Israel75 ha scritto:altro punto su cui non ti capisco perdonami:
La legge, intesa come applicazione letterale alla "farisaica" maniera fu abbandonata. Questo è un punto su cui dobbiamo essere d'accordo.
Cosa intendi alla maniera farisaica? E quali precetti? -anche qui ci sarebbe da scrivere un libro-
Se intendi
per esempio che il comandamento del sabato venne abbandonato allora è meglio chiarire ... punto per punto per favore.
Il popolo di Israele ricevette la legge di Mosè e iniziò ad attenercisi in modo preciso e letteralistico. Al punto che i farisei prendendo alla lettera versi come "questa parola la terrai in mente, sul braccio, etc" iniziarono ad abbindarsi con legge scritta e rotolata in testa, sulle braccia o le vesti. Intendevo quindi dire che loro intendevano sottostare alla legge credendo che nella piena ubbidienza ad essa, quindi attraverso le loro opere avrebbero potuto ottenere salvezza.
In questo senso Gesù ha portato una rivoluzione, che poi tanto rivoluzione non era: Dio vuole un cuore che ama non una mera obbedienza priva di devozione del cuore.
Questo intendevo ed è di questo che Gesù rimproverava i farisei, sepolcri imbiancati.
La legge quindi non viene dismessa dal punto di vista spirituale, ma viene dismessa nella parte "pratica"
Scusa ancora la franchezza , non ti scandalizzare c'è gente molto più diplomatica di me qui primo fra tutti Gianni. Ma la Legge non và solo ascoltata ma messa in pratica. Lo dice Paolo e la Scrittura. Non un profeta visionario del vecchio patto.[/quote]
Sono dell'idea che sia più corretto dire che un cuore ripieno dell'amore di Dio obbedisce alla legge in modo naturale, non ci si applica credendo di trovare salvezza in essa. Questa è la differenza. Se amo, non rubo. Non è che "non rubo" perché devo obbedire alla legge. Mi spiego?
Personalmente sono persuaso che la salvezza si ottenga per fede non per obbedienza.
Qui forse hai preso un abbaglio perchè sembra che Paolo ti smentisca in pieno, a proposito di chiarezza , attenzione a buttare nel calderone delle cose dismesse precetti e magari anche i comandamenti.E' un
consiglio fraterno , non dubito della tua buona fede , dico solo che devi rifletterci un attimo.
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. Cadere nei soliti discorsi che ci giustifica solo ed esclusivamente la fede in Gesù che spesso io e te e voi sentiamo è l'esatto contrario di quello che ci dice la Scrittura (servono sia opere e fede in Cristo , servono entrambe), ed applicare il rango di "chiesa" a una delle 100+ esistenti è ancora più azzardato.A me perlomeno da un certo turbamento. Come quado senti e percepisci che si avvicina un pericolo.
Sarà...
Tu parli di evoluzione apostolica . Io di apostasia. Di fatto tecnicamente non c'è una sola religione attualmente che somigli di lontano alla comunità degli apostoli.Ci sono le proprie credenze inculcate o meno. Fratelli confusi , altri che rasentano il fanatismo. La confusione è totale. Cercare conforto in una adunanza è umano è bellissimo se si vuole condividere una preghiera comune , o la propria fede e ci mancherebbe ma poco ha a che fare con la salvezza , e spesso è un mezzo per fuorviare ulteriormente il fratello o la sorella.
Non mi piacciono i ragionamenti utopistici.
Lo stesso Nuovo Testamento non presenta chiese perfette. Pensa è grazie ai problemi che avevano le comunità allora che noi abbiamo ricevuto le epistole. Gli uomini sono peccatori e la chiesa perfetta non esisterà mai.
Posso dirti, ma non voglio essere frainteso, che io frequento un movimento che ha avuto l'ardire di ispirarsi alla chiesa del primo secolo nel definire e organizzare le prime riunioni. Un movimento che un tempo ha ottenuto l'adesione di decine e decine di comunità... E che nel tempo adesso viene considerato antiquato, formalista, morto e vecchio! Tutto perché le chiese di oggi hanno adottato ermeneutiche differenti e si sono letteralmente scostate dal modello apostolico. Ma la storia insegna che tutti i movimenti tendono a diventare monumenti... Perdendo della semplicità e della spontaneità iniziale. Ma insisto sul concetto: questo non significa che l'istituzione chiesa sia obsoleta. Voglio dire, siamo peccatori, salvati per grazia ma peccatori. Non per questo la grazia deve essere considerata utopia!
La santificazione è un percorso che tutti i cristiani sono chiamati a vivere, non sarà il fatto che non tutti la praticano con disciplina che ci deve spingere a pensare che non sia applicabile. Quindi non capisco quale sia il principio che esponete, e cioè che siccome è esistita tanta apostasia le chiese sono inutili. Non capisco.
Detto questo sono stato troppo franco , mi perdonerai
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ma ho frequentato diverse congregazioni in 40 anni e ne frequesto ancora , ma se c'è qualcuno a cui sento di appartenere è eventualmente a Cristo nel rispetto dei comandamenti di Dio Padre nelle mie povere possibilità, non certo a quella o a quell'altra setta o religione come le si vuole chiamare.
io sono più giovane, ma sono nato in Sicilia, mi son spostato per lavoro in Lombardia, mi son fidanzato in Campania e ho studiato per un paio d'anni nel Lazio. Di chiese e di diverse denominazioni, idee e dottrine... Ne ho sentite tante tante tante tante. Quindi ti capisco molto bene credimi. Eppure sono convinto che gli apostoli fondavano chiese seguendo la guida dello Spirito Santo.