chelaveritàtrionfi ha scritto: ↑domenica 1 maggio 2022, 17:08
Giovanni 17:5
Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.
Luigi, da come puoi notare tutti si spendono a trattare i passi nella loro completezza in cambio di risposte da parte tua date con sufficienza e senza esposizione analitica. Piuttosto è un citare continuo di passi a raffica.
Letto in maniera superficiale
di dovrebbe dedurre che Yeshùa era presso Dio prima che il mondo esistesse ed aveva la gloria. Poi non la ebbe più e quindi chiede a Dio di ridargliela.
Sembra invece che Egli stia chiedendo a Dio, in quel momento di avere quella gloria che Dio gli aveva riservato prima che il mondo fosse.
Caro clvt, nessuna deduzione, ma un Fatto ,che è espresso da LUI stesso in molte circostanze.
E' un fatto inconfutabile che LUI Era col Padre Suo prima della creazione; inconfutabile perchè più volte ,LUI stesso lo afferma.
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono».
Già questa affermazione, sgretola, la convinzione che molti hanno, che LUI è venuto all'esistenza due millenni fa.
Quì non a caso usa il verbo essere tempo presente, quanto poi Paolo , rimarcherà in Colossesi 1, 13-17 "passo tanto ignorato, e interpretato a piacimento..
Certo l'analisi del testo, per comprendere il significato dei verbi e del periodo storico in cui vengono scritti i testi sacri, ecco che hanno la loro valenza, ma c'è un altro dato da non ignorare.
Non voglio soffermarmi ancora, su quanto già ho esposto, sarebbe ozioso e sterile.
Voglio invece puntare su un altro fatto inconfutabile, spesso anche questo ignorato.
Ossia il modello apostolico, o modo di agire della prima Ekklesia,
e questo modo di relazionarsi col Figlio, Non è interpretabile .
Tutte le epistole del NT , sono Cristocentriche, ossia è IL Figlio di D-o , IL Soggetto che essi annunciavano, affinchè chiunque riponesse in LUI fede e confidanza , fosse salvato.
Essi, oltre alla lode, gloria, " e allo stesso Onore che tributavano a LUI come al Padre", si rivolgevano a LUI in preghiera;
IL Nome del Figlio invocavano per essere salvati, guariti, liberati..
Ora come ho scritto, questo è un Fatto inconfutabile che si continua ad ignorare volutamente,
il quale, dimostra che essi "Ebrei conoscitori della legge mosaica"
rivolgendosi primariamente al Figlio "come al Padre Suo" in preghiera invocandolo, restava intaccato il monoteismo ebraico.
E questo Fatto inconfutabile, rimarca il Fatto che IL Figlio è Colui che Era col Padre Suo, venuto in quella carne di Gesù figlio di Maria.
Viceversa fossero degli idolatri, che hanno pregato un altro dio, e invocando un uomo.
Ma sappiamo che non è così;
essi hanno invocato, pregato, reso culto, al Figlio di D-o
Ecco, tutte le congetture, analisi, interpretazioni varie, si sgretolano davanti al modo di agire della prima Ekklesia.
Quando Paolo, Pietro, scrivono che IL Figlio, è D-o Benedetto in eterno,
oppure quando scrivono che LUI è IL Grande D-o e Salvatore,
era in vista del Fatto che essi a LUI si rivolgevano ;
Lui pregavano;
pure a LUI offrivano il culto.
Visti da un'altra ottica, rifiutando questi Fatti,
fa di loro degli idolatri, che non sono,
ma sono invece servi del Figlio e del Padre Suo.