Re: Yeshùa, oggi
Inviato: domenica 7 giugno 2020, 23:00
Quindi devi abbandonare l'interpretrazione di Antioco IV
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Ho notato questo passo sull'utilizzo di shavuim sempre all'interno del libro di Daniele. Allego gli screenshot. In Levitico 12,5 si parla anche di shavuim di impurità. In piu tra gli screenshot ho trovato qualcosa in merito alla traduzione di Teodozione.L'ebraico Shivi'im shavu'im significa "settanta settantesimi". Può trarre in inganno il termine shavua' del verso 27 che ha fatto pensare che shavu'im fosse il plurale di shavu'a, come avviene per alcuni termini. Ma non abbiamo attestazioni di shavu'im come plurale di shavua', che rimane comunque e sempre shavu'ot. Quindi Daniel parla di 70 anni, non di 490 anni.
Mi avevi fatto notare come la lxx traduce ''yeschit'' al versetto 26 nel greco ''ftheiro''. Occorre però puntualizzare anche questo:Io non sono legato ad alcuna interpretazione
Però in 3 anni vale lo stesso discorso per le feste.Daniel parla sempre di settantesimi e si mise in lutto per 3 anni, tre settantesimi sono tre anni perché riferito sempre a quei settanta. Daltronde non potrebbero essere tre settimane perché queste finiscono il 24 del primo mese e nel mezzo c'è la settimana di pesach che è assolutamente proibito digiunare.
Ma non ho ben capito cosa intendi per ''patto che non ha valore''. Il decreto di Ciro fu un decreto liberatorio per il popolo di Israele e permise loro di ritornare e ricostruire Gerusalemme e il tempio. Parentesi: in Daniele 9 si parla della parola di ricostruire Gerusalemme, non Gerusalemme e il tempioSignifica che un mashiach stipulerà un patto che non ha valore
[/quote]Geremia 34,15dice che la ricostruzione del tempio è soggetta alla stipulazione di un patto:
ותכרתו ברית לפני בבית אשר נקרא שמי עליו:
La base da cui parte Daniele è la profezia dei 70 anni di supremazia babilonesi e 70 sono stati effettivamente gli anni di supremazia prima che Babilonia fu annessa al regno di Ciro. Però dall'inizio della supremazia babilonese alla ricostruzione del secondo tempio passano più di 70 anni. L'unico modo di riconciliare le due cose sarebbe quello di considerare i 70 anni annunciati dall'angelo e le suddivisioni numeriche all'interno (7,62,1) come un periodo lungo.il conteggio comincia da qui, dal primo anno di nabucodonosor. b]E' lui a regnare sui popoli per 70 anni.[/b]
il testo dice chiarmente che i settanta settantesimi terminano con l'unzione del kodesh hakodashim.
Quindi è al termine dei 70 anni che viene ricostruito il Tempio
Besasea perdonami ma trovo poco probabile che che il patto del versetto 27 è collegato a mashiach del versetto precedente perché nel versetto 27 trovo scritto וַחֲצִ֨י ''wa-ha-si''. C'è una congiunzione che fa si che colui che rafforza il patto è il medesimo che fa cessare il sacrificio. Ciro non ha fatto cessare il sacrificio e l'offerta. E questo è il punto chiave. Con Ciro non c'è stata la distruzione della città e del tempio e quest'evento è compreso nei 70 anni come l'angelo spiega a Daniele. I 70 anni che hai menzionati non possono essere 70 anni letterali perche:L'argomento del verbo del contesto espresso nel verso 27: il berit, patto, che rinforzerà (והגביר) con i capi dell'esercito: והגביר ברית לרבים Rabim qui sono i capi come in Geremia 39.13. La frase del verso 27 manca del verbo יכרת perché usato prima nel verso precedente.
In Zaccaria 14,2 gli abitanti di Gerusalemme alcuni non saranno tagliati dalla discendenza. In Daniele 9,26 mashiach viene ''tagliato dalla discendenza'' ma non ha. Cosa non ha? Il patto di valore de versetto 27? Non credo per le ragioni che ti ho detto sopra prima.Quindi cosa non ha? Potrebbe essere la colpa in lui. Mashiach è tagliato dalla discendenza ma non ha colpa. È il concetto dello tzaddik che senza colpa viene tagliato fuori per colpa altrui e a favore degli altri. E questo è una specie di patto. In Genesi 15,10-18 il taglio delle offerte rientra in un patto stipulato tra Dio ed Abramo. Nel caso di Yeshua il suo patto non venne riconosciuto dall'ebraismo e in questo senso è considerato sensa valore.Il senso dei versi che hai citato è karet, il taglio della discendenza, ma non si adatta al contesto del verso di Daniel perché il verbo è legato all'espressione: ואין לו, non ha lui. Ma lui è riferito a mashiach e cosa non ha?
Ce lo spieghi allora Gianni visto che lo hai citato tu.
Quella che racconta che gli ebrei del secolo aspettavano il messia al termine dei 490 anni è una favola inventata. Ma sai da chi? Gianni te lo potrà spiegare meglio di me.
Questa è un argomento debole perché le profezie non dicono qual'e il nome del Messia. Tu sai dirmi dove nelle profezie è detto esplicitamente il nome del Messia?.Nessuna profezia ha mai parlato di Gesù, questo nome non figura mai in nessun profeta. Nemmeno questo brano è mai menzionato nel NT.
Se conto 69 settimane di anni dal decreto di Artaserse nel 455ac si arriva più o meno a quell' epoca. Con questo modo di calcolare c'è la coincidenza. Mettiamoci poi che era anche un figlio di David e che mori intorno all'epoca che il tempio venne distrutto come dice la profezia di Daniele. 40 anni sono una generazione ed è un arco di tempo relativamente breve perché si tratta di una generazione. Quindi non si può escludere matematicamente che Daniele 9 parli di Yeshua senza menzionare il suo nome. D'altronde le profezie non dicono mai come si chiama il Messia atteso.Perché vuoi a tutti i costi farlo combaciare con Gesù?