Calendario ebraico

chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: venerdì 25 novembre 2022, 20:38 Naza diceva che la differenza fra calendario biblico e babilonese sta nelle costellazioni, ma non è così. Anche il calendario biblico si basava sulle costellazioni.
Mi riferivo alle costellazioni che oggi chiamiamo case dello zodiaco, come risulta dalla tabella del calendario babilonese mese per mese.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Alcune importanti considerazioni:

«Non esistendo effemeridi lunari ufficiali il nuovo mese lunare poteva essere proclamato solamente in base all’osservazione del primo crescente lunare fatta da almeno due testimoni alla commissione per il calendario di Gerusalemme. La dichiarazione dipendeva pertanto da fattori soggettivi».
Questa citazione è tratta dagli atti del XVII Seminario di Archeoastronomia (Associazione Ligure per lo Sviluppo degli Studi Archeoastronomici) tenutosi a Genova nel marzo 2015. L’Osservatorio astronomico di Genova è collegato all’Università di Genova.
Si noti: “La dichiarazione dipendeva pertanto da fattori soggettivi”.

Giuseppe Veneziano, precisa poi nella stessa relazione:
«Il moderno calendario ebraico, che è quello rimasto sostanzialmente invariato dal X secolo d.C. in poi, tiene conto anche dei giorni in cui le feste devono cadere (Bruce, 1980, p. 50). Come riporta The Jewish Almanac (l’Almanacco ebraico), il primo giorno di Nisan non cade mai di lunedì, di mercoledì o di venerdì, per cui il suo inizio può venire posticipato di un giorno. Nel XX secolo il suo più precoce inizio fu il 13 di marzo e il suo più tardo inizio il giorno 11 di aprile (ibidem, p. 245; in Cox 1997). Questa posticipazione dell’inizio del mese di nisan mira ad evitare, secondo l’osservanza ebraica, che il 14° giorno di nisan possa cadere in giorni “non graditi”, ad esempio di martedì (cosa che avviene nel caso che il 1° nisan sia un mercoledì). Queste tradizioni creano quindi delle difficoltà a chi deve predire dei fenomeni astronomici. Il 1° nisan è alla base del calcolo dell’inizio della Pasqua (14 nisan) della Festa dei Pani non fermentati (dal 15 al 21 nisan) e della Pentecoste.28 È quindi evidente che se il 1° nisan veniva calcolato in maniera non corretta, le successive feste ad esso legate cronologicamente, sarebbero state osservate nelle date sbagliate». – Il grassetto è mio, aggiunto per enfatizzare.

Altre citazioni tratta dagli atti del convegno:
«L’anno religioso (o anno sacro) ebraico iniziava il 1° giorno del mese di nisan, con la fase di Luna Nuova più vicina all’equinozio di primavera. La Luna Nuova o “novilunio”, che segna l’inizio del mese lunare, si ha quando la Luna viene a trovarsi in congiunzione col Sole, cioè quando il nostro satellite si interpone tra la Terra ed il Sole; in questa posizione ci rivolge l’emisfero non illuminato e si rende quindi invisibile. Dal momento quindi che la Luna in questo giorno non è visibile, i sacerdoti per calcolare l’inizio del mese aspettavano il giorno successivo, il primo crescente lunare, cioè la prima falce di Luna visibile da Gerusalemme».
«Il novilunio ecclesiastico corrisponde al momento in cui la Luna torna a diventare visibile, sotto forma di un sottile spicchio, cioè almeno quaranta ore dopo l’istante della congiunzione. Così, il 1° nisan non cadeva al Novilunio esatto (età astronomica della Luna uguale a 0) ma poco più di un giorno dopo, con una Luna di quasi 2 giorni d’età».
MassimoWlaBibbia
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da MassimoWlaBibbia »

Gentile Chelaveritatrionfi:

MassimoWlaBibbia ha scritto: ↑Gentile CheLaVeritàTrionfi, una sola domanda, se posso permettermi. Secondo lei Esdra, Neemia, Aggeo, Zaccaria e tutti gli altri profeti che hanno vissuto la fase post-esilio babilonese, cosa consideravano come Luna Nuova, la congiunzione o il primo spicchio crescente?
Cordialità

CheLaVeritàTrionfi ha scritto: ↑Buongiorno Massimo. Il secondo me non conta, conta invece scoprire come stanno le cose e stiamo analizzando tutto.....

CheLaVeritàTrionfi ha scritto: ↑Ora ti dico cosa penso dai dati che ho analizzato. Penso che nel post esilio babilonese il capomese fosse il primo giorno di luna crescente, ma la mia ipotesi è che al tempo dell’Esodo non lo era. Questo occorre dimostrarlo.

Dunque vedo che ha un pensiero sui dati analizzati.
Riformulo dunque la precedente domanda meglio:
Secondo lei, sulla base dei dati analizzati, Esdra, Neemia, Aggeo, Zaccaria e tutti gli altri profeti che hanno vissuto la fase post-esilio babilonese, cosa consideravano come Luna Nuova, la congiunzione o il primo spicchio crescente?
Cordialità
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: venerdì 25 novembre 2022, 23:48 Naza, nel calendario biblico vale il capomese, che segue il novilunio
Perfetto a me basta questo. Il capomese segue il novilunio e non è il novilunio. E' dall'inizio che insisto su questa cosa. Besàseà ha scritto più volte che si parla della festa non del novilunio astronomico. Ciò vale a dire, che a differenza di ciò che si sosteneva che nell'antichità tutti i popoli consideravano il novilunio l'apparizione del primo falcetto è da correggere dicendo che in passato ogni popolo aveva il proprio capomese. Ed ancora una volta che ti ho fatto notare che anche l'Egitto aveva il capomese al novilunio inteso come congiunzione e ancora insisti a scrivere solo due tribù Africane. Ho scritto che forse erano anche i romani e mi risultano i cinesi e se ancora continuo la ricerca chissà cosa trovo. Ma va bene così. Invece il succo lo ha colto MassimoWlabibbia che chiede:
Dunque vedo che ha un pensiero sui dati analizzati.
Riformulo dunque la precedente domanda meglio:
Secondo lei, sulla base dei dati analizzati, Esdra, Neemia, Aggeo, Zaccaria e tutti gli altri profeti che hanno vissuto la fase post-esilio babilonese, cosa consideravano come Luna Nuova, la congiunzione o il primo spicchio crescente?
Cordialità
E la risposta l'ho già data adesso e questo pensiero l'ho già espresso qualche pagina fa. Ho scritto che il secondo me non conta ma è questo:

"Ora ti dico cosa penso dai dati che ho analizzato. Penso che nel post esilio babilonese il capomese fosse il primo giorno di luna crescente, ma la mia ipotesi è che al tempo dell’Esodo non lo era. Questo occorre dimostrarlo".

Caro Massimo, al tempo di Esdra e Neemia siamo nel post Babilonia, quindi la risposta è quella sopra. A conferma di ciò avevo citato il libro dell'astronomia di Enoch per ben due volte chiedendo a Shay di leggere i passi e mi pare che non sia stato fatto.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da MassimoWlaBibbia »

Bene, chiaro. Comprenderà che ciò comporta un importante risvolto a seguito dei risultati della sua analisi - da parte mia non condivisibile, ma questo ha poca importanza - dal momento che si mettono in discussione tutte le citazioni e le determinazioni temporali ed i relativi eventi connessi, inclusi in svariati libri biblici da parte dei profeti biblici post-esilio, che dunque avrebbero commesso errori di valutazione, che si sono riflessi anche sul popolo ebraico. Peraltro il papiro pasquale di Elefantina del 419 BCE, con le istruzioni per la Pasqua e la Festa degli Azzimi, arrivava evidentemente da Gerusalemme.

In sostanza, per sintetizzare, i profeti biblici post-esilio (Esdra, Neemia, ma non solo) avrebbero adottato - secondo i risultati della sua analisi - non semplicemente i nomi dei mesi babilonesi ma soprattutto la tradizione e l'usanza babilonese di definire la Luna Nuova secondo lo spicchio di luna crescente, e non più secondo la congiunzione astronomica, che a suo avviso era il determinante per la Luna Nuova al tempo dell'Esodo. Se ho ben compreso, questa dovrebbe essere la sintesi.
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Al tempo di Esdra e di Neemia ci fu un completo ristabilimento del culto (Esd 3:1-13). Siamo nel giudaismo postesilico. Gli esuli si riunirono nel mese di etanìm, cioè nel settimo mese (v. 1); tennero la Festa delle Capanne secondo ciò che è scritto nella Toràh, e offrirono di giorno in giorno il numero di olocausti stabiliti per ciascun giorno, l’olocausto regolare, le offerte per le lune nuove e quelle per tutti i periodi festivi (vv. 4 e 5). Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti (v. 6), secondo le istruzioni di Davide, re d’Israele (v. 10), e sappiamo che Davide era in grado di stabilire in anticipo quando cadeva il novilunio.
Il tempio fu completato il terzo giorno del mese di adàr (Esd 6:15). I rimpatriati sacrificarono la Pasqua il 14º giorno del 1º mese (6:19), in nissàn.
Il culto originale, stabilito nella Toràh, fu completamente ristabilito.

Ora propongo una riflessione.
Il 12º giorno del 1º mese, nissàn, erano partiti per andare a Gerusalemme; la mano di Dio era su di loro, e lungo la strada Dio li protesse dai nemici e dalle imboscate; poi rimasero lì tre giorni (8:31,32), il che ci porta al 15 di nissàn.
In Nm 33:3 è detto che gli ebrei partirono dall’Egitto il 1º mese, il 15º giorno del mese di nissàn.
Ecco la riflessione: il rientro degli esuli in Palestina è presentato come un nuovo Esodo?
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Caro Massimo io ho parlato dell’analisi dei dati storici nel post babilonia e non di cosa facevano gli ebrei. Ho scritto secondo me, ma il secondo me non conta. Così come il calendario sia cambiato può anche essere che anche questa usanza del capomese sia stata presa. In ogni caso gli ebrei mantennero il loro giorno da sera a sera a differenza dei babilonesi. Ma ripeto, il libro dell' astronomia che risale al secondo secolo a.E.V. da indizi precisi su un certo periodo. Non avete letto i passi, ma va bene così.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
LuigiS
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da LuigiS »

Shay ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 18:20 ma di cosa si vede esattamente non ne ha idea perché dice che sono cose che ha studiato una settantina di anni fa (ma quanti anni ha? :d )
noiman ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 21:30 Ai miei tempi, credo di essere molto più giovane di Besasea, (credo !) , e qualcuno con il "regolo" gli misurà l'età esisteva il TIDE, noto detersivo che si vendeva alle mamme massaie di allora perchè conteneva una "sorpresina" (per bambini, è ovvio!) di bachelite, (plastica preistorica), erano altri tempi.
Shay ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 22:53 Sicuramente sei molto più giovane. Gli avevo posto un quesito per email e mi rispose che era una cosa che non si ricordava bene perché l'aveva studiata una settantina di anni fa e da allora si erano presentate poche occasioni di parlarne. Come minimo deve avere 90 anni.
Non mi è chiara l'ultima parte del messaggio sopracitato di Noiman, comunque dal quel che so io, Besàseà, almeno se si contano soltanto i suoi anni della sua vita attuale, dovrebbe avere circa 58 anni; forse se ha detto che ha studiato cose una settantina di anni fa, includeva anche gli anni di qualche vita precedente?
https://www.youtube.com/watch?v=zToviani_2c
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

I passi sono qui:
viewtopic.php?f=8&t=2171&start=320

Ed aggiungo questo:

LXXVIII *.

[1] I nomi del sole (sono) così: 1) Oreyares, 2) Tomas. [2] I nomi della luna sono quattro; fra essi il primo è Asoneya, il secondo: Ebla; il terzo: Benase; il quarto: Era.

[3] Queste sono le due grandi luci la cui orbita è come la circonferenza del cielo e le cui misure, per ambedue, sono eguali.

[4] Nel disco del sole, le sette parti di luce che ha in più della luna si immettono, misuratamente, (nella luna) fino a quando passa (nella luna) una settima parte del sole 1. [5] E tramontano ed entrano nelle porte di occidente e vanno in giro a settentrione e, attraverso le porte di oriente, escono sulla faccia del cielo. [6] E, quando la luna sorge, appare nel cielo ed in essa vi è la metà di una settima parte di luce ed essa completa tutta la propria luce in quattordici (giorni).

[7] Ma, in essa, sono poste quindici parti di luce. La sua luce, secondo il segno dell'anno, si completa in quindici (giorni), diventa tre (volte) cinque [e la luna è alla metà di un settimo] 2. [8] Nella propria decrescenza, nel primo giorno diminuisce a quattordici parti della sua luce, all'indomani diminuisce a tredici parti, al terzo giorno a dodici parti, al quarto giorno a undici parti, al quinto giorno a dieci parti, al sesto giorno a nove parti, al settimo giorno a otto parti, all'ottavo giorno a sette parti, al nono giorno a sei parti, al decimo giorno a cinque parti, all'undicesimo giorno a quattro parti, al dodicesimo giorno a tre parti, al tredicesimo giorno a due parti e al quattordicesimo giorno diminuisce alla metà della settima parte e (di) tutta la sua luce, al quindicesimo giorno, sparisce la parte rimanente. [9] In alcuni mesi ciò avviene ogni ventinove giorni e, alcune volte, (ogni) ventotto.

[10] E Uriele mi mostrò un'altra legge: quando la luce si immetteva nella luna e da dove si immetteva: dal sole. [11] Per tutto il tempo che la luna va nella propria luce, essa l'assorbe davanti al sole. Fino a quattordici giorni, la sua luce si completa nel cielo 3 e, quando arde tutto, si completa la luce nel cielo. [12] E, il primo giorno, si chiama novilunio perché, in questo giorno, la luce sorge su di essa. [13] E si completa esattamente nel giorno in cui il sole scende ad occidente e la luna sale ad oriente, di notte, ed illumina per tutta la notte finché il sole sorge avanti a lei ed essa appare dirimpetto al sole.

[14] Da dove la luce della luna esce, di là poi diminuisce 4 fino a esaurirsi tutta la luce, a passare i giorni del mese ed essere, il disco, inutile, senza luce. [15] E essa fa tre mesi di trenta giorni del proprio tempo e tre mesi li fa ognuno di ventinove giorni in cui essa decresce, nel primo ciclo, nella prima porta, in 177 giorni. [16] E, (quanto) all'epoca della sua uscita, per tre mesi appare ogni trenta giorni e, per tre mesi, appare ogni ventinove giorni. [17] Di notte appare, come uomo, per venti giorni ogni volta e di giorno appare come il cielo 5 poiché non ha null'altro che la propria luce.

https://libridienoch.weebly.com/libro-d ... nomia.html

oppure qui:
https://archive.org/details/ITILLIBRODI ... 1/mode/2up
PAg 41 cap.78

Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Sicuramente la discussione è diventata molto impegnativa e dificile da seguire, esaurite le solite polemiche sta diventando una buona discussione.

Mi pare di capire che tutto il confronto ruoti intorno alla luna nuova, la differenza tra novilunio astronomico e reale, mi pare di aver anche inteso che nel novilunio astronomico la luna è del tutto invisibile e perché si veda il primo spicchio occorre attendere due giorni, di fatto il novilunio è già avvenuto.

Oggi ho letto uno studio di Giulio Bemporad completato nel 1934 dalTitolo: "Il Calendario Ebraico" è da questo che ho tratto alcune riflessioni.
Bemporad afferma che è possibile scorgere il novilunio prima a Londra che a Gerusalemme che distano oltre 2 ore nel fuso orario, il rinvio del novilunio avviene quando questo cade di domenica, mercoledì e venerdi e in più anche se cade nel pomeriggio, questo spostamento non è solo compreso ma direi anche osteggiato, bisognerebbe chiederlo a Hillel che mise mano al calendario già in uso in Eretz Israel e sicuramente conosciuto dalle altre civiltà lì intorno, è possibile anche prima di Avrahàm, nonostante tutti calcoli fatti da Hillel l’errore tra l’anno solare e anno lunare rimane e questo sembra che abbia spostato negli ultimi secoli di oltre sette giorni la pasqua ebraica ,questo è avvenuto in modo progressivo, lo slittamento si aggraverà nei prossimi secoli.
Si è detto che nella Torah i mesi non erano nominati ma numerati come i giorni, questo prima della deportazione babilonese, al ritorno gli ebrei si portarono i nomi dei mesi , gli angeli e altre cianfrusaglie. :-O
Eppure nella Torah troviamo menzionato Aviv come un mese, per chi sa l’ebraico Aviv significa “primavera” da cui nasce il nome della seconda città di Erez Israel , Tel Aviv, ma se vogliamo approfondire bisogna rivedere questa parola e scopriamo che centra molto con il calendario e la necessità di centrare nell’anno ebraico le date e i periodi per le feste giuste nonostante che la precisione balistica è un’altra cosa. :-O :-?
Qualcuno ritiene che gli ebrei non osservino il calendario divino ma siano sottoposti alle regole rabbiniche, che rimane al momento una ipotesi plausibile, secondo il sottoscritto quando D-o creò il mondo aveva previsto la carie dentaria , i fossili dei dinosauri e il Sinedrio. :))
Non conoscendo l’astronomia nel il greco posso solo offrire quello che sono in grado di comprendere confrontandomi con quanto ho studiato.
Una spiegazione per שמור את חדש האביב ועשת פסח”Osserva il mese di Aviv e fai Pesàch”, (Dvarim 16/1) impegna il termine aviv comunemente tradotto come il nome di un mese, in realtà il primo significato di questa parola era “spiga verde” , nel senso di non ancora matura, il mese di riferimento in cui le spighe sono ancora verdi è tra marzo e inizio aprile , mesi di primavera, ovvero nei pressi del solstizio di fine inverno, questo lo sappiamo anche perché nel libro di Shmòt troviamo un altro dettaglio והפשתה והשערה נכתה כי השערה אביב והפשתה גבעל “Lino e orzo, fu colpito l’orzo poichè era spiga [aviv] e il lino era gemma”(Shmòt 9/31), questo lo leggiamo in riferimento alla piaga della grandine che colpì i raccolti dell’Egitto non ancora maturi, quindi il mese di אביב non era ancora diventato o interpretato come il nome di un mese, successivamente neanche aviv sfuggirà alla regola di diventare un nome proprio, ma l’agiografo in questo contesto non fa riferimento al mese ma sottolinea uno stato di maturazione del grano e dell’orzo, "se è vero che una rondine non fa primavera è altrettanto vero che le rondini compaiono di primavera", il periodo indicato da Shmòt era sicuramente primavera o presso all’equinozio primaverile, l’espressione che ritroviamo nel libro di Shmòt היום אתם יצים בחדש האביב “Oggi voi uscite nel mese di Aviv” (Shmòt 13/4), va letta come “nel mese della spiga” , qualcosa del genere come da noi si indica il mese delle rose o delle ciliegie, il rafforzativo della ה in aviv è una forma di patronimico agricolo, ma forse Gianni mi può correggere (mannaggia avessi fatto il liceo classico….invece che l’astronauta). #:-S
Bene, vediamo cosa succede ora.
Noiman


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