Ruolo attuale di Cristo

[Salvatore Tarantino]

Janira, Gianni sta dicendo proprio questo: che senso avrebbe una esperienza mistica proveniente da Dio se poi un idolatra rimane un idolatra?
Il fatto che queste esperienze - sempre che siano vere - avvengano ovunque, in tutte le confessioni religiose, dovrebbe implicare una numerosissima fuoriuscita di credenti dalle proprie confessioni religiose, cosa che invece non accade, anzi, accade proprio il contrario: un feroce attaccamento alla confessione religiosa nell'ambito della quale l'esperienza sarebbe avvenuta.
Ecco perchè io ritengo che siano quasi sempre false o "immaginarie", e il fatto che poi vengano strumentalizzate per farsi ragione nei confronti degli altri lo trovo veramente vergognoso e patetico: vergognoso perchè si manca di rispetto alla propria presunta esperienza spirituale (e se non la rispetti tu, perchè dovrebbero farlo gli altri?), riducendola ad arma di contesa; patetico perchè si pretende dall'interlocutore una sorta di sottomissione sulla base di un evento non dimostrabile.

[Janira]

Io ho capito il vostro punto di vista, ed è giustissimo se crediamo che la nostra crescita spirituale sia relegata in una vita sola.
Proprio per questo ad esempio fino a pochi mesi fa ero arrabbiatissima con la religione cattolica( anche di questo c'è traccia qui sul forum).
Ma se invece il nostro sviluppo spirituale fosse in più vite, senza questa ansia di essere condannati alla distruzione; se avessimo la consapevolezza che ogni cosa è guidata dal Creatore, forse ogni esperienza assumerebbe un significato diverso.
Ma capisco che questa è un'idea lontana dell'interpretazione ebraico-biblica, più adatta alla cartella sulla Kabbalah.

[Gianni]

Concordo in tutto, Salvatore.

[Gianni]

Tiger, forse volevi dire che Paolo non era dei Dodici? “Apostolo” vuol dire “inviato”, ed è Paolo stesso a presentarsi come apostolo: “Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio”. – 1Cor 1:1.

Quella di Paolo non fu una visione mistica, ma una vera e reale chiamata.

Dimmi, lo fai apposta a travisare le mie parole?

[bgaluppi]

Bene, se è così allora non ho più dubbi sulla visione mistica di Paolo sulla strada di Damasco, l'hai ben spiegata Gianni.

Il testo greco dice precisamente che Paolo fu “inglobato” dalla luce, non che ebbe una visione. Stando al testo, si trattò di un evento fisico in cui una luce si manifestò tutto intorno a lui.

[Salvatore Tarantino]

Che strano essere chiamato "l'utente Tarantino"
Comunque io ho scritto chiaramente che Dio può chiamare chiunque e ovunque si trova, ma che questo dovrebbe essere l'inizio di un percorso, non il raggiungimento di un traguardo.
Bisogna leggere bene le cose che vengono scritte.

Brava Janira,
anche perché : secondo i ragionamenti erronei di Gianni e dell'utente Tarantino, pongono un concetto finito di Dio. Le creature mortali in evoluzione provano un bisogno irresistibile di simbolizzare i loro concetti finiti di Dio, ciò che non hanno capito è che Dio è infinito e può rivelarsi a chiunque al di la del credo religioso ( come tante volte ho sostenuto, Dio non ha una religione umana).

[Janira]

Esatto, è un percorso che si divide in due parti: prima della nuova nascita, in cui possiamo avere solo una "sensazione" del Creatore, un'intuizione; e dopo la nuova nascita, in cui abbiamo un'esperienza diretta e concreta del Creatore. Sicuramente chi è in quest'ultimo stato, dà alle dottrine umane l'importanza che meritano.
Ma comunque in ogni fase, tutto è guidato da Dio, e la nostra unica libertà è scegliere l'ambiente giusto in cui sviluppare la nostra spiritualità.

[speculator2]

Il saggio ha il cuore rivolto alla sua destra potrebbe voler dire che il saggio ha a cuore e presta molto attenzione a quello che fa con la mano destra.

Lo stolto ha il cuore rivolto alla sinistra può voler dire che ha a cuore non quello che sta facendo con la mano destra ma altre cose che lo distraggono e sono proprie del cervello destro quello che nega, vede tutto brutto, ha paura, il depresso.

[Gianni]

Tiger, è con vero dispiacere che ho letto il tuo commento. Vedi, io do per scontato che ci siano persone che non credono: il mondo ne è pieno. Sono abituato anche al fatto che coloro che credono sono in gran maggioranza legati ad una religione, e ormai so da tempo che ogni religione – proprio tutte – sono di fattura umana. Non mi sconvolgono neppure coloro che denigrano la Sacra Scrittura. Il mondo va come va. Ma, dico la verità, provo profondo dispiacere per coloro che dicono di essere credenti, di credere alla Bibbia e poi la stravolgono, come stai facendo tu che dici di credere alla divinità di “Gesù” e, contemporaneamente, denigri l’apostolo Paolo definendolo un infiltrato.

Paolo, che Pietro chiama in una sua lettera “caro fratello”, non è solo un grandissimo esempio di fede, ma fu impiegato da Yeshùa per portare il vangelo nel mondo intero. Senza di lui, i discepoli di Yeshùa sarebbero rimasti una delle diverse correnti del giudaismo del primo secolo, probabilmente la più piccola e sarebbero presto scomparse, come gli esseni e i sadducei.

Tu dici che “non è poi molto difficile da capire, le Scritture sono chiare”. E io penso che allo stravolgimento della ragione non c’è fine. Capisco di più un agnostico, perfino un ateo, che rifiuta la Bibbia punto e basta. Capisco finanche chi, accecato da una religione, non riesce a ragionare sulla Sacra Scrittura che, credimi, è tutt’altro che facile, come tu invece sostieni con faciloneria. Ma chi legge la Bibbia, sembra crederci e poi la stravolge, quello davvero mi fa cadere le braccia.

Ma, come ebbe a dire proprio Paolo, “non tutti hanno la fede”. - 2Ts 3:2.

Speculator2, la tua spiegazione del cuore a destra non è soddisfacente. T do un indizio non da poco: la Bibbia si interpreta con la Bibbia. Quando un povero contadino o pastore ebreo leggeva quel passo, lo capiva al volo. E sai perché? Perché sapeva cosa nella Scrittura significano “cuore” e “destra”. Prima di svelarlo attendiamo comunque che qualcuno sia illuminato dalla presunta terza persona trinitaria e ce lo spieghi.

[Janira]

Ero un po' indecisa se postare il mio messaggio qui o sulla cartella Kabbalah, perché so che finirò per parlarne...

Sono d'accordo con Gianni quando dice che tutte le religioni sono umane, cioè di questo mondo. Nella Kabbalah questo comporta che non sono il mezzo per raggiungere la Spiritualità, intesa come adesione al Creatore. Qual è dunque il rapporto tra la Kabbalah ( secondo Bnei Baruch) e TUTTE le varie religioni? NESSUNO.
L'unico "requisito" per iniziare lo studio della Kabbalah, che è il metodo per raggiungere l'Adesione( arvut) con il Creatore, è il risveglio del punto nel cuore ( o scintilla, ecc ecc).
Tutti abbiamo questo punto nel cuore, solo in pochi finora si è risvegliato.
Cosa fa un uomo della sua vita corporale ( dottrine,lavoro, amicizie, filosofie, hobby ecc ecc) una volta che si risveglia il punto nel cuore e dopo varie ricerche alternative fallite arriva alla Kabbalah? Niente di niente, continua a vivere la sua vita, perché il mondo materiale NON ha nulla a che fare con quello spirituale. Se è cattolico, rimane cattolico, se è vegano, resterà vegano. Inizierà lo studio della Kabbalah e evolverà spiritualmente. A quel punto, piano piano, correggendo i desideri egoistici ( non cancellando, ma correggendo), vivendo su due piani opposti ( materiale e spirituale) inizierà a comprendere il giusto valore da dare alla corporalità.