Gianni ha detto,
Il testo di Gv 2:1 non presenta proprio alcun significato nascosto.
Se tu leggessi bene e in italiano cosa io ho scritto caro Gianni, noteresti che sono stato proprio io a dire come premessa che "non mi piace" cercare significati nascosti in ogni parola della Bibbia. Quindi non capisco perché questa tua premessa. Anzi a dire il vero un pò lo sospetto: mi hai letto con superficialità perché avevi la tua bottiglia di spumante da stappare eh?
"Che simpatico biblista"!
Gianni ancora scrive:
Comunque, non vi si dice affatto ‘dopo tre giorni’ ma proprio “il terzo giorno” (τῇ ἡμέρᾳ τῇ τρίτῃ).
La velocità con hai scritto tutto questo post è allarmante. Per caso lo avevi già preparato e mi aspettavi al varco? ahahahah
Sono sorpreso quanto lusingato che tu fossi là, pronto a scrivere, ansioso di rispondermi con la tua interpretazione.
Mi spieghi perché adesso, nel tradurre il testo greco, mi posti in ebraico?
In pratica mi stai dicendo che sei così convinto di avere la verità in tasca che mi posti direttamente in ebraico il testo che in Giovanni è greco?
Ben diverso Mr 14:1: “due giorni dopo”, che si dice in greco μετὰ δύο ἡμέρας (μετὰ + accusativo).
Così anche “tre giorni dopo” (Mr 8:31), che si dice in greco μετὰ τρεῖς ἡμέρας.
Va beh, sorvoliamo la digressione e i tuoi orgogliosi festeggiamenti. Se solo tu avessi più stima di chi ti dedica tempo... ma va beh, andiamo avanti. Hai detto:
In Gv 2:1 è detto invece “il terzo giorno” senza specificare da quando.
Bene. Questa risposta è più seria dei commenti precedenti. Ragioniamoci.
Il testo espone letteralemente "il terzo giorno", il che non significa rigorosamente "dopo tre giorni pieni" è vero. Come dovresti sapere che i conteggi dei giorni loro non sono i nostri. Ho infatti scritto non entro nei dettagli del conteggio, proprio perché nella mentalità di allora, bastava un frammento di un giorno, il giorno seguente e un frammento del successivo per esser nei 3 giorni.
Il vangelo di Giovanni espone un primo giorno in cui è data una prima testimonianza del battista.
Un secondo in cui viene data la seconda testimonianza.
Un terzo in cui i primi discepoli vanno da Gesù.
Un quarto in cui Gesù chiama Filippo e Natanaele.
Il terzo giorno dopo il quarto è presumibilmente il sesto.
Questa “settimana corta” iniziale richiama la settimana della creazione. Così è e non se ne scappa.
Giovanni allude ovviamente alla creazione e alla settimana di creazione.
Tutto il vangelo rimanda a un settimo giorno che giungerà con “il primo giorno dopo il sabato” (Giovanni 20:11-19),il giorno in cui Gesù appare risorto.
Poi cambia capitolo e d’un tratto è detto che “il terzo giorno [τῇ ἡμέρᾳ τῇ τρίτῃ] ci fu una festa nuziale in Cana di Galilea”.
Ma cosa ti inventi Gianni?
Sai bene anche che la suddivisione in capitoli che abbiamo noi non esiste in originale. Giovanni non cambia affatto capitolo.
E non capisco cosa c'entri ancora il tuo ebraico anziché il greco.
Mi pare che lo stesso tipo di espressione, nella Bibbia esista già. Leggi gentilmente Genesi 41:55 e poi 42:18. Come trovi?
Trovi lo stesso testo e non mi pare che intenda un matrimonio o si riferisca alla Torah orale come suggerisce Noiman.
Inoltre perdonatemi l'aggiunta, Gianni, Noiman... Ma stiamo davvero ammettendo che Giovanni allura volutamente ad una tradizione orale non ispirata? Se fosse vera questa supposizione... non staremmo forse ammettendo che in un testo biblico, scritto per ispirazione divina, lo scrittore inizia pensando alla Torah, nientemeno inizia a fare riferimento alla creazione ed ai suoi giorni... per poi buttare tutto all'aria per fare riferimento ad una tradizione orale?!?
Tradizione nata poi secoli dopo la torah!
Cioè dal porsi come parallelo ad uno dei testi fondanti l'ebraismo, poi fermerebbe tutto il discorso per passare a fare riferimento ad una tradizione orale nata secoli dopo che riguarda i matrimoni?
Ma davvero lo facciamo così banale questo testo?
La stessa espressione (il terzo giorno) la troviamo in Esodo 19:11 e anche qui non mi pare che Dio parli di matrimoni o faccia riferimento alle tradizioni orali...non ispirate per giunta!
Biblicamente quindi è evidente che abbiano più senso i riferimenti testuali dati da studiosi della Bibbia che suppongono che Giovanni si riferisca al dono della Torah sul Sinai. Altro che tradizione orale. Questa è pura fantasia altroché!
Questa posizione è inoltre MOLTO più sostenibile della tua (un banale gioco di parole e traduzioni, perdonami) perchè tutto il Vangelo di Giovanni, usa il termine "segni" riferendosi ai miracoli del Messia, proprio come la Bibbia definisce l’insieme dei prodigi compiuti in Esodo e quindi delle piaghe inflitte da Dio all'Egitto.
Nota ancora un'altra cosa Gianni, cosa dice la madre di Gesù ai discepoli? "Fate quello che vi dirà!"
Cosa disse il Faraone a tutti gli egiziani? "Andate da Giuseppe e fate quello che vi dirà!".
Come vedi i riferimenti non sono casuali tra il prologo Giovanneo e la storia del popolo di Israele dalla creazione in poi.
Questi messaggi, realmente accaduti e così narrati, non servono altro che a far comprendere ai giudei prima e anoi dopo, che Gesù Cristo, il Messia aveva a che fare l’alleanza tra Israele e il Creatore.
Se si trattasse di sequenza cronologica dovremmo avere μετὰ τρεῖς ἡμέρας, “tre giorni dopo”, e invece abbiamo “il terzo giorno” senza né capo né coda.
Mi pare che le citazioni di Genesi devono averti risposto benissimo. A meno che tu non creda che Giovanni soffrisse di qualche forma di dissociazione mentale o dislessia o disgrafia che lo spingeva a pensare ebraico e scrivere greco e quindi sbagliare in questo modo assurdo. A me piace semplicemente pensare che Giovanni parlasse bene greco, leggesse la sua bella Bibbia Septuaginta in greco e scrivesse in greco. In questo passaggio cita semplicemente "il terzo giorno" alla maniera di Genesi ed Esodo. Come dimostrato su.
Siamo di fronte ad una espressione scritta in greco ma pensata in ebraico. Per venirne a capo basta ritradurre dal greco all’ebraico e diventa chiarissimo.
Non sono completamente d'accordo. Siamo semplicemente di fronte ad una citazione dell'antico testamento, un'applicazione della settimana creazionale al Messia, allusioni esplicite all'alleanza ebraica con il Suo popolo e quindi all'adempimento delle promesse messianiche.
La tua interpretazione parte invece per la tangente arrivando ad ipotizzare il settimo giorno, mentre il testo parla chiaramente di “terzo giorno”. Altrettando fantasioso è il riferimento al terzo giorno della risurrezione.
Completamente in disaccordo. Mi spiace Gianni, ma sei proprio in malafede nei miei confronti. Mi spiace ma ti eriggi a professore e davvero non ti fa onore.
1) Non ho mai detto che la penso così. Ho citato "studiosi e altri studiosi". Ho semplicemente guardato tra i miei testi a casa, tempo permettendo e qualche ricerca qui e là su internet. Anzi ho esplicitamente detto anche cosa mi piace e cosa non mi piace, cosa mi sembra bello e cosa meno. Quindi perdonami ma stai proprio citando il falso. Io non ho esposto "la mia teoria" o la mia interpretazione. Ho esposto invece delle possibili interpretazioni con approccio (perchè ti ricordo di questo parliamo in questa discussione) biblico.
2) Ho esposto ancora che io PREFERISCO analizzare il testo in sè, sottolineando il fatto che Giovanni dica "il terzo giorno (o tre giorni dopo). Mi piace guardare il testo globalmente (da Giovanni 1:1 a Giovanni 2:1)... e vederci una settimana. Ma ancor di più mi piace analizzare questo riferimento al terzo giorno.
3) Chi stabilisce inoltre che, parlando del Cristo in quella che è l'introduzione di un Vangelo in cui Lui è protagonista, fare riferimento alla sua morte (con tanto di citazioni di versetti) sia fantasioso. Lo stabilisci tu? Che simpatico biblista!
Dici poi una grande inesattezza parlano di "lunedì" o primo giorno ebraico. Il primo giorno ebraico è la domenica, non il lunedì.
Per questo ti ho già risposto, hai letto male il mio testo... e hai pensato di vincere facile.
Ci fai infine notare ‘che nell'esporre questa analisi hai utilizzato SOLTANTO la Bibbia e i suoi riferimenti’.
Tu non hai affatto usato la Bibbia ma ne hai abusato, facendo accostamenti di fantasia.
E questo chi lo stabilisce? Sempre tu?
Il tuo rispetto per chi non la pensa come te è davvero notevole. Alla faccia del dialogo...
Hai solo sollevato un polverone.
Polverone? E perchè? Ho solo scritto un post. Non è intervenuto nessuno se non tu e vedi un polverone?
E' forse morto qualcuno? Si è offeso qualcuno? Ci sono problemi?
Io sto solo scrivendo in un forum... che problema c'è?
Quale polverone?
Come detto, prova a ritradurre la frase greca in ebraico. Sarà allora chiarissima. A patto che tu conosca i giorni della settimana biblica e non confonda il lunedì con la domenica.
Beh, se ti fa piacere posso anche andare su google e tradurla in spagnolo e tedesco, chissà magari ci sono altre interpretazioni possibili. Se poi pensiamo che Gesù parlasse addirittura in aramaico, chissà, potremmo avere altre "interpretazioni" ancora...
Chissà in aramaico cosa intendeva... eh?
Dai su... rimaniamo con i piedi per terra su.
N.B.: Se parlo di lunedì e di domenica è ovviamente solo per capirci.
Oppure forse stai sbagliando perché in ebraico non si chiamano così...