Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

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amos74
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Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

Messaggio da amos74 »

Carissimo Rav ed amico,

Quando non hai risposto, la settimana scorsa, ai miei auguri di Pesach che ti avevo inviato via Whatsupp, non avrei mai potuto credere che non ci saremmo sentiti più.

Ieri sera ti avevo inoltrato una email con la richiesta di un tuo parere sui una questione halachica: era tuo affettuoso costume quello di rispondere sempre alle mia missive, in qualunque circostanza, tra le 8:00 e le 8:30 della mattina successiva.

Questa mattina, allorché ho visto sia l'assenza della tua email, sia la mancata lettura su Whatsupp del mio messaggio di auguri della settimana scorsa, mi è venuto un brivido: un terribile presentimento, che purtroppo si è trasformato in realtà nel momento in cui ho cercato le ultime notizie su di te via internet: ci hai lasciato proprio ieri 4 aprile, ultimo giorno di Pesach, dopo un malore che ti aveva colpito nei giorni scorsi.

Potrei scrivere pagine e pagine di parole su quello che è stato il nostro rapporto in questi anni, ne userò poche: GRAZIE. Grazie per la tua squisita gentilezza, grazie per la tua dolcezza, grazie per la tua profonda competenza che avevi la grandissima capacità di non far pesare al tuo interlocutore, grazie per aver accolto,con gioia ed amicizia, questo discepolo goy e noachide che umilmente ti ha chiesto di abbeverarsi alla fonte di sapienza e saggezza del popolo di Israel, "Luce delle Nazioni" (Isaia 49:6).

GRAZIE PER TUTTO QUESTO.

Mi piace immaginarti in questo momento nel Gad Eden, a studiare gioiosamente la Torà coccolato dalle dolci braccia di HaShem.

Che l'Onnipotente ti benedica per sempre.

Ciao Elia, spero un giorno di poterti incontrare di nuovo.

Riccardo

https://www.mosaico-cem.it/comunita/new ... ima-grande


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amos74
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Re: Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

Messaggio da amos74 »


"Il Signore ha creato un solo uomo, Adam, perché nessuno potesse dire di essere più importante di un altro, di avere ascendenze più nobili.
Siamo tutti uguali. Questo è l’insegnamento cardine della Torà. È fondamentale che le famiglie e gli insegnanti si dedichino all’educazione facendo leva sulla sensibilità, che riguarda tutti, sia le vittime sia i bulli, perché in ognuno esiste un fondo di sensibilità su cui lavorare. L’insegnamento fondamentale della Torà, ‘non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, ma ama il prossimo tuo come te stesso’ è precisamente focalizzato sulla consapevolezza della propria sensibilità e sul sapere riconoscere, e rispettare, la stessa sensibilità nell’altro da sé".


Rav Elia Enrico Richetti sul fenomeno del bullismo
amos74
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Re: Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

Messaggio da amos74 »

La Chiesa che è in Italia “partecipa commossa” al dolore della famiglia e della Comunità ebraica per la scomparsa di Rav Elia Richetti, membro della Consulta Rabbinica, già presidente dell’Assemblea rabbinica italiana e negli ultimi anni Rav del Bet Hakeneset Yosef ve-Eliahu di Milano. In un messaggio di cordoglio che la Presidenza della Cei ha inviato a Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, il rabbino Richetti viene ricordato come “uomo di profonda cultura, figura di riferimento per l’ebraismo italiano e specialmente per le Comunità di Trieste e di Venezia, di Vercelli e di Merano, di Verona e di Napoli”. In particolare, Richetti si è distinto “per aver custodito con cura e competenza le tradizioni e i canti, trasmettendoli con passione alle nuove generazioni”. “Nell’appartenenza all’unica famiglia di Dio, che ci accompagna e ci protegge come suo popolo, e nello spirito di amicizia e fratellanza che ci unisce, esprimiamo la nostra vicinanza e assicuriamo la nostra fervida preghiera”, conclude la nota
amos74
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Re: Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

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“I maestri spirituali come il rabbino Elia Richetti, quando salutano questo basso mondo, ci lasciano il loro ultimo insegnamento, quello di una eredità sovrumana che è impossibile da descrivere. Ci hanno educato a riconoscere i segni. Nel caso del rabbino Richetti, i segni sono quelli della voce che loda le sacre scritture e fa risuonare la potenza della Torah nell'udito dei suoi discepoli, studenti e ascoltatori. I segni del suo sorriso e del suo rigore, di chi sa far prevalere sempre il bene sugli affossamenti dell'anima. I segni della penetrazione dei significati della dottrina ebraica da ritrasmettere a un pubblico eterogeneo di giovani e adulti milanesi. I segni dell'amore per la famiglia e per il mistero della Conoscenza di Dio. Tutti questi segni sono il ricordo dei maestri. Dopo Rav Elia Richetti e Rav Giuseppe Laras, dopo Tullia Zevi e Amos Luzzatto, la comunità ebraica italiana ha la qualità di essere sostenuta e guidata da una nuova generazione di maestri e rappresentanti che sanno salvaguardare il patrimonio religioso delle lezioni e delle testimonianze di chi ci precede e ci ispira dal mondo dello Spirito, Ruah.

Una tradizione islamica ci ricorda che i sapienti sono gli eredi dei profeti e che i profeti non sono mai morti ma pregano e intercedono per le rispettive comunità di credenti e di fedeli. Alcuni saggi musulmani traggono da queste tradizioni l'interpretazione sulla luce dei maestri che rimane sempre in compagnia dei discepoli sensibili alla Verità, a sostegno della loro fede e azione religiosa.”

Con queste parole l’imam della moschea Al-Wahid di Milano e presidente della COREIS Italiana, Yahya Pallavicini, saluta l’amico di Dio Rav Elia Richetti.

I musulmani della COREIS Italiana si uniscono alla Comunità Ebraica di Milano e di tutta Italia nell’ultimo saluto a un sapiente di grande cuore che sapeva trasmettere l'amore per la conoscenza e che per anni ha trasmesso il conforto di una profonda sensibilità noachide e amicizia anche per i fratelli e le sorelle musulmani. “Abbiamo avuto modo di accompagnarlo nelle sue conferenze benedette, l'ultima volta a Varese all'Università dell'Insubria, e lo abbiamo trovato giovanile, nonostante l'età, sempre sorridente e pronto a dispensare insegnamenti e suggerimenti nobili e discriminanti”, testimonia Mansur Baudo portando la voce dei responsabili più anziani della Moschea Al-Wahid di Milano.

Molte sono state le occasioni di beneficio dagli insegnamenti del rabbino Richetti, che in diverse circostanze ha arricchito con la sua presenza gli incontri di studio e confronto interreligioso della COREIS e di altre realtà.

In particolare, i giovani della COREIS ricordano la partecipazione di Rav Richetti e numerosi incontri organizzati all’Università Statale di Milano insieme all’UGEI e alla FUCI: “Fu un riferimento di saggezza e anzianità capace di interloquire con semplicità e profondità anche con i giovani e i bambini, prestandosi a gite fuori porta, a sedersi dietro una cattedra universitaria o a ospitarci nella storica Sinagoga di Via Eupili. Abbiamo appreso dalla sua esperienza diretta come la comunità Ebraica rinacque con pazienza e il lavoro di pochi dopo la tragedia della Shoah. Amore per la comunità, educazione, serio studio e sano umorismo, fede, sono i ricordi che ci ha lasciato”.

Durante i 9 anni in cui era stato rabbino capo a Venezia, con la sede veneta della COREIS ha condiviso intensi momenti di dialogo e amicizia, continuati anche negli ultimi anni quando interveniva a Verona, Vicenza e a Milano in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica. Il responsabile della COREIS Veneto, Yahya Zanolo, ricorda in particolare il suo canto, che “sapeva toccare i cuori e la sua presenza era una certezza di parole vere e intelligenti, sempre con una leggerezza di spirito propria degli uomini autenticamente spirituali”.

Tanti altri eventi sono stati occasione, per i musulmani della COREIS, di affiancare Rav Richetti nella testimonianza di una vera fede che ci accomuna, quali ad esempio, la tavola rotonda del marzo 2011 a Bologna sul tema “Pluralismo religioso oggi: identità e confronti”, l'incontro nel giugno 2015 al Museo Diocesano di Milano, sul tema “parola sul sacro”, per il programma “Dialogo, Nutrimento delle Coscienze”, la Conferenza interreligiosa di Milano sul cibo, nell'ambito dell'EXPO 2015, o quella di Bollate del marzo 2017 su “Religioni e culture insieme per la pace, come costruire un mondo migliore”.

Salutiamo e accompagniamo con le nostre preghiere Rav Elia Richetti nel suo ultimo viaggio e lo ringraziamo per le preziose occasioni di vera e sincera condivisione del cammino spirituale verso la meta comune
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Tony
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Re: Ciao Rav Elia Enrico Richetti, maestro ed amico

Messaggio da Tony »

Ciao amos74, ho saputo grazie a te e mi dispiace davvero tanto . Anche se conosco Rav Richetti solo da poco e tramite internet mi piaceva davvero tanto come persona , tanto che tempo fa mi piaceva e mi piace ascoltare le sue lezioni dal canale Rabbinato Milano perchè riesce a veicolare messaggi importanti e profondi con questa sua risata e leggerezza incredibile . In una sua lezione mi è rimasta impressa un aneddoto ovviamente finto che lui ha raccontato a proposito della ricchezza , e me lo sono trascritto al computer :

Un povero va da un ricco , il ricco vedendo l'uomo povero cerca di allontanarlo e il povero dice :
-Non sono venuto a chiedere l'elemosina , sono venuto per vendere
-il ricco : "per vendere che cosa?"
-La ricetta per la vita eterna risponde il povero
-e quanto costerebbe risponde il ricco
-10.000 euro
il ricco ci pensa un po alla fine dice : guarda sono incuriosito per me 10.000 euro non sono nulla
te li do però tu mi devi dire in cosa consiste
-"Semplice" risponde il povero "devi venire a vivere nel nostro villaggio"
-"Un villaggio?"
-"Si un villaggio di povera gente come sono io"
-"E perchè venire a vivere da voi mi garantirebbe la vita eterna ?"
-"Semplice - li non è mai morto nessun ricco"

Ciao grande uomo di Hashem .
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