloro che ti hanno ingannato, quelli che battezzano i bambini. Non potrebbero averti ingannato anche nell'aver scelto il Vangelo di Marco? Per quale motivo il vangelo giusto, quello veritiero, non potrebbe, ad esempio, essere il Vangelo di Tommaso? o il Vangelo di Pietro? Se quei tali che ti hanno ingannato battezzandoti da piccolo sono così malvagi, avrebbero potuto tranquillamente ingannarti nel dirti che sono ispirati i Vangeli che conosci.
Vittorio
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Vittorio »

Dunque, Lella, vediamo se riesco a rispondere alle tue domande, tu dici che io sono un uomo che:
1)...Non ha accettato cristo di propria spontanea volontà,...ma per procura. (Il Vangelo non dice così) non esiste un battesimo per procura,...cioè imposto da seconde persone.
Io Cristo l'ho accettato di mia spontanea volontà, tale volontà l'ho espressa non da neonato ma successivamente, fin da bambino, quando ho cominciato ad andare a messa. I miei genitori hanno fatto benissimo a battezzarmi, mi hanno fatto entrare nel Corpo di Cristo fin da prima che io capissi cosa significasse. Anche quando mia madre mi allattava io non capivo, ma lei non mi ha detto: ti allatterò quando capirai. Così ha fatto benissimo ad allattarmi con il latte dello Spirito Santo di Gesù, prima ancora che io capissi cosa significasse, e di questo sarò sempre grato a mia madre, perché oltre al latte materiale mi ha dato anche quello spirituale.
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