FORUM BIBLICO

Agnostico, oltretutto Daniel Marguerat, nato in Svizzera nel 1943, è professore ordinario di Nuovo Testamento alla Facoltà teologica dell'Università di Losanna, nonché professore invitato al Pontificio Istituto Biblico di Roma dal 1993. Ha esercitato il ministero pastorale in alcune parrocchie della Chiesa evangelica riformata del cantone di Vaud.

I credenti cristiani farebbero bene a leggersi attentamente questa sua brillante, obbiettiva e storicamente accurata analisi, e soprattutto capirla. La Bibbia non può essere letta sulla base di credenze personali e piegata ad esse, deve essere studiata tenendo conto del pensiero dell'autore e dei costumi e della cultura del suo tempo.

Nella logica giovannea, il Cristo è effettivamente Dio nella misura in cui è il suo inviato: al tempo stesso tutt’uno con Lui [unità spirituale] eppure diverso da Lui. Questa affermazione è di fondamentale importanza, poiché nessuno ha mai visto Dio (Gv 1,18).”

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ma questo professore ha una teoria binitaria.
Come mai lo prendi come esempio.

Non è affatto binitaria. È Yeshùa a dire di essere "uno" con Dio (non con Dio e lo Spirito). L'unione spirituale con Dio è invocata da Yeshùa anche per i credenti. Essere "uno" con Dio non significa essere Dio (uniti ma diversi), come per i credenti essere uno tra loro e con Yeshùa e Dio non significa che siano Yeshùa o Dio. Uniti ma diversi. Leggi Gv 17.

Ebrei 2:14-15
14 Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.

Questi versetti ci dicono chiaramente perché Gesù è venuto.
Si tratta poi di bene interpretare questi versetti ............................