Da dove iniziare ....
Come riconoscere i nati di nuovo ....i figli di Dio ...
Ci sarebbero molti versetti da meditare ....
Atti 11;26.fu ad Antiochia che per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani ...Un nome dispregiativo ..( a quei tempi) ,perché seguivano usi costumi di Gesù ...quindi si riconoscevano come un gruppo separato e distinto ..
Lasciò a voi i commenti ....
Di Galati 5;22....
1Pietro 3;10,12...
Giac.3;2...
Ci distinguiamo ? ...Esaminiamoci ....
Dopo averci esaminati ...chiediamoci ...siamo veri credenti ..nati di nuovo? ..
O siamo solo disturbatori?.
Se siamo nati di nuovo siamo nel forum per crescere in grazia e conoscenza ...
Se siamo disturbatori ...allora " :oops:
Mamma mia Stella, leggendo questo titolo mi sono venuti i brividi...
Il dovere, il senso del dovere ormai è penetrato in noi fino al midollo, siamo talmente pieni di senso del dovere che esce in ogni frase che pronunciamo, lo consideriamo talmente normale che sporca perfino le nostre relazioni amorose.
Ti lascio solo una domanda per una tua riflessione: a te piacerebbe che il tuo compagno, tuo marito o chi hai a fianco ti amasse e facesse tutto quello che fa per senso del dovere?
Scusa Gialandra, ah proposito, non ho capito se sei un uomo o una donna ...il tuo nome sembra femminile..comunque, la tua domanda me la devi proprio spiegare, perchè sai, non ho capito il senso. Che cosa vuol dire "senso del dovere". Uno si comporta in maniera coerente in base a quello che crede e professa, e lo mette in pratica. Il cristiano dovrebbe comportarsi come Yeshùa si è comportato, seguire il suo esempio, relazionarsi con gli altri come si è relazionato lui. Se un cristiano o un credente si comporta all'opposto, in maniera incoerente avendo un comportamento scandaloso, cattivo, rancoroso, invidioso, o maldicente, beh, allora vuol dire che un falso fratello. Il dovere non c'entra proprio nulla. Uno si comporta bene perchè ci crede e applica il vangelo nella vita quotidiana di tutti i giorni: in casa, al lavoro, con il marito, i figli, gli amici, a scuola, nel forum, ecc..e in qualunque luogo si trova.Sa essere comprensivo, paziente, amorevole, tollerante,incoraggiante, gioioso, ecc... E oltre ad avere un buon comportamento, contano molto le parole che si dicono, perchè hanno un peso, ma per alcuni equivalgono a quelli di una piuma. La lingua ha un gran potenziale, in bene o in male. Coloro che amano farne uso devono prepararsi poi a subire le conseguenze. Mi spiego Gialandra?. Poi aggiungo, che è di cattivo gusto ed inelegante lodare se stessi. Una persona raffinata cerca di tenersi all'ombra, elogiando gli altri. Bisogna ben guardarsi dall'autobiografie!.
Sapete, c'è un modo giusto e un modo sbagliato di fare le cose, così come c'è un tempo giusto e un tempo sbagliato. Il guaio è che spesso non si riesce a discernere fra questi due momenti. La religione di una persona è spesso una facciata per coprire frustrazioni, insicurezze,traumi, problemi emotivi, imperfezioni ecc... Inoltre, la sua personale religione, può essere nient'altro che una parodia, un'esibizione esteriore priva di una realtà interiore. La vanità può infilarsi nella vita religiosa così come in ogni sfera, e forse anche di più. Al giorno d'oggi poi, io rimango più scandalizzata di una nudità interiore che una esteriore.
Ma una sana consapevolezza della nostra imperfezione ci aiuterà ad affrontare con coraggio le critiche. Le critiche costruttive istruiscono, correggono e incoraggiano. La mancanza di autocontrollo invece, rivela una innegabile debolezza di carattere.Qualcuno ha detto che si può valutare la statura di un uomo dal tempo che impiega a perdere la pazienza. E se coviamo rancori e risentimenti, dimostriamo di essere stolti. Le persone intelligenti non rovinano la propria vita con un comportamento così assurdo. Così possiamo risparmiarci tante incomprensioni, dolori,grattacapi, frustrazioni e delusioni, rivolgendo il nostro sguardo sopra il sole e verso Colui che, solo può soddisfare le nostre aspettative: il Signore Yeshùa il Messia cercando di ubbidire (per quanto ci è possibile) come credenti nati di nuovo a quanto ci ha insegnato.
cara stella pace a te bellissima la discussione che hai aperto.concordo con quello che ha detto Antonella.mi sono soffermata a lungo sui versetti che hai riportato.specialmente su giacomo 3.non credo di essere ancora diventata una buona cristiana perchè mi lascio andare ad atti di arroganza mentre sono proprio io che ho bisogno di imparare piu di tutti a volte.ma non credo di essere l'unica.vedo molti che si professano cristiani di un'arroganza inaudita,credono di avere il mondo in pugno perche tanto loro sono stati "salvati"(non sto parlando di nessuno del forum nello specifico).io personalmente ci sto lavorando sui miei difetti,cosa che credo sia importante sia come persona sia come credente nello specifico.un abbraccio in Cristo
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza