Giovanni 3:11
Inviato: sabato 24 gennaio 2015, 10:14
Caro Gianni, e da tempo che cerco di trovare una spiegazione di questo versetto: " In verità, in verità ti dico che noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo di ciò che abbiamo visto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza". - Giovanni 3:11
Mi sono più volte chiesto a chi si stesse riferendo Gesù quando usò il plurale "noi".
La spiegazione data dal noto esegeta Raymond Brown è questa: "Ci sono molti tentativi di spiegare l'uso del plurale qui da parte di Gesù: un plurale majestatis; una associazione della testimonianza del Padre a quella del Figlio; una allusione a Gesù e ai suoi discepoli (sono essi presenti?). Comunque, ogni ipotesi che Gesù intenda unire altri nel discorso crolla di fronte alla accentuazione della unicità di Gesù nelle versetto 13. Alcuni hanno pensato che nel versetto 11 Giovanni stia scivolando in un dialogo tra la Chiesa (noi) e la sinagoga (voi). Certo il pensiero di Giovanni è in parte rivolto apologeticamente alla sinagoga; tuttavia, ci si deve ricordare che l'evangelista ritorna all' "io"nel versetto 12, pur mantenendo il "voi" plurale; e così, se chi parla è la chiesa, lo fa solo per un versetto. Forse la spiegazione più esauriente è di considerare il versetto 11 come la continuazione della confutazione di Nicodemo con le sue stesse parole, cominciata in 10. Come nel versetto 10 Gesù riprende il tema del "maestro" dalle parole di Nicodemo nel versetto 2, così nel versetto 11 Gesù riprende il "noi sappiamo" dal versetto 2 e lo ritorce contro Nicodemo. Così l'uso di "noi" è una parodia della sfumature di arroganza in Nicodemo".
Ti sembra soddisfacente questa spiegazione?
Mi sono più volte chiesto a chi si stesse riferendo Gesù quando usò il plurale "noi".
La spiegazione data dal noto esegeta Raymond Brown è questa: "Ci sono molti tentativi di spiegare l'uso del plurale qui da parte di Gesù: un plurale majestatis; una associazione della testimonianza del Padre a quella del Figlio; una allusione a Gesù e ai suoi discepoli (sono essi presenti?). Comunque, ogni ipotesi che Gesù intenda unire altri nel discorso crolla di fronte alla accentuazione della unicità di Gesù nelle versetto 13. Alcuni hanno pensato che nel versetto 11 Giovanni stia scivolando in un dialogo tra la Chiesa (noi) e la sinagoga (voi). Certo il pensiero di Giovanni è in parte rivolto apologeticamente alla sinagoga; tuttavia, ci si deve ricordare che l'evangelista ritorna all' "io"nel versetto 12, pur mantenendo il "voi" plurale; e così, se chi parla è la chiesa, lo fa solo per un versetto. Forse la spiegazione più esauriente è di considerare il versetto 11 come la continuazione della confutazione di Nicodemo con le sue stesse parole, cominciata in 10. Come nel versetto 10 Gesù riprende il tema del "maestro" dalle parole di Nicodemo nel versetto 2, così nel versetto 11 Gesù riprende il "noi sappiamo" dal versetto 2 e lo ritorce contro Nicodemo. Così l'uso di "noi" è una parodia della sfumature di arroganza in Nicodemo".
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