L'immersione

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Antonino
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L'immersione

Messaggio da Antonino »

Aggiungo questo mio pensiero sulle recenti discussioni in merito al battesimo........ Spero che ci si possa confrontare su questo argomento tranquillamente e con cuore aperto a Dio!
L'immersione nello Spirito Santo
La cristianità classica colloca il Battesimo in una posizione centrale nella vita del credente da reputarlo essenziale ed irrinunciabile.
Lungi da me nel discostarmi da questa centralità, vorrei per quanto mi è consentito aggiustare il tiro su alcuni passi.
Rimarco e sotto intendo che essere "battezzati"; sarebbe meglio dire "immersi" è essenziale per la nuova vita che si prospetta innanzi al credente.
Per meglio definire: l'immersione è lo startup che il credente deve affrontare nella sua nuova vita, quando compunto (toccato) dalla predicazione dell'Unto risorto!
Riferendomi a uomini e donne che conoscono le scritture, suonano familiari le parole dette dall'Apostolo Pietro agli uomini compunti a Pentecoste (festa Giudaica):
«Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. (Atti degli Apostoli 2:38 NR06)
Il punto centrale della mia riflessione, consiste proprio nell'aggiustare e centralizzare la vera immersione che è stata spodestata dal battesimo che, cattolici, protestanti in genere e libere associazioni amministrano pretendendo che sia quello originale e vero.
Cambia la formula, cambia il rito ma la tiritera resta sempre quella! Tutti quanti si arrogano il diritto di essere nel vero, spodestando chi questo diritto lo ha perchè guadagnato con il proprio sangue!
Guardando con attenzione, si può notare cosa abbia generato (come tutte le altre dottrine) la pretesa di amministrare il giusto e reale battesimo: inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie e altre simili cose! Questi atteggiamenti negativi dell'uomo, sono chiamati nella scrittura opere della carne e sono una parte di ciò che dichiara Paolo nella sua lettera ai Galati (5:19-21).......... Inutile dire che sono sotto gli occhi di tutti e che sono palesemente manifesti! In virtù di quanto esposto mi sono domandato e ho domandato: Tutto questo è mai possibile? Come può un passo essenziale e centrale come l'immersione generare atteggiamenti contrari a quelli dello Spirito?
Ho ricevuta risposta e voglio condividerla con voi:
Partiamo da un principio. Da adesso, il termine "battesimo" sarà sostituito dalla semplice traslitterazione del termine greco "baptizo", al suo letterale pieno significato, ovvero "immersione".
Leggendo con attenzione i vangeli, spicca subito a l'attento lettore la differenza delle "immersioni" che predicava Giovanni:
«Dopo di me viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Io vi ho immersi in acqua, ma lui vi immergerà nello Spirito Santo». (Vangelo secondo Marco 1:7, 8 NR06)
Io vi immergo in acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i calzari; egli vi immergerà nello Spirito Santo e nel fuoco. (Vangelo secondo Matteo 3:11 NR06)
Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi immergo in acqua; ma viene colui che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi immergerà in Spirito Santo e fuoco. (Vangelo secondo Luca 3:16 NR06)
Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a immergere in acqua mi ha detto: “Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che immerge nello Spirito Santo”. (Vangelo secondo Giovanni 1:33 NR06)
I versi sono abbastanza chiari ed espliciti e dichiarano con forza l'annuncio di Giovanni: Yeshùa immergerà il credente nello Spirito Santo! Riusciamo a comprendere la meraviglia di quest'ultimo quando vide il Suo Re venire al Giordano per essere immerso nell'acqua?
«Sono io che ho bisogno di essere immerso da te, e tu vieni da me?» (Vangelo secondo Matteo 3:14 NR06)
Giovanni si trovò sprovveduto ma Subito Yeshùa lo confortò dicendogli:
«Lascia fare per ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare. (Vangelo secondo Matteo 3:15 NR06)
Anche se Yeshùa lasciò fare affinchè fosse manifestato pubblicamente l'inizio del Suo glorioso servizio (ministero), resta sempre valida l'esortazione protratta da Giovanni.
In questa riflessione non voglio commentare le scritture di Matteo 28:19 e Marco 16 dal verso 9 e seguenti. Accenno semplicemente che il primo è una tradizione post Niceano, consolidata con la tradizione cattolica. Infatti esistono diversi documenti che attestano questo. Eusebio da cesarea in diversi suoi scritti cita il verso in questione affermando........"battezzateli nel Mio nome"
Riguardo a Marco 16:9-19 è oramai attestato essere ritenuto spurio dalla maggioranza degli studiosi, non essendo presente nei maggiori e più antichi manoscritti in possesso.
Come collimare allora tutte le scritture che parlano di immersioni in acqua, da parte degli Apostoli?
Ritengo che il dubbio sia facilmente risolvibile. Si è attestato che Giovanni predicasse che doveva arrivare qualcuno che ancora non conosceva che avrebbe amministrato una immersione migliore e duratura della sua. Una immersione nello Spirito Santo!
Allora aprì loro la mente per capire le Scritture e disse loro: «Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Voi siete testimoni di queste cose. Ed {ecco,} io mando su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi, rimanete in città, finché siate rivestiti di potenza dall’alto». (Vangelo secondo Luca 24:45-49 NR06)
Qual'era questa promessa che il Padre aveva fatta? Pietro svela tutto nel Giorno di Pentecoste, quando loro per primi ripieni dello Spirito di Santità, richiama alla memoria dei Giudei e proseliti presenti per la festa, le parole del profeta Gioele:
Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve spargerò in quei giorni il mio Spirito. Farò prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco e colonne di fumo. Il sole sarà cambiato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno di Yhwh. Chiunque invocherà il nome di Yhwh sarà salvato; poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto Yhwh, così pure fra i superstiti che Yhwh chiamerà. (Gioele 2:28-32 NR06)
Alla fine di un lungo sermone, Pietro invita le persone che chiesero: "fratelli, che cosa dobbiamo fare?"
E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia immerso nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». (Atti degli Apostoli 2:38, 39 NR06)
Poco prima Yeshùa stesso disse ai suoi discepoli:
Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò, sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». (Atti degli Apostoli 1:4, 5 NR06)
Un ultima tessera del tassello, prima di concludere. Il termine greco ὄνομα (onoma) G3686, ha il significato oltre al semplice nome anagrafico, anche quello di:
il nome viene utilizzato per tutto ciò che il nome copre, tutto il pensiero o il sentimento di che è suscitato nella mente menzionando, udito, ricordando il nome, vale a dire per il proprio rango, l'autorità, gli interessi, il piacere, il comando, eccellenze, fatti, ecc .
persone che decorra dal nome
la causa o ragione denominato: per questo motivo, perché soffre come cristiano, per questo motivo
Vista l'estensione del termine ὄνομα (onoma) G3686, sarebbe assurdo relegarlo al semplice nome anagrafico, ma in virtù di quanto esposto si può riconoscere che l'invito di Pietro e gli avvisi fatti dal Re Yeshùa, siano sinonimi del più ampio significato che tale termine attribuisce a se stesso, ovvero il nome (greco onoma/ὄνομα), sta ad indicare l'interezza della persona, con tutti i suoi attributi, carattere e autorità.
Quindi quando si legga atti 2:38, lo si legga dando il giusto peso alle parole:
«Ravvedetevi e ciascuno di voi sia immerso nella persona di Gesù Cristo per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore (Yhwh), nostro Dio, ne chiamerà». (Atti degli Apostoli 2:38, 39 NR06)
Giovanni ha affermato questo battesimo: Marco 1:7-8; Matteo 3:11; Luca 3:16; Giovanni 1:33
Yeshùa stesso lo ha confermato: Luca 24:45-49; Atti 1:4-5
In tutta sincerità, vista la gran confusione che campeggia nelle varie denominazioni, il credente preferisca di gran lunga essere immerso nella meravigliosa persona di Yeshùa! In questa maniera avrà la certezza di essere imbevuto, inzuppato totalmente dallo Spirito Santo! Solo così dimorando nella Sua persona si riceverà il perdono dei peccati e non per imposizione umana di un rito pretenzioso in se stesso di salvezza! Rito che si è fatto spazio nella mente altrui attraverso: inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie e altre simili cose!
Ovvio che se il credente voglia manifestare ciò che ha ricevuto attraverso l'opera del Re, simboleggiando l'immersione nello Spirito con quella in acqua, questi non trova nessuna opposizione nella scrittura. Anzi quanto è bello quando ci si ritrova tra fratelli esternare ciò che nello spirito si è ricevuto! Ma attenzione! Non sia mai il contrario! Il vero battesimo è amministrato nella persona di Yeshùa attraverso l'immersione nello Spirito Santo, che rigenera il credente a nuova vita! Una nuova nascita dall'alto! Diffidare dal contrario!
Shalom
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Gianni
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Re: L'immersione

Messaggio da Gianni »

Caro Antonino, non so se ho compreso bene il tuo intervento, per cui mi limito a precisare solo un paio di punti.
Quando Pietro dice: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (At 2:38), l’invio è a immergersi letteralmente nell’acqua secondo il comando di Yeshùa, non a immergersi metaforicamente nella persona di Yeshùa. L’immersione del credente simboleggia la sua morte e risurrezione e imitazione di quella di Yeshùa: “Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita”. - Rm 6:4.
Il secondo punto riguarda le parole del battista: “Egli [Yeshùa] vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco” (Mt 3:11). Si noti che i due termini (“spirito santo” e “fuoco”) sono introdotti da una preposizione unica (ἐν, en; “in”):
ἐν πνεύματι ἁγίῳ καὶ πυρί
en pnèumati aghìo kài pürì
in spirito santo e fuoco
- Mt 3:11.
I due termini si riferiscono quindi ad un atto unico, e precisamente a quello finale di Yeshùa, presentato dal battezzatore come giudice. Giovanni vede Yeshùa come il messia (l’unto, il consacrato) escatologico (degli ultimi tempi). Secondo lui egli darà lo spirito divino (santo) ai credenti, ma annienterà gli empi col fuoco. Il battezzatore s’immagina il messia sulla scia delle convinzioni messianiche del suo tempo, ovvero come un conquistatore che avrebbe messo a ferro e a fuoco gli empi per distruggerli affinché potesse sussistere solo il popolo di Dio. La duplice attività del messia è presentata con lo spirito santo che vivifica il frumento da deporsi nel granaio e con il fuoco che distrugge ogni malvagità, raffigurata dalla pula gettata nel fuoco. La concezione che lo spirito santo sarebbe stato effuso sul popolo di Dio specialmente negli ultimi tempi è spesso ripetuta nella Sacra Scrittura: “Avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Anche sui servi e sulle serve, spargerò in quei giorni il mio Spirito” (Gle 2:28,29); cfr. At 2:17; Rm 8:16; 1Cor 6:11; 1Pt 4:14). Il “fuoco” era spesso associato con il castigo degli empi che sarebbe stato attuato proprio dal messia: “Il Signore, Dio, mi fece vedere questo: Il Signore, Dio, annunciava di voler difendere la sua causa mediante il fuoco: il fuoco divorò il grande abisso e divorò la campagna” (Am 7:4); “Chi potrà resistere nel giorno della sua venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando egli apparirà? Egli infatti è come il fuoco del fonditore” (Mal 3:2); “’La sua ròcca fuggirà spaventata e i suoi prìncipi saranno atterriti davanti al vessillo’, dice il Signore che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme” (Is 31:9); “Quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato”. - Is 43:2.
Anche il verbo usato in Mt 3:12 è particolare. È erroneamente tradotto “ripulirà interamente la sua aia”. Così anche TNM: “Egli pulirà completamente la sua aia”. Ma il senso greco è altro. Il testo originale ha, infatti, διακαθαριεῖ (diakatharièi), che significa “purificherà”. Questo verbo si trova solo qui e in Gv 15:2: “Ogni tralcio che dà frutto, lo pota [καθαίρει (kathàirei)] affinché ne dia di più”; in questo passo TNM traduce bene: “Ognuno che porta frutto lo purifica”. Il prefisso δια (dia) indica “attraverso”. In Gv si “purifica” potando, in Mt si “purificherà” attraverso il vento che separa la paglia. In tutti e due i casi (gli unici delle Scritture Greche in cui il verbo “purificare” è usato) si tratta di togliere il male per ravvivare ciò che è salvabile.
Il battezzatore immaginava dunque il messia secondo le attese ebraiche del tempo. Nelle sue parole non appare l’opera salvifica e misericordiosa di Yeshùa che vuole la conversione e non la morte del peccatore, anzi, che muore lui stesso per dare vita ai colpevoli. Non era questo che gli ebrei s’immaginavano, tanto che poi rifiutarono Yeshùa proprio perché non corrispondeva alle loro attese messianiche.
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Antonino
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Re: L'immersione

Messaggio da Antonino »

Carissimo al momento non ho tempo da dedicare, ti rispondo con un passo Giovanneo sul pensiero del battezzatore in merito a quanto da te esposto:

Io non lo conoscevo, ma colui che mi ha mandato a battezzare in acqua, mi ha detto: "Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quello che battezza con lo Spirito Santo". [Giovanni 1:33 INR]

Credo che sia esaustivo! Pace......
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Antonino
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Re: L'immersione

Messaggio da Antonino »

Carissimo! Sai il motivo per cui Giovanni l'Evangelista sottolinea che non era Yeshùa a battezzare?... ;) Rifletti!
Mr Z. Ho sempre specificato che il credente che voglia esprimere ciò che ha ricevuto manifestandolo pubblicamente con l'immersione è liberissimo di farlo! Diffido da coloro che attribuiscono al loro battesimo in acqua un attributo essenziale a quello che compie Yhwh per mezzo del figlio....... Non so se riesci a capire la differenza, ma io c'è provo! :D
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Re: L'immersione

Messaggio da Antonino »

Giovanni Z. ha scritto:Mr. Antony, se rifletto ancora un po' divento uno specchio...
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Giovanni! Il mio chiamarti Mr. Z è semplicemente un modo amichevole! Comunque se ti dovesse dar fastidio, non lo farò più!

Tornando alla nostra discussione:
Il punto fondamentale è capire cosa significa essere battezzati(lett. immersi/permeati)........ Secondo il pensiero umano è farsi un bagnetto in una raccolta d'acqua (oramai i cattolici si stanno adeguando all'immersione anzichè all'aspersione), accompagnando una formula sulla quale da 2000 anni c'è un dibattito in corso. Formula trinitaria o nel nome di Gesù/Yeshùa, qualcuno pensa che questo sia il battesimo......... Spiacente, non mi ci rispecchio! Ovvio è scontato che questa è puramente una mia riflessione che non pretende nessun riscontro o pretesa di ragione! Espongo il mio pensiero cercando di rapportarmi con tutti voi!
Ad oggi vedo un sistema che attraverso un protocollo sacramentale più o meno esteso, cerca di fidelizzare una cerchia di discepolo clientelare che aderisce a questo o quel movimento perchè solleticato e stimolato nei punti giusti! Il battesimo (umano) è proprio il mezzo con cui queste istituzioni e non, iniziano il loro protocollo.........
Giovanni Z. ha scritto:Ma il battesimo non è un arrivo, fa parte delle cose primarie ed elementari della via intrapresa dal credente leale.
Appunto! Quello che ho anche scritto io:
Rimarco e sotto intendo che essere "battezzati"; sarebbe meglio dire "immersi" è essenziale per la nuova vita che si prospetta innanzi al credente.
Per meglio definire: l'immersione è lo startup che il credente deve affrontare nella sua nuova vita, quando compunto (toccato) dalla predicazione dell'Unto risorto!

Credo che rimarrai fermo nel tuo pensiero ed è ovvio!
Ciao Giovanni! Shalom
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Antonino
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Re: L'immersione

Messaggio da Antonino »

:mrgreen:
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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