Posso provare a dare un contributo. Prima di tutto occorrerebbe una descrizione su Apocalisse (Rivelazione), quindi sulla letteratura apocalittica e la sua struttura che si è evoluta nel tempo. A parte numeri e simboli anche la struttura dell'opera e molto particolare e ordinata. Personalmente non ho mi sono messo minuziosamente allo studio di questo libro così come ho fatto con il libro di Daniele (ci ho fatto uno studio ed ho deciso di non pubblicarlo) e con altri libri biblici e testi considerati apocrifi o deuterocanonici. Da un lato non lo vorrei fare in maniera didattica, piuttosto mi interessa ricavare delle chiavi di lettura.Janira ha scritto: ↑domenica 14 agosto 2022, 15:00 A me piacerebbe che venisse approfondito questo passaggio:
Ap 5:9 Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra»
Da un punto di vista letterale è evidente che il sacrificio di Yeshua sia stato necessario per la salvezza dell'umanità.
Secondo voi, può esserci un'interpretazione simbolica diversa da quella letterale?
Si può ricavare in qualche modo dal testo?
Nei passi in questione al versetto 9, il termine tradotto con "nazione" è ἔθνους - ethnos (Sostantivo) e dovrebbe significare una razza (tribù) o popolo. Il senso che diamo oggi a questo termine è "nazione" o semplicemente "popolo" pensando all'Italia, alla Russia, all'America ecc. ed i traduttori distinguono "tutti i popoli stranieri diversi da Israele, come i Gentili". Un tempo questo termine veniva utilizzato in particolare per le mandrie. Non so cosa ne pensa Gianni a riguardo.
Quando si parlava di "tutta la terra", invece, era considerato tutto il territorio della Mesopotamia e le regioni vicine, in particolare le terre del mediterraneo e dell'entroterra. Nel I secolo la Palestina era abitata da svariare popolazioni. Nell'area intorno al Mar Morto vi erano da un lato il deserto arabico, dall'altro l'Idumea ed il deserto di Giudea. Le città famose intorno a questa area erano: Betsabea, Sodoma, Gomorra, Ebron (forse capitale dell'Idumea), ecc. la Giudea (con Gerusalemme, Betlemme, Betania, Emmaus,Gerico, Efraim ecc.), quindi altre aree come Samaria, Perea, Decapoli, la Galilea ed a salire la regione Sirofenicia dove si trovava Sindone e Damasco. Gli Idumenei per esempio erano una popolazione di arabi. In Atti 6 vengono citati “gli ellenisti” (v.1), i “liberti” comprendente anche i Cirenei, gli Alessandrini e altri della Cilicia e dell'Asia (v.9). Al di fuori di questi territori vi erano gli altri popoli stranieri ed ovviamente i Romani.
Tutti questi popoli erano spesso in lotta tra di loro e dovettero anche fronteggiare l'assedio di Roma. Oltre alla lotta tra popoli vi erano anche quelle tra fazioni persino all'interno della Giudea.
Una volta avuto chiaro il quadro geopolitico, si può passare alla scrittura. Ovviamente questo passo:
"Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e dei sacerdoti; e regneranno sulla terra»
è valido sempre ed oggi per il mondo intero.